Sappiamo che il derby d’Italia porta con sé polemiche preventive, con toni che, soprattutto in questa stagione, si alzano per motivi extracalcistici. Un’occasione per creare pressioni all’avversario e un momento che permette a tutti i tifosi vip di vivere un momento di popolarità social. Per cui si travalica, si selezionano le informazioni,
si cerca di coinvolgere la massa dei tifosi in una grossa polemica preventiva, che poi sfocia in atti da censura. Ma distolgono le attenzioni dalle cose serie.
Soltanto due giorni fa si leggeva sulla Gazzetta dello Sport che arriveranno «Possibili deferimenti dopo il Collegio di Garanzia del Coni: in caso di restituzione dei 15 punti, la Procura Figc non accetterebbe una patteggiamento»,
una condanna modulabile in base a cosa succederà con il ricorso. Per il Corriere dello Sport, «Chinè, che salverà i calciatori perché non provata la consapevolezza del fine ultimo dell'operazione orchestrata dalla Juventus».
Insomma, scopriamo chiaramente che le sanzioni non sarebbero commisurate alle violazioni contestate, ma fissando un obiettivo a priori: lasciare la Juventus fuori dalle coppe. Ulteriori conferme arrivano dal quotidiano rosa in edicola qualche giorno fa, sulle cui colonne si scrive di una sentenza che potrebbe essere politica anche per la Ufea: «Il problema per la Juventus è che le porte delle coppe rischiano di essere chiuse anche per stipendi e plusvalenze. L’Uefa indaga in parallelo con Figc e procura di Torino.
Ha il potere di non ammettere nelle coppe un club per "antisportività" a prescindere dalle condanne. Inoltre, se le cifre del bilancio fossero false, salterebbe l’accordo sul Fairplay. Meglio non nascondersi una cosa:
la sentenza Uefa sarà anche "politica". Champions League out per una Juve ribelle, più comprensione per una Juve rientrata nel sistema. La Juve lo sa. E Nyon non accetterà pentimenti di comodo successivi alla sentenza».
Sembra, leggendo queste anticipazioni e ascoltando le parole di Ceferin, il rieletto presidente Uefa, che le sentenze siano già confezionate. Per i piani alti saranno guerre di potere, per noi tifosi il motivo per staccarsi da uno sport che non è più credibile. Cosa dovremmo vedere? Un campionato che potrebbe essere stravolto in base a decisioni che nulla hanno a che fare con la giustizia? Paghiamo un servizio fingendo di vedere una competizione sportiva, scoprendo poi che il risultato del campo può essere stracciato senza nessuna giustificazione ma solo esercitando potere?
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