Dopo la Grande Guerra : parte V Di A. Pavanello L’organico subisce dei cambiamenti: dopo Mario Varglien, difensore e colonna juventina della grande squadra che vinse 5 scudetti ininterrottamente dal 1930 al 1935, venne alla Juventus Cevenini III, giocatore “faro” dell’Inter (l’unico che faceva “ammattire con i suoi spioventi diabolici” Combi, secondo l’insigne giornalista Vladimiro Caminiti ); Hirzer dovette invece lasciare la Juventus, a causa delle norme contenute nella “Carta di Viareggio” approvata nel 1926 e che aveva stabilito tra l’altro il divieto per i club a impiegare calciatori stranieri proprio a partire dal 1928.
La partenza dei bianconeri non fu delle migliori: sconfitta col Casale, già alla 1° giornata “…una Juventus in pessime condizioni di forma in ogni settore della squadra : lenta, slegata, inconcludente priva di animo e di volontà” (La Stampa). Il cammino dei bianconeri migliorò con le vittorie su Bologna, Verona e Pro Patria (dopo la larga vittoria per 6-2, La Stampa scrisse “la partita fatta ieri dalla Juventus costituisce un miglioramento sulle prove ultimamente sostenute”; la squadra allenata da Viola terminò il girone di andata con una vittoria contro il neo-club La Dominante per 3-1. Il girone di ritorno iniziò allo stesso modo di quello di andata, con una sconfitta contro il Casale, ma i bianconeri furono meno continui. La squadra si classificò comunque al secondo posto dietro il Bologna e accedette così al girone finale.
Nel girone tuttavia, i bianconeri iniziarono molto male, con due sconfitte (Milan e Alessandria) e dopo la netta vittoria sul Genoa per 6-1, incapparono nel Torino che, deciso a vincere il suo primo titolo, batté nettamente gli uomini di Viola per 4-1; a proposito dell’incontro scrisse La Stampa “la partita fu interessante in sommo grado. Veloce, accanita, poco complimentosa, ricca qua e là di sprazzi tecnici, essa vide la vittoria della squadra più meritevole […] Il Torino si comportò ieri con una compattezza e fusione tale […] da lasciare una reale impressione di forza e di potenza”. I bianconeri si rifaranno al ritorno battendo i granata e complicando loro la caccia allo scudetto, anche se oramai la squadra era tagliata fuori dalla lotta per il tricolore.
Nella partita con il Casale, vinta per 3-0, il quotidiano torinese La Stampa scrisse “entrambe le squadre hanno fatto troppo sentire al pubblico, molto scarso del resto, che erano impegnate in una competizione quasi “pro forma” in cui nulla c’era né da perdere, né da guadagnare”.
Con la vittoria all’ultima giornata sull’Inter, si concluse il campionato bianconero, ancora una volta col terzo posto. Vincitore (e stavolta senza contestazioni) fu il Torino.
Nello stesso anno nasce la prima competizione internazionale: la Coppa Europa Centrale, che sarà l’antesignana delle attuali coppe europee.
I PRIMI 100 ANNI DELLA JUVE. Prima di iniziare1897: La fondazione dello JUVENTUS FOOTBALL CLUBI primi 100 anni della Juve. Il 1898I primi 100 anni della Juve. Il 1899I primi 100 anni della Juve. Il 1900I primi 100 anni della Juve. Il 1901I primi 100 anni della Juve. Il 1902I primi 100 anni della Juve. Il 1903I primi 100 anni della Juve. Il 1904I primi 100 anni della Juve. Il 1905I primi 100 anni della Juve. Il 1906I primi 100 anni della Juve. Il 1907I primi 100 anni della Juve. Il 1908I primi 100 anni della Juve. Il 1909I primi 100 anni della Juve. Il 1910/1911I primi 100 anni della Juve. Il 1911/1912I primi 100 anni della Juve. Il 1912/1913I primi 100 anni della Juve. Il 1913/1914I primi 100 anni della Juve. Il 1914/1915I primi 100 anni della Juve. Il 1915/1916I primi 100 anni della Juve.1919/20I primi 100 anni della Juve.1920/21I primi 100 anni della Juve.1921/22I primi 100 anni della Juve.1922/23I primi 100 anni della Juve.1923/24I primi 100 anni della Juve.1924/25I primi 100 anni della Juve.1925/26I primi 100 anni della Juve.1926/27Commenta nel
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