In questi caldi giorni di luglio sembrano venire a galla in modo chiaro ed inconfutabile tutti i problemi del calcio "Made in Italy".
Partiamo da
Gravina, che dopo il flop dell'asta per i diritti TV della Serie A, dichiara: «Ci eravamo illusi con i risultati dei club in Europa, serve una riflessione sulla qualità del prodotto che offriamo».
Il presidente della FIGC ha lasciato che la giustizia sportiva, con le sue accuse, i suoi processi e le sue condanne, rendesse il campionato palesemente falsato. Un campionato dove in assenza di regole si tolgono punti, vengono restituiti e ancora tolti, che cambia la classifica, decide i piazzamenti in Europa e di conseguenza l’aspetto economico. Veramente Gravina pensava si potesse vendere bene questo campionato?
Ha acconsentito alla penalizzazione della più importante società italiana, la più seguita, (portava più abbonati alle pay tv), qualche mese prima dell’asta triennale proprio per i diritti televisivi. Si aspettava veramente che il campionato vinto da squadre diverse nel corso degli ultimi anni avrebbe portato più appeal e che sulla tifoseria bianconera non avrebbe inciso il processo sommario alla Juve?
Il capo della FIGC per ottenere l’ambita poltrona Uefa e fare l’ombra di Ceferin (in odore di vendetta per la Superlega) sperando in un aiuto per la candidatura per gli Europei del 2032 in Italia, ha favorito quel processo sommario senza tenere conto che ne avrebbe pagato le conseguenze e che queste sarebbero ricadute su tutto il movimento.
Ieri ha parlato anche il presidente della Lega Serie A
Casini: «Le offerte per i giocatori dall’Arabia Saudita sono come doping finanziario». Sembrano realmente dilettanti allo sbaraglio: la Lega è stata la prima ad accettare i soldi dall'Arabia Saudita per far giocare lì una sua competizione, ampliandone anche il numero di partite!
Questo conferma che siamo davanti ad incompetenti, che prendono decisioni e parlano senza meditare, che mostrano di non avere capacità gestionali, lungimiranza ed arguzia.
Commenta con noi!
La nostra pagina FACEBOOK
La nostra pagina TWITTER
La nostra pagina INSTAGRAM
La nostra pagina TELEGRAM