Di A.PavanelloIl campionato, fin qui italiano solo sulla carta, giacché comprendeva solo formazioni d’una parte della penisola, lo diventa anche di fatto: vengono ammesse le formazioni toscane, laziali e campane in uno dei due tronconi del campionato.
I vincitori accedevano direttamente alla finale. Se i piemontesi della Pro Vercelli ancora una volta dominarono il torneo, per la Juventus la crisi fu ancora più profonda e si toccò il fondo: la squadra già alla terza giornata del girone Piemontese incassò un pesante 8-0 da parte del Torino. “Se si considera che tre o quattro furono le sole scappate della Juventus, ognuno potrà concepire quale disperata difesa abbia essa opposto alle casacche granata, le quali dominarono letteralmente gli avversari bombardando il gol di Pennano, al quale va dato maggior merito, se la sconfitta non fu più grave”, così scriveva La Stampa del 18 novembre 1912.
Le partite successive non riservarono soddisfazioni ai bianconeri, che persero nettamente con la Pro Vercelli, con il Casale e incassarono ancora 8 gol dal Torino nella partita di ritorno (conclusasi 8-6 però). La squadra, con all’attivo una sola vittoria in 10 incontri e 35 gol subiti, si classificò ultima nel girone, proprio nell’anno in cui erano state introdotte le retrocessioni. Altre squadre che si trovarono nella stessa situazione dei bianconeri furono il Racing Libertas nel girone lombardo-ligure e il Modena in quelli veneto-emiliano. La FIGC, anche per le proteste di alcuni dirigenti, nel corso dell’assemblea di preparazione della stagione successiva, decise la riforma dei tornei e fece allargare il numero di partecipanti e le retrocesse vennero ripescate. La Liguria venne scorporata dal girone lombardo per essere accorpata a quello piemontese. Poiché il nuovo girone diventava saturo di squadre, Juventus e Novara furono trasferite al girone lombardo.
Per tentare di raddrizzare la situazione insostenibile, viene eletto presidente Giuseppe Hess, che l’anno precedente giocava ancora come titolare.
Pennano, Barberis, Arioni, Nevi, Bona, Garlanda, Copasso, Besozzi, Varalda, Poggi, Flamberti erano la formazione “tipo”.
I PRIMI 100 ANNI DELLA JUVE. Prima di iniziare1897: La fondazione dello JUVENTUS FOOTBALL CLUBI primi 100 anni della Juve. Il 1898I primi 100 anni della Juve. Il 1899I primi 100 anni della Juve. Il 1900I primi 100 anni della Juve. Il 1901I primi 100 anni della Juve. Il 1902I primi 100 anni della Juve. Il 1903I primi 100 anni della Juve. Il 1904I primi 100 anni della Juve. Il 1905I primi 100 anni della Juve. Il 1906I primi 100 anni della Juve. Il 1907I primi 100 anni della Juve. Il 1908I primi 100 anni della Juve. Il 1909I primi 100 anni della Juve. Il 1910/1911I primi 100 anni della Juve. Il 1911/1912Commenta nel
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