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Attualità di E. LOFFREDO del 23/10/2022 09:41:37
Buonafede e pacatezza

 

Fiorentina-Inter, a leggere risultato e successione dei gol si potrebbe pensare a uno spettacolo emotivo per il quale sia valso pagare il biglietto. Invece è stato uno spettacolo indecoroso.

Fino allo 0-2 i viola non sono scesi in campo, basta guardare la facilità con la quale i nerazzurri sono andati per due volte in rete. Poi verso la mezz’ora capita che un contatto in area interista, abbastanza evidente, per il quale il VAR ha dovuto richiamare il direttore di gara che aveva sorvolato. L’arbitro Valeri vista l’entrata scomposta e fuori tempo di Di Marco sul ginocchio di Bonaventura ha dovuto concedere il penalty. E il cartellino?? Nell’area di molte altre squadre sarebbe stato estratto un bel rosso, invece Valeri non dà nemmeno il giallo! Noi consumatori del prodotto calcio dobbiamo credere alla buona fede arbitrale, così ci intimano spesso i vertici dell’AIA.

Pensar male è peccato, assistere al labiale perentorio dell’arbitro che a favore di telecamere risponde «è rigore!» alle consuete e sovrabbondanti proteste interiste fa venire qualche dubbio in più sulla genuinità della omissione disciplinare. L’Inter avrebbe dovuto giocare in inferiorità numerica dal 33’ e considerando come ha sofferto dopo, nutriamo qualche dubbio che sarebbe riuscita a vincere, soprattutto con lo sprint finale che l’ha portata a segnare altri due gol.

Nel secondo tempo i viola pareggiano (gran bel gol di Ikoné) e sembrano anche poter ribaltare le sorti della partita, ma i nerazzurri pareggiano il conto dei rigori (trasformato al 73’), ma la Fiorentina al quel punto non ci sta e pareggia al novantesimo. Finita? No, al 95’, nell’ultimo minuto di recupero, gli ospiti si riportano in vantaggio, con un’azione viziata da un fallo a centrocampo di Dzeko. L’arbitro e il VAR, sempre in buonafede, convalidano il gol.

Abbiamo pensato: chissà le ire funeste di Commisso! Notizie di stampa riportano di insulti in tribuna da parte della dirigenza viola verso quella nerazzurra e di un Rocco furioso che si sarebbe scagliato con pugni sulla porta dello spogliatoio interista. La Fiorentina con un comunicato ha smentito entrambi gli episodi e ha reso noto che «Il Presidente Rocco Commisso aspetta le scuse ufficiali da parte dell’Inter e del suo presidente Steven Zhang e di chi ha messo in giro queste notizie false, ristabilendo al più presto la verità». Stranamente il presidente viola non si è presentato davanti alle telecamere con la sua nota verve dialettica. Ah, la pacatezza di Commisso! «‘O job do Bronx» lo conserva solo per un paio di determinate occasioni all’anno.

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