Sono diverse le interpretazioni che sono state date per la decisione del Collegio di Garanzia del CONI in risposta al ricorso della Juventus per la penalizzazione di quindici punti. Se è vero che il dispositivo recita «accoglie i ricorsi» tra i quali quello della società bianconera, è anche vero che «rinvia alla Corte Federale di Appello perché rinnovi la sua valutazione … anche in ordine alla sanzione irrogata a carico della società Juventus F.C. S.p.A. » Per quanto possa valere il parere di chi scrive, questo ultimo passaggio rende alla corte della FIGC la legittimazione a irrogare comunque una penalizzazione.

Considerato che la sanzione di quindici punti voleva essere a tal punto afflittiva da desiderare un effetto mortificante tale da produrre conseguenze anche sul rendimento successivo della squadra, dobbiamo entrare nell’ordine di idee che quella in atto ai danni della nostra Juventus è una volgare e violenta rappresaglia per compiacere l’UEFA a causa della diatriba SuperLega. Il tutto con sullo sfondo il desiderio di vedersi assegnati gli europei del 2032, occasione d’oro per cercare di rinnovare gli stadi italiani con i fondi del PNRR (tentativo che la Commissione europea vuole stoppare), una diligenza molto ghiotta da assaltare per alcuni degli affaristi che gravitano nel mondo del calcio italiano.

La Juve deve essere punita e sarà punita, tertium non datur. E anche immaginando che la penalizzazione possa farla scalare dal secondo al quarto posto in classifica (quindi ancora qualificata per la prossima Champions League) interverrebbe il signor Ceferin che escluderebbe dalle coppe una società che si presenta con una penalizzazione inflitta dalla federazione nazionale.

Se le distanze in classifica dovessero rimanere quelle attuali, potrebbe essere sufficiente una pena più mite della precedente per escludere la Juve dalla prossima Champions. La FIGC motivando in modo aderente alle indicazioni che saranno nella motivazione del Collegio di Garanzia otterrebbe il duplice effetto di colpire in modo più subdolo la Juventus e rilegittimarsi rispetto alle istituzioni sportive italiane.

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