Aggiornamenti dalle aule giudiziarie, a pochi giorni dall’udienza preliminare, si narra che Santoriello, pm antijuventino (per sua ammissione), fa un passo indietro. Secondo Repubblica, «il magistrato ha deciso, in totale autonomia, di fare un passo indietro e astenersi dal procedimento, comunicandolo alla procuratrice capo Annamaria Loreto, a pochi giorni dalla prima udienza, fissata per il 27 marzo».
In realtà è solo un tardivo atto dovuto. Come detto, il 27 marzo inizierà il processo alla Juve (giustizia ordinaria), il GUP dovrà decidere in via preliminare sulla competenza territoriale (Milano o Roma). Ma potrebbe essere dirottato già in Cassazione (come prevede la riforma Cartabia), proprio per evitare ogni pericolo di incompetenza territoriale.
L'astensione del pm in realtà cambia poco per gli imputati, Sartoriello fa un passo indietro ad indagini concluse, dopo aver lavorato e consegnato tutto il materiale del processo. Il "grande passo" infatti sembra più una tutela per sé stesso, in questo modo si sottrae alle telecamere e al conseguente clamore mediatico, difficile riscontrarvi una forma di senso di responsabilità dopo che le sue esternazioni pubbliche sono diventate virali. L'astensione non elimina la forma mentis anomala che pervade l'azione accusatoria e sicuramente sarà stata spinta dalla pressione degli ultimi mesi. Un tentativo di ridare un minimo di credibilità di facciata al lavoro della Procura di Torino.
Quasi una presa in giro: dopo aver condotto tutte le indagini, indirizzandole a piacimento, ci si astiene pochi giorni prima dell'udienza.Gianoglio, uno dei due pm rimasti titolari dell’inchiesta Prisma, indagò già la Juventus per falso in bilancio nel 2009 senza ottenere nulla. Quindi cambia poco nella sostanza.
Una situazione che non cancella ombre e brutta figura fatta dalla Procura di Torino. Perché, anche se mediaticamente si vuol far passare il concetto da tifoso “cosa c’è di male se tifa Napoli?”,
il vulnus alla credibilità dell'inchiesta è rappresentato dall'aver confessato “odio” verso la Juventus, accusandola di “ruberie sul campo”. Senza dimenticare che senza nessun pudore o senso di responsabilità, tutto il materiale dell’accusa, quello più strumentale, è stato dato in pasto ai media.
Ribadiamo ancora una volta che esiste un popolo di tifosi coscienti, critici ed informati che riconosco il modus operandi che va contro ogni legge e buon senso e che sono stanchi di essere presi in giro. Quindi, i vittimistici tentativi di mistificazione, di una situazione chiara, potrebbero anche essere evitati.
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