Tribunale di Napoli - Udienza del 23 marzo 2010. Quarta audizione teste Auricchio VI parte. Prioreschi, difesa MoggiRoma Juventus Prioreschi: «Il famoso 1-1. Racalbuto che sbaglia a dare il rigore..il solito...
Le risulta che Racalbuto dopo aver “favorito” la Juventus in Roma-Juventus, è stato fermato dai designatori per 8 turni?».
Auricchio: «
No. Non mi risulta».Prioreschi: «E Racabulto è un arbitro che troviamo sul secondo capo d’imputazione accusatoria; amico presunto..Tra l’altro lei su Racalbuto, (in Cagliari-Juve) fa riferimento a tutte quelle.. Cagliari Juve si discute sull’arbitraggio etc, e lei evidenzia che ci sarebbe questo tentativo di proteggere Racalbuto da parte di Moggi, io le ho detto che Moggi cercava di proteggere la Juventus..
c’è un dato che oggettivo che Racalbuto favorisce la Juventus e sta fermo 8 turni e lei questo non lo sa e non lo evidenzia. Io registro un modo di aver fatto le indagini.. Per contro abbiamo Paparesta, Copelli, la terna di Reggina-Juventus, ed è un altro
dato oggettivo, che sfavoriscono, danneggiano la Juventus e a noi non risulta che abbiamo subito sospensioni; Copelli è andato tranquillamente ai mondiali».
Auricchio: «Lo stesso Paparesta è tornato ad arbitrare la Juventus».
Prioreschi: «Paparesta lo abbiamo sentito ce lo ha confermato ..non è stato fermato mai...Lei ha anche questi dati».
Auricchio: «Anche che ha chiamato subito dopo..».
Designazioni internazionali Prioreschi: «Sappiamo tutto non si preoccupi. E questo è un altro tema “strumenti e metodi di un’associazione”. Nell’informativa di gennaio è riportata una telefonata (3477 ) tra l’arbitro Morganti e Meani che fanno riferimento alla designazione per l’arbitro per i quarti di finale di champions league tra la Juventus e un’altra squadra; designazione dell’arbitro Belga (?), nell’interlocuzione grosso modo è in questi senso.."Depleceer è un uomo di Pairetto la dirigenza bianconera riesce ad influenzare pure le designazioni anche a livello europeo, se fossi gli inglesi dice Meani avrei fatto un gran casino. In riferimento a queste affermazioni che emergono dalle indagini tecniche (che lei a preso come riferimento; quello che è risultato dalle intercettazioni) ha fatto indagini di iniziativa o le sono state delegate per verificare se questo arbitro in questa partita avesse favorito la Juventus?».
Auricchio: «No».
Prioreschi: «E allora quale -mi scusi ma è spontaneo -
quale è lo scopo di evidenziare un’intercettazione se poi non si fa nessuna indagine per verificare? ..dato sterile».
Auricchio: «Ce ne sono molti di dati sterili. L’intercettazione è indicata».
Prioreschi: «L’accertamento lo abbiamo fatto noi: la Juventus viene eliminata perché non gli da un rigore. Il processo è una cosa seria. Lei evidenzia questo dato nell’informativa a dimostrazione dello strapotere di Moggi, che non solo riesce a controllare le designazioni del campionato nazionale ma arriva ad influenzare le designazioni.., la mette li, lo scrive, chi si legge l’informativa e non fa nessun accertamento.
E' un modo corretto questo? ».
Auricchio: «
È un’ipotesi investigativa tant’è.. è un nostro sistema».
Prioreschi: «
Le ipotesi vanno verificate. Allora tutto quello che lei ha scritto sono delle ipotesi investigative? ».
Auricchio: «L' intercettazione non è un’ipotesi investigativa».
Prioreschi: «Quello che ha scritto nell’informativa sono sue ipotesi».
Auricchio: «Se ci sono delle conferme, le conferme investigative hanno portato a ricostruire..In questo caso, sulle designazioni internazionale non mi pare che sono state avanzate né delle conclusione né delle affermazione in questi termini, quindi evidentemente
non è stato approfondito l’aspetto delle designazioni internazionali ».
Casoria: «L’avvocato chiede allora perché dato è stato inserito se è un dato insignificante».
Auricchio: «Perché c’è la conversazione e la conversazione la dobbiamo riportare e l’abbiamo commentata».
Prioreschi: «
Ma perché lei non verifica mai i dati che dovrebbero andare a favore .. ».
Casoria: «Vabbè abbiamo capito».
Prioreschi: «Abbiamo capito?».
Auricchio: «Ma non è vero. Proprio sulla pagina prima ci sono gli stessi dati statistici presi sulla Juventus, ci sono sul Milan: gli arbitri, le partite gli assistenti sono stati trattati anche sul Milan».
Il processo: Baldas e Biscardi Prioreschi: «Ultimo argomento di questo capitolo (devo dire bei capitoli) “dì strumenti metodi dell’associazione” : Baldas Biscardi, "il processo".
Lei con riferimento a Baldas -già nella dichiarazione di Scardina abbiamo appreso quale è l’importanza poi di questa trasmissione- comunque lei, a pag 23 sostiene che Baldas e Biscardi erano necessari al fine che si prefiggeva l’associazione. Mi sa dire perché non sono indagati?».
Auricchio: «Io credo li ho messi in rubrica».
Casoria: «Questa è una domanda che non dovrebbe..non si doveva..».
Prioreschi: «Sa quale era lo share?».
Auricchio: «Lo abbiamo verificato, tra i 700.000 e 1.200.000, comunque in una serata del lunedì sera..su una televisione minore..».
Prioreschi: «Veniva trasmessa su quale emittente?».
Auricchio: «La 7».
Prioreschi: «All’epoca aveva una copertura nazionale?».
Auricchio: «Credo di si.. La 7 è un’emittente nazionale. Anche la rai a casa di qualcuno non si prende».
Prioreschi: «Le risulta che altre società di calcio avessero per così dire a disposizione altre televisioni, altre trasmissioni, canali televisivi?».
Auricchio: «Su tv private credo di si».
Narducci: «Questo dato se lo chiede come investigatore o come cittadino?».
Prioreschi: «Come investigatore».
Narducci: «Sa la domanda è un po’..».
Casoria: «Avendo fatto un’indagine...».
Prioreschi: «Presidente scusi. Quando scrive sul processo di Biscardi è investigatore, quando gli chiedo..».
Narducci: «Li c’erano sono le intercettazioni..non è che si dilettava Auricchio al tema calcio televisione … si sta sollecitando la risposta come cittadino, no come investigatore».
Prioreschi: «Lo dice lei».
Casoria: «Perché come cittadino, sentiamo».
Prioreschi: «Voglio sapere se lei ha accertato o le risulta, per sua esperienza professionale, per sue conoscenze oniriche, se ci sono società di calcio che hanno a disposizione televisione, trasmissioni..».
Auricchio: «Questo non mi risulta. Mi risulta evidentemente che ci sono delle tv locali, questo lo posso dire soltanto qui a Napoli, che fanno dei programmi sportivi serali che sono vicini all’ atteggiamento dei tifosi, no che società di calcio controllino altre…».
Casoria: «Non le risulta, basta avvocato, inutile..».
Prioreschi:
«Lei ha mai sentito parlare di Mediaset, del Milan, di chi è il padrone del Milan..?». Auricchio:
«Non mi risulta che la società di calcio controlli questo». Prioreschi:
«Che Tronchetti Provera sia socio in alcune emittenti...». Auricchio:
«Non mi risulta». Casoria: «Vabbè vabbè andiamo avanti».
Il Legame Moggi- De Santis Prioreschi: «Capitolo dell’informativa riguardante l’associazione e il presunto legame tra Luciano Moggi e Massimo De Santis. A conforto di questa ipotesi lei ha evidenziato (pag. 468) la intercettazione (Progr.936 16.11.2004 11.38) De Santis-Manfredi Martino, secondo quanto lei scrive, questa telefonata dimostra lo stretto rapporto di amicizia tra De Santis e Moggi..».
Auricchio: «Non credo che abbiamo tratto questo dato sulla base di un’unica trasmissione».
Prioreschi legge la parte dell'informativa in cui M. De Santis, a sostegno del legame di amicizia che lega l’arbitro alla Juventus, «con tono di voce compiaciuto» invitando il teste a dire quello di cui sta parlando.
Prioreschi: «Sono le magliette regalate dopo Lecce-Juventus».
Auricchio: «Un po’ riduttivo..».
L'avvocato continua a leggere alzando il tono di voce:«Il compiacimento è sicuramente riferito alle magliette... e De Sanrtis compiacendosi con se stesso»..Prioreschi: «stiamo parlando di magliette regalate Colonnello eh.. ...adesso lei mi deve spiegare!».
Casoria: «Non si alteri» e rivolgendosi ad Auricchio: «perché ha detto riduttivo solo maglie?».
Narducci: «Spieghiamo».
Casoria: «Questo commento, lei l’ha fatto sulle maglie però ha detto riduttivo il commento generale, perché che altro c’era oltre alle maglie?».
Auricchio: «Riferimento al voto che deve prendere l’assistente Cennicola in relazione..aspetti che prendo..».
Narducci: «Però deve ascoltare le risposte..».
Prioreschi: «Proseguono.. mo si mettono a discutere: "a me ma dato Trezeguet a te ti ha dato.. io volevo ..quell’altro Zambrotta…
Questo dimostra, presidente, tutta questa capacità criminale. Le scrive lui queste cose; il processo questo è, non altro. Ed è enfatizzata questa telefonata delle magliette, capitolo "il legame Moggi De Santis» .
Casoria: «Il teste ha detto che il commento è per le magliette».
Prioreschi: «Vado avanti?».
Casoria: «Andiamo avanti».
Prioreschi: «Lei sa, colonnello che è prassi fine partita; tutti regalano le magliette agli arbitri, assistenti, al quarto uomo?».
Auricchio: «Si. Dalla telefonata di De Santis non in questi termini...perché altrimenti».
Prioreschi: «Per cortesia voglio dire».
Prioreschi: «Sempre per dimostrare questa amicizia c’è la telefonata con Damascelli (quella del delitto perfetto ha presente?) prog. 5738 05.12.2004, Moggi- Damascelli».
Auricchio: «Sono già sul punto».
Prioreschi: «Non avevo dubbio. Lei questa telefonata la introduce e la commenta in questi termini. La conversione del 05.12 fornisce elementi concreti…».
Opposizione Narducci: «Non può essere condotto un esame nel quale possono essere legittimamente rivolte tutte le domande al testimone sui fatti dell’investigazione, che ha come filo conduttore quello che in realtà l’avocato da tre ore sta cercando di fare, la contestazione della ricostruzione investigativa dalle parole che il colonnello ha usato nell’informativa, che peraltro nel processo non ci sono perché l’informativa è fuori dal processo e c’è la deposizione e quindi le domande, in realtà violando ... ha violando la norma del codice che richiede che comunque il teste venga esaminato sui fatti investigativi; verte unicamente sulle espressioni usate dal teste nell’informativa perché si deve mirare a dimostrare che il testimone ha usato espressioni che enfatizzano».
Casoria: «Ma quando è inserito nell’informativa anche quello è un fatto».
Narducci: «Il fatto non sono le espressioni usate dal testimone per illustrare. I fatti sono i fatti dell’indagine».
Casoria: «In realtà non si dovrebbero illustrare».
Prioreschi: «Il Dr. Narducci su questa telefonata ha intrattenuto il teste».
Narducci: «Lo faccia anche lei sulla telefonata».
Prioreschi: «E il teste ci ha dato non solo la lettura più o meno parziale della cosa, ma ci ha dato anche come abbiamo avuto modo di assistere nell’esame e controesame, le sue valutazioni ed opinioni».
Auricchio: «Non le ho mai date».
Narducci:
«Faccia riferimento ai verbali della precedenza udienza, non all’informativa! si attenga a regole elementari che il pm rispetta!». Casoria:
«Pm, non ho capito perché non può fare domande sull’informativa, questa è una sua opinione personale e vabbè poi vediamo. Può andare avanti». Narducci: «Penso che sia l’opinione del legislatore».
Casoria:
«Vabbè, poi vedremo l’opinione del legislatore. Il controesame, bisogna pur dare la possibilità alla gente di difendersi. E' il fulcro del processo». Prioreschi continua la lettura della conversazione (è Damascelli ad informare Moggi delle ammonizioni di Petruzzi, Nastase e Gamberini) e dice: «Non ci arrivo non ho la sua sensibilità investigativa.. ».
Casoria:«Ha capito la domanda? Moggi sembra scendere dalle nuvole...».
Auricchio: «La lettura..Moggi non si ricorda».
Prioreschi: «Non si ricorda, lo aggiunge lei...
Questo sarebbe il secondo, il primo le magliette» Prioreschi: «Spiluccando nelle intercettazioni e nelle carte del processo abbiamo trovato anche altre intercettazioni che riguardano De Santis e riguardano giudizi che Moggi fa su De Santis,
che lei si è ben guardato dall’evidenziare . Progressivo 490 del 08.02.05, Fazi-Bergamo (Fazi racconta a Bergamo di un altro colloquio avuto con Bergamo..e dice che Moggi ce l'ha con Massimo: "io non voglio che mi regali niente, quello che c’è me lo deve dare questo bastardo". Qui sono due associati per delinquere: Bergomi e Fazi che parlano; una riferisce quello che gli avrebbe detto un altro associato per delinquere, anzi l’associato presunto capo di tutta l'associazione, che gli avrebbe parlato di un altro capo promotore presunto dell’associazione e si esprime in questi termini. Quale è la sua valutazione investigativa visto che ce ne ha date tante.. ci dia pure questa su questa telefonata».
Auricchio: «
Il rapporto ha avuto delle modifiche nel corso dei mesi di lavoro, il De Santis ha modificato in corso il suo atteggiamento nei confronti della Juventus e si è reso protagonista di due arbitraggi abbastanza contro la juventus, annoverando 2 sconfitte e proprio questa è una delle conversazioni. Perché ha modificato, aveva i suoi obiettivi e
voleva sdoganarsi dal concetto di essere arbitro pro-juventus e tuttavia in questi due arbitraggi..».
Prioreschi: «Ma queste sono sue valutazioni».
Auricchio: «Sono valutazioni contenute anche in altre conversazioni telefoniche».
Prioreschi: «Poco prima la Fazi dice anche un’altra cosa sempre parlando con Moggi (legge il passo dove parla della "cacarella" di Moggi). Qui stiamo parlando del presunto capo della cupola che gestisce tutto il palazzo, gli arbitri, la cosa e che a febbraio 2005 ha la cacarella perché gli arbitri sembra che gli stanno dando contro. Non mi pare che sia un atteggiamento consono ad un capo boss di un'associazione. Oppure perché aveva la cacarrella Moggi, ha indagato perché aveva paura degli arbitri Moggi?».
Auricchio: «Momento di tensione in campionato; testa a teste Milan Juventus; evidentemente per questo..».
Casoria: «Andiamo avanti».
«Palermo- Juventus Prioreschi: «Palermo -Juventus 1-0. Non è nell’imputazione. Arbitra De Santis
Siamo in una fase importante nella lotta dello scudetto perché con questa sconfitta il Milan va a due punti dalla Juventus. E in due giornate il Milan recupera 6 punti alla juve. Arbitra De Santris che sarebbe un associato..in questa partita al 90.. lei l’ha vista?».
Auricchio: «La ricordo vagamente. Se mi dice l'episodio..».
Prioreschi: «In questa partita al 90° De Santis, amico sodale, presunto tale, non da un rigore netto alla Juve. Ha fatto indagini per verificare?».
Auricchio: «Lei dice un rigore netto».
Prioreschi: «Lo dice la gazzetta …».
Auricchio: «M’ha fatto l’abbocco! Non lo ricordo».
Casoria: «Non ha interessato l’indagine».
Prioreschi: «Partita importantissima. La gazzetta così scrive: "al 29° Mutarelli ferma Zambrotta, in realtà..era sulla linea.."».
Auricchio: «Rigore netto..mi sembrava».
Prioreschi: «Quello di Roma-Juventus…era..».
Auricchio: «Quello era fuori».
Prioreschi: «Lei è un fenomeno».
Auricchio: «Non lo dico io».
Prioreschi: «Quello era fuori e questo dentro; quale è la differenza?».
Auricchio: «Mi ha detto netto..».
Prioreschi: «Nessuna valutazione investigativa?».
Auricchio: «No. Resta quello che ho detto prima. Ha arbitrato due partite in quel frangente questa è una..».
Prioreschi: «Ma quando ha cambiato atteggiamento?».
Auricchio: «Esattamente in quel periodo».
Casoria: «A febbraio si voleva allontanare da questa soggezione».
Auricchio: «De Santis aveva anche delle situazioni processuali da gestire, una era quella che riguardava Palanca e Gabriele tra le argomentazioni... destava delle preoccupazioni....aveva bisogno di sdoganarsi almeno sul piano della pubblica opinione da questo, dal target di arbitro pro-juventus.
Prioreschi: «Non so tutto queste cose, ma mi dicono (da dietro) che Palanca era stato tutto archiviato (dicembre)...Le colloca in questo periodo..».
Auricchio: «Questa partita..mi sembra ce n’era anche un'altra che arbitra De Santis con la sconfitta della Juventus. Le abbiamo contate prima..».
Prioreschi: «Lei adesso ha detto che fino a febbraio era ostile e poi diventa amico».
Auricchio: «E' esattamente il contrario. Nasce come arbitro amico dal punto di vista investigativo, lo abbiamo ricostruito anche con alcune conversazioni che abbiamo successivamente (genna. Febb. 2005). De Santis mette in atto dei comportamenti che secondo la nostra ricostruzione sono finalizzati a sdoganarsi da questo legame pro-juventus».
Prioreschi: «Ma era appena cominciato...».
Auricchio: «Siamo a febbraio; 5 partite 2 sconfitte».
Prioreschi:
«Ha una partecipazione a termine in questa associazione» .
Auricchio:
«Non compete a me». Prioreschi: «Poi valuteremo, sono sue considerazioni».
Prioreschi: «De Santis arbitra il 30 aprile 2005 Fiorentina-Milan con tre giocatori del Milan in diffida (Nesta, Rui Costa e Seedorf); la partita successiva è Milan-Juve, partita fondamentale per lo scudetto, i 3 giocatori fondamentali per il Milan. Le risulta che De Santis ha ammonito qualcuno di questi giocatori?».
Auricchio: «Non mi risulta».
Prioreschi: «E risulta che De Santis nega 2 rigori alla Fiorentina?».
Auricchio: «No, non mi risulta. Sicuramente se la domanda è:" anche ..questa partita?" rientra in questa ottica».
Prioreschi: «Poi arbitra Juve-Parma e qui nega un rigore sacro santo su Del Piero..».
Auricchio: «Mio giudizio non tecnico. Lo ricordo anche senza l’ausilio della gazzetta».
Prioreschi: «Sempre con riferimento ai presunti legami Moggi-De Santis, ci sono due intercettazioni tra Moggi e Giorgio Tosatti (progr. 40460 20 aprile 2005)... Tosatti, giornalista del Corriere dello sport, commentatore della domenica sportiva, uno dei più grandi giornalisti sportivi..». Legge l'intercettazione, quella in cui rivolgendosi a Moggi dice:"gli arbitri ti pigliano addosso..". Mi pare che anche da questa, non è che traspara tutta questa amicizia».
Auricchio: «La conversazione è tra un giornalista, uno dei massimi esperti del settore, ed il fatto di colloquiare con Moggi ed esordire su questo punto vuol, dire..».
Prioreschi: «Lasci stare i commenti colonnello».
Auricchio: «La mia valutazione è nell’ottica che avevo appena citato, tanto che ricordano di Palermo e Parma..».
Prioreschi:
«La sua ottica l’abbiamo capita..» .
Prioreschi: «Altra conversazione (“se noi perdiamo il campionato uno degli artefici è lui”). Qui c’e un riferimento a tutto il campionato».
Auricchio: «Mi chiede la valutazione? prima ho capito che non le interessava!».
Prioreschi: «…non è che dobbiamo fare io e lei chi è il più bravo. Lei prima per uscire.. dice che da febbraio prende le distanze, qui c’è un riferimento a tutto il campionato».
Auricchio: «Non ha arbitrato. Il riferimento è una battuta fatta perché il De Santis, nelle due partite … non è che ha arbitrato tutte le partite, ne ha arbitrate due in un momento importante e le citano proprio loro..qui De Santis si è comportato oggettivamente contro la Juve…Perché Tosatti non chiede di un altro arbitro? si meraviglia di De Santis. Avrebbero potuto parlare di altri arbitri, non lo fanno perché vanno in chiaro sul legame di De Santis».
Prioreschi: «Nella sua prospettiva, recepita dal pm nei capi di imputazione, De Santis era il capo della combriccola romana, colui che gestiva anche diversi arbitri».
Auricchio: «Che era una combriccola di arbitri».
Prioreschi: «A favore della Juventus..».
Auricchio: «Li abbiamo indicati quali sono gli arbitri a cui era legato».
Prioreschi: «Il dato tecnico».
Auricchio:
«Non ci sono arbitri che hanno arbitrato la Juventus della combriccola romana». Prioreschi: «Non ci stanno allora che combriccola è?».
Auricchio:
«Non è la combriccola di Moggi, ma è la combriccola romana…un termine non coniato da noi.. noi abbiamo solo riportato il dato».
Prioreschi: «Mi faccia capire. La combriccola non aiuta Moggi, non c’entra niente?».
Auricchio: «E' un concetto differente. Se lei valuta la combriccola romana rispetto agli arbitraggi delle partite a favore della Juventus, non è un fatto automatico..è un gruppo di arbitri..».
Prioreschi: «Che non favorisce la Juventus».
Auricchio: «Esattamente. No che non favorisce.. un gruppo di arbitri che sono amici tra di loro..».
Prioreschi: «Allora che fanno, vanno a giocare a calcetto?».
Auricchio: «In questa combriccola romana il riferimento più importante è l’arbitro De Santis che storicamente è un arbitro - anche le intercettazioni hanno connotato questo suo legame - a favore della Juventus. Successivamente registriamo palesemente (quelle sue conversazioni sono indicative) comportamento completamente sdoganante».
Prioreschi:
«Colonnello, lei sulla combriccola romana ci ha fatto l’informativa del 19 settembre 2004 con la quale ha chiesto le intercettazioni. Si rende conto che adesso sta ipotizzando il contrario?». Auricchio: «Assolutamente. Secondo lei le indagini che sono state sviluppate in due anni sono nate in un modo e devono necessariamente morire in quel modo?».
Casoria: «Hanno avuto uno sviluppo diverso. Avanti avvocato..».
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