Fiorentina-Inter è stata una di quelle partite con una direzione di gara assurda, costellata da errori grossolani e determinanti per il risultato finale. Manca un rosso a Di Marco per un’entrataccia rivista anche al VAR e il gol finale di Mlkhitaryan è nato dal un netto fallo di Dzeko a centrocampo. In epoca VAR questi errori sono inaccettabili. In questo campionato non è la prima volta che vengono commessi errori di una gravità assoluta.
Il match è stato caratterizzato ancora una volta dalla tifoseria viola, che si è distinta per gesti di violenza. Viene infatti inquadrato un tifoso della Fiorentina che aggredisce un sostenitore nerazzurro urlando: «Buttate di sotto quell’interista!». Tifoso prontamente identificato. L'episodio rappresenta un’occasione d’oro per tutti i media sportivi, per
spostare le attenzioni dagli errori (orrori) di Valeri alla violenza. Come se le gesta del pubblico viola fossero una novità. Dopo anni di insulti, offese ai morti, sassaiole al nostro pullman, più o meno accettate da tutti e senza tanto scalpore, i salotti televisivi prendono coscienza del problema del tifo viola, ma solo per non parlare degli errori arbitrali.
E se pensate che al peggio non c’è un limite leggete cosa è stato capace di affermare Sconcerti durante la puntata di Pressing: «Ci sono dei processi e delle attenuanti. Abbiamo detto qualsiasi cosa sulla violenza,
siamo tutte delle persone civili che ogni tanto perdono la testa. Siamo tutti noi, nessuno può dire "ammetto la frustrazione, ammetto la violenza da frustrazione", ci sono però delle attenuanti, la frustrazione è una delle attenuanti. In questo Paese si poteva ammazzare, esisteva il delitto d’onore: se tu ammazzavi la donna che ti aveva tradito era da procedimento processuale. Esistono questo tipo di cose. Qui eravamo sul caldo, dopo una partita che dovevamo giocare in 10, che l’Inter doveva giocare in 10. Ancor adesso sostengono che c’è stato un fallo su... non si può accusare di inciviltà e dare a noi lezioni di moralità
su un avvenimento sportivo, diciamolo pure, discretamente falsato».
Non è più proponibile questo genere di televisione. Non è ammissibile che un giornalista faccia queste dichiarazioni, l’ordine di categoria dovrebbe intervenire. Non è accettabile proporsi in questo modo. La violenza va condannata sempre e mai giustificata. Anzi, la violenza andava condannata da subito, anche se oggetto di tale violenza erano la Juventus ed i suoi tifosi. Hanno fatto credere ai tifosi viola di potersi comportare così. E in più arriva Sconcerti che, in diretta tv, giustifica il comportamento assurdo con l'«avvenimento falsato».
Non c’è veramente più niente da salvare di questo calcio. Non capisco come la Lega pensi di poter far pagare diritti tv per qualcosa di nauseabondo che con sempre maggior invadenza sta condendo il prodotto che offre. Al campionato di Serie A manca un'etica di filiera, altro che la fantasiosa "intemperie ambientale" inventata con calciopoli.
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