Annuncio in pompa magna di
De Siervo:
«Da oggi parte il road show internazionale per la vendita dei diritti tv. Medio Oriente regione fondamentale». Ma le trattative sui rinnovi dei diritti tv della Serie A, già molto al di sotto della media rispetto agli altri campionati europei, si preannunciano come un bagno di sangue.
Il calcio italiano non riesce a trovare acquirenti alle stesse cifre per il prossimo rinnovo (l’attuale contratto che garantisce 930 milioni l’anno, già meno del precedente miliardo, è in scadenza ), ed è fallito anche il tentativo (almeno ad oggi) di Lotito di rinnovare i contratti attuali (Il governo ha stoppato la richiesta di proroga da 3 a 5 anni dei diritti televisivi della Serie A).
I segnali sono tutti negativi: gli attuali partener Dazn e Sky hanno fatto capire di non voler partecipare alle attuali cifre e c’è anche l’offerta inferiore alle attese Uefa che riguarda le partite di Champions da parte dei broadcaster italiani.
E mentre il calcio italiano si focalizza nel processo contro la Juventus, togliendo spazio al calcio giocato e lasciando scappare i campioni per incapacità di proporre contratti remunerativi in linea con le offerte ricevute dall’estero, in un clima comunque di contestazione del tifo bianconero, ancora una volta la partita della Juventus (che ha giocato il derby della Mole con una penalizzazione di 15 punti) è la più vista con 1,4 milioni di telespettatori sui 6,7 milioni totali delle 10 gare del 24° turno (le altre 8 son state viste da poco più di 550.000 persone).
I danni irreparabili al calcio italiano sono iniziati con
calciopoli quando,
in nome del sentimento popolare, è stato deciso di affossare la quadra più rappresentativa e che in quel momento garantiva a tutto il calcio italiano, visibilità e di conseguenza appeal commerciale. A questo aggiungiamo l’incapacità dei vari presidenti di FIGC e Lega di A di proporre un rilancio reale. Il trend, a parte la vittoria dell’Europeo, è stato negativo in tutto: pochi giovani talenti, per due volte fuori dai mondiali ed ora in crisi sui rinnovi dei diritti tv.
Inoltre, ancora una volta, in spregio ad un
concetto di giustizia che non dovrebbe lasciare dubbi, almeno nel rispetto dei principi basilari, l’Italia si presenta con nuovi processi sommari alla Juve, che rischiano questa volta di affossare e definitivamente il sistema.
Chi investirà in questo clima di incertezze e di caccia alle streghe? Il problema è serio, serve un totale cambio alla guida delle istituzioni sportive e certezze dalla giustizia sportiva che nell’ultimo mese ha mostrato una realtà veramente assurda con giudici tifosi che addirittura, in spregio al ruolo che occupano, palesano sui social uscite da bimbomikia o non resistono al richiamo mediatico di una telecamera e finendo per scoprire che le sentenze sembrano note ancora prima di leggere i contenuti di un ricorso.
Iscriviti al nostro Gruppo Facebook!
La nostra pagina twitter
Commenta con noi sul forum!