Con la grazia a Lukaku, in Italia è tornato di moda parlare del razzismo negli stadi. Lukaku, nel match di andata della semifinale di Coppa Italia, aveva preso un giallo per aver provocato reiteratamente la curva della Juventus dopo il rigore, tanto che i suoi compagni hanno finito per circondato nel tentativo di allontanarlo ed evitargli il provvedimento. Avendo collezionato un’altra ammonizione durante la partita, avrebbe dovuto scontare una giornata di squalifica che lo avrebbe escluso nella gara di ritorno.
L’ufficio stampa di Lukaku, l’Inter e la Figc hanno pompato una narrativa non coerente ai fatti, facendo credere a qualcosa di non vero per giustificare la grazia di Gravina per l'attaccante.
Il provvedimento costituisce un precedente e al ripetersi del medesimo gesto dovrebbe portare alla stessa decisione, in mancanza della quale si rimarcherebbe ulteriormente un vero e proprio favoritismo verso l’Inter.
In questa stagione,
Kostic, all’uscita del campo nella trasferta a La Spezia, viene preso di mira dai tifosi di casa che intonano cori di discriminazione che si sono sentiti distintamente anche alla tv. Il sindaco spezzino, preoccupato forse più per l'immagine della sua città che per la gravità del fatto, si espone pubblicamente contro Kostic. Il sito della Lega calcio pubblica un video sempre dallo stadio Picco, dove si sentono chiaramente gli ululati razzisti verso
Kean. Nessuno si è scandalizzato e nessuno ha punito quei cori. Dopo le segnalazioni dei tifosi, senza nessuna giustificazione, è stato semplicemente rimosso il video.
Arriviamo ad Atalanta-Juve, molti tifosi della Dea intonano cori di discriminazione all’indirizzo di
Vlahovic. Giocatori e arbitro, con ampi cenni, intimano al pubblico di smettere. I cori quindi sono stati chiaramente uditi da tutti. Il giocatore serbo, segna il gol dello 0-2, zittisce il pubblico e in segno ironico, invita a continuare con i cori. Viene ammonito. Gasperini nel post partita, minimizza i cori parlando di distinguo e maleducazione.
Non abbiamo notizie della possibile grazia a Vlahovic;, qualcuno ha fatto ventilare che forse ci sarà, se e quando sarà fermato per somma di ammonizioni. Fino a questo momento, di certo c'è che in questo caso
Gravina, a differenza di quanto fatto per Lukaku, non si è esposto mediaticamente. Ritorniamo allo Stadium e ai cori verso Lukaku. La Juventus ha identificato più di 170 individui che si sono macchiati di cori riprovevoli e li ha banditi dallo stadio. Altrove trovano giustificazioni.
Dalla successione di questi eventi il concetto che se ne ricava è che se sei fai un coro allo Stadium sei senza dubbio un razzista, se lo fai al Gewiss Stadium sei solo un maleducato, se lo fai all’Olimpico sponda Lazio, sei un birichino, ma visto che affronti la Juve nella partita successiva si dimenticano dei precedenti e concedono la sospensiva; sei all’Olimpico sponda Roma, sicuramente hai sentito male, gli ispettori non hanno notato niente; se sei al Maradona non sei punibile perché ti stai riscattando socialmente verso il regno del Nord.
Ma si può scadere nel ridicolo su argomenti che dovrebbero essere affrontati con serietà, senza strumentalizzazioni ideologiche o dovute al colore della maglia?
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