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Attualità di P. CICCONOFRI del 24/05/2023 13:53:07
Il potere amico e allineato

 

Abodi, Malagò, Marotta, De Siervo, Ceferin, Elkann.

Subito dopo la penalizzazione "rimodulata" reinflitta alla Juventus, un obbrobrio che qualcuno definisce giustizia, sono saltate all’occhio delle dichiarazioni pericolosamente comuni da parte diversi esponenti del mondo dello sport.

Andiamo per ordine, queste le parole di Andrea Abodi, Ministro dello Sport: «La competizione va tutelata, anche gli altri club devono vivere di certezze. Bisogna fare tesoro di questa esperienza per far sì che non si riverifichi».

Seguono le parole di Giovanni Malagò: «Vogliamo modificare, tramite un regolamento da presentare nella prossima Giunta, la dinamica della tempistica che deve tutelare i diritti del ricorrente, la celerità della giustizia e la terzietà. Su questo mi prodigherò».

A ruota Giuseppe Marotta, che ricordiamo non aver ricevuto nessuna accusa, pur essendo ancora in forza alla Juve su molte operazioni contestate: «Caso Juve occasione per una riforma del codice di giustizia sportiva».

Ha parlato anche De Siervo, amministratore delegato della Lega: «Stiamo costruendo una Lega di Serie A equilibrata. Erano trenta anni che non vincevano lo scudetto 4 squadre diverse consecutivamente. Stiamo crescendo anche culturalmente, con stadi sempre pieni». Ecco, poi non si dovrebbe pensare male.

Lasciamo per ultima la finta tifosa juventina, collezionatrice di poltrone e portavoce di Ceferin che, per avere due minuti di visibilità, spara dichiarazioni di questo tenore: «Nel momento in cui le sentenze italiane diventano definitive, poi verranno prese delle decisioni anche in sede Uefa. E poi c’è il secondo filone della manovra stipendi. Juve esclusa dalle coppe dalla Uefa? Scenario possibile».

Hanno usato la giustizia sportiva in modo consapevole e politico per assecondare la "linea Ceferin" (in cerca di vendetta per il tradimento di Andrea Agnelli con il lancio della Superlega), e poi chiedono la riforma. Ad oggi ha fatto comodo poter usare il tribunale medioevale per condannare la Juventus, ma da domani cambiano. Tutte dichiarazioni allineate, tutte dichiarazioni che hanno portato alla condanna della Juventus. Tutte consapevolmente accettata dalla banda (dirigenza) Elkann.

Una cosa dobbiamo comprendere bene: noi tifosi finanziamo questo circo che non fa più nemmeno ridere. Se togliamo i nostri soldi, alle pay tv, negli stadi con la nostra non presenza, il calcio andrà in forte in difficoltà. Un campionato con una classifica scritta a tavolino, chi può appassionare? Forse qualcuno senza ideali e senza passione, non certo noi tifosi juventini.

E ricordatevi che tutto questo è successo perché la Juventus di Elkann e Agnelli, non si è difesa ed ha ancora una volta prestato il fianco. Come vi scriviamo da anni, il primo nemico lo abbiamo in casa. La Juventus è l’asset da svendere, il meno importante, per la proprietà Exor.
 
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