Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
Juventus
Sabato 14.09.2024 ore 18.00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di P. CICCONOFRI del 29/03/2023 14:14:43
Chinè va alla grande! Il Caso D’Onofrio

 

Lo scorso novembre scoppiò il caso Rosario D’Onofrio, il procuratore capo degli arbitri (ri)arrestato per traffico internazionale di stupefacenti dopo una precedente condanna (solo dopo la seconda restrizione l'AIA e la FIGC hanno scoperto che aveva già subito la l'imitazione della libertà personale). Dopo la richiesta dell’accertamento delle responsabilità da parte di Gravina, Malagò e Abodi, seguita dalle dimissioni di Trentalange, il processo sportivo, istruito da Chinè è sfociato in una condanna per inibizione di tre mesi per Trentalange (colpevole di non aver controllato i precedenti prima di avere scelto D'Onofrio), il massimo che si poteva ottenere dopo che sono stati respinti 5 dei 7 capi di accusa. L’ex capo AIA ha fatto ricorso ed anche i due restanti sembrano facilmente superabili.
Una debacle per la giustizia sportiva.
Ma Chinè valuta di ricorrere: richiederà i sei mesi col rischio di ritrovarsi alla fine senza nulla o magari accusato di una persecuzione personale?

Fa rumore il silenzio dei vertici dello sport per quella che dovrebbe essere una situazione di imbarazzo generale, un’ulteriore macchia per l’immagine del calcio italiano ormai già ai minimi storici.

Solo brutte figure per il Procuratore federale. Chinè non è riuscito nel suo intento di fare giustizia, o giustizialismo, fate voi; le accuse sono state facilmente smontate (il lavoro di inchiesta non è stato esemplare) e rischia di perdere su tutti i fronti. Sembra un copione che si ripete.
Al netto di Chiné, resta comunque assurdo che l’AIA, le istituzioni sportive, nominino il Procuratore Capo degli arbitri senza accorgersi di certi precedenti e nessuno ne abbia responsabilità.

In mezzo a questa situazione che rende inaffidabile Chinè e la sua giustizia sportiva, proprio oggi trapelano nuove indiscrezioni sul caso Juve da parte della giustizia sportiva: addirittura saranno tre i filoni e le penalizzazioni potrebbero voler incidere tutte sulla classifica, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, in questa stagione per i primi due (plusvalenze e manovra stipendi).

In sospeso anche la decisione del Consiglio di Stato, cui aveva fatto ricorso la FIGC avverso la decisione di rendere disponibile la famosa carta segreta alle difese. Il fatto che il CdS tardi a rendere nota la propria decisione fa comprendere la delicatezza del pronunciamento, che potrebbe portare ad un cambiamento epocale per la giustizia sportiva.

Trapelano anche novità sul ricorso promosso da Giraudo alla Corte dei Diritti dell’Uomo per i fatti di calciopoli. Il ricorso, ammesso nel novembre 2021, potrebbe essere giudicato entro fine anno. Gli effetti di una sentenza favorevole all’ex AD bianconero, potrebbero essere letali per il calcio italiano in quanto aprirebbe ai rimborsi per i danni provocati dalle condanne.

Chissà se qualcuno si rende conto che queste “manovre” delle istituzioni sportive a stanno portando al fallimento dell'intero movimento calcistico.

Incertezza e inaffidabilità in ogni aspetto: in questo clima chi investirebbe nel calcio italiano?
La FIGC con Gravina ha toccato il suo punto più basso sul campo come fuori e rimane con un’alleanza, quella con Ceferin, con remota promessa degli Europei come salva-gestione; Abodi non sa che pesci prendere e si rifugia dietro qualche dichiarazione in politichese ma non assume nessuna ferma presa di posizione: cosa aspetta a commissariare la FIGC?

Malagò, politicamente molto forte, continua a reggersi nel silenzio, ma fino a quando?


Iscriviti al nostro Gruppo Facebook!

La nostra pagina twitter

Commenta con noi sul forum!














 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our