Avete letto tutti dello scontro tra le tifoserie del Napoli e della Roma in occasione dell’ultimo turno di campionato. Quella pratica barbara e violenta di scontrarsi in autostrada, in qualche autogrill, creare disagi e rischi anche a persone esterne all’ambiente violento degli ultras.
Non è certamente la prima volta che la tifoseria del ciuccio si rende protagonista di tali episodi, ma difficilmente (mai) subisce le naturali conseguenze, ancor meno quando il provvedimento che anderebbe a interessare la massa dei tifosi potrebbe creare danno alla squadra del Napoli (ad esempio uno stadio o un settore chiuso).
Non viene negata loro la possibilità nemmeno di andare in trasferta. Se per molte tifoserie Napoli è off limits e considerata una trasferta a forte rischio, non lo è in senso opposto, con un’intera città ed un popolo di tifosi, coccolato e protetto da tutte le istituzioni.
Ovviamente, dopo i fatti di domenica scorsa, il provvedimento partorito dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, è quello di
vietare la trasferta al Maradona della tifoseria juventina in quanto il match è connotato da «elevati profili di rischio».
Quindi, venerdì prossimo avranno accesso allo stadio solo i tifosi del Napoli, magari anche quelli protagonisti degli scontri con la tifoseria giallorossa, e la Juve non potrà contare sul tifo amico. Alla stessa tifoseria del Napoli negli anni passati non è mai stata vietata la trasferta a Torino, nonostante episodi raccapriccianti come il danneggiamento dello Stadium con piastrelle del bagno rimosse e gettate insieme a sacchi di urina verso la tifoseria bianconera. Senza tacere degli scontri di Milano che causarono anche una vittima.
Quindi i tifosi del Napoli si comportano male ma non vengono sanzionati: possono andare in trasferta, possono entrare nel loro stadio e sostenere tranquillamente la propria squadra dopo una rissa da primitivi tenuta al centro della principale autostrada del Paese.
Al contrario, la trasferta a Napoli è a rischio, per cui a non essere ammesse sono le altre tifoserie. Per me rimane un lasciapassare per quelle menti limitate a proseguire nello stesso comportamento, perché alla fine a subire misure restrittive non sono certamente loro.
Detto questo, fossi in un qualunque addetto a contatto con la nostra squadra, chiederei se come motivazione, questo costante uso di due pesi e due misure, può essere abbastanza per una prestazione con gli occhi di tigre in quel di Napoli. Li dovrebbero asfaltare, anche per un senso di giustizia verso i propri tifosi e verso questo calcio italiano sempre più alla deriva.
La società di De Laurentiis immediatamente si è mossa per chiedere un eventuale provvedimento solo per chi si è macchiato dello scontro e non di tutta la tifoseria, misure analoghe, a Torino sponda Juventus, non le abbiamo mai lette.
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