L’Inter nei giorni scorsi ha ufficializzato che DigitalBits uno dei suoi main sponsor non ha versato neanche una delle tre rate previste per la sponsorizzazione 2022-23.
La storia degli sponsor dei nerazzurri non appassiona, ma questa in realtà è solo l’ultima di una serie. Riportiamo una storia che risale al 2021.
Un'analisi di un banker della City londinese (advisor a una cordata di potenziali acquirenti dell’Inter) pose attenzione particolare sui ricavi della società del gruppo Suning nelle stagioni 2016-17, 2017-18 e 2018-19, contestandone la validità. Flussi che l’advisor definì
«di dubbia natura», la nuova proprietà cinese ha generato un flusso di entrate una-tantum «da sponsor regionali» per una cifra di quasi 300 milioni di euro (il 27% del totale dei ricavi ), di cui 131,4 milioni sono arrivati direttamente da un contratto infragruppo Suning e 165,6 milioni da presunte “parti terze”. Questi soldi hanno permesso il rispetto del financial fair play. Contratti che quindi, arrivano al momento giusto e spariscono improvvisamente.
In un articolo di “Affari Italiani.it” che trovate a questo (
LINK ), vengono spiegate bene anche le
anomalie: Società di cui non si saprà mai l’intestazione sociale; i contratti «definiti in modo approssimativo» e non riscontrabili in pratiche simili da nessuno degli altri blasonati team del Vecchio Continente in grado di fruttare flussi di pagamento superiori al valore nominale siglato grazie a un sistema di bonus aggiuntivi che si sono concretizzati durante l’esecuzione degli stessi; ogni contratto prevede un’alta commissione d’ingresso, e nonostante questo gli sponsor regionali, solo 24 mesi dopo, sono stati cancellati improvvisamente e senza nessun causa legale.
Riportiamo testualmente la conclusione: «E così dai contratti cinesi arrivano in un colpo solo giusto giusto quei 100 milioni all’anno che servono a tenere a bada l’aumento forte dei costi. Il gioco è fatto. L’Uefa nel maggio del 2019 decreta la fine della sorveglianza sui conti della squadra.
Parametri rispettati grazie di fatto unicamente a quei provvidenziali contratti di “sponsorizzazione cinese” che Suning è riuscito a scovare in Cina . Tutto regolare, si dirà, sul piano contabile. Resta sullo sfondo quel tempismo perfetto. Magie del calcio».
Ritornando a DigitalBits, che ha un contratto per 80 milioni per le stagioni dal 2022/23 al 2024/25 con l’Inter. Il club nerazzurro non ha ancora ricevuto alcun pagamento: al momento infatti nelle casse nerazzurre continuano a mancare 17,6 milioni non pagati da parte di DigitalBits che, dopo aver versato 5,1 milioni per la stagione 2021/22, non ha versato 1,6 milioni come bonus per la passata annata e i primi due pagamenti nella nuova stagione per 16 milioni.
Riepilogando: La voce degli sponsor regionali è crollata fino 2 ml rispetto ai 100 nel momento di picco dalla Cina, tra il 2016/2019 . (
LINK)
Lo stesso sponsor sta pagando regolarmente la Roma, forse questa è la prima anomalia. Ci chiediamo inoltre: se uno sponsor non paga, di norma, si fa causa, altrimenti si può pensare altro…
Dovrebbe essere un problema mettere a bilancio sponsorizzazioni che non esistono. E soprattutto come coprirà questo mancato “incasso” in una situazione economica alquanto precaria (ricordiamo il patrimonio netto negativo).
Ricordiamo anche che S&P ha posto il rating “B” del debito senior garantito dell'Inter in creditwatch con implicazioni negative "a seguito dei mancati pagamenti da parte dello sponsor Zytara Labs LLC (Digital Bits) e della recente flessione del settore delle criptovalute.
Marco Bellinazzo sottolinea un altro aspetto: «Un altro effetto collaterale negativo dello stallo nei pagamenti è che l'Inter non può sottoscrivere altri remunerativi accordi, come quelli con Sorare (card) e Onefootball (Nft) firmati dagli altri club attraverso la Lega o direttamente».
Inoltre, dall'8 marzo a Milano, dal 13 a Hong Kong, poi toccherà agli USA: al via le udienze per la richiesta di 300 milioni dai creditori del presidente Inter Steven Zhang.
Ci chiediamo, vista la solerzia nell’analizzare i conti della Juventus, come mai nessuna Procura (sportiva e non ), abbia mai pensato di fare un controllo su questa situazione che sembra perlomeno anomala.
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