Di A. Pavanello Sezione IV : il periodo di transizione.
Parte IV La Juventus iniziò la nuova stagione senza significative variazioni nell’organico, mantenendo Rosetta come allenatore.
La squadra tuttavia debuttò il campionato sotto tono, totalizzando solamente quattro punti in sei giornate: spicca pure l’autentico cappotto incassato dall’Ambrosiana Inter alla 6° giornata: 5-0. Pozzo scrisse su “La Stampa” a proposito dell’incontro “Il lavoro della Juventus fu tutto un decrescere di tono e di efficienza dal primo all’ultimo minuto […] L’attacco è tenue, evanescente, privo di convinzione nell’assieme, privo di personalità nei singoli”.
Le partite successive non faranno intravvedere miglioramenti per gli uomini allenati da Rosetta: dopo altri ulteriori quattro punti nelle tre giornate successive, nuova caduta contro il Bologna, lanciato alla conquista dello scudetto (che a fine campionato vincerà).
La parte finale del girone di andata fu leggermente migliore, visto che i bianconeri persero una sola gara in sei giornate, anche se non riuscirono mai a vincere in trasferta.
A complicare ulteriormente le cose, fu il “caso Rava”. Dopo una sconfitta con il Modena per 2-0, il giocatore fu accusato di averci messo poco impegno. Venne così fuori il retroscena di un litigio tra Rava e la Juventus. Come scrisse “La Stampa”, all’epoca “Rava richiedeva da tempo un miglioramento finanziario alla sua società […] La Juventus non credeva di dover accogliere questi desideri del suo dipendente […] I due punti di vista, attraverso le varie fasi della questione, non riuscirono ad avvicinarsi, anzi di mano in mano che la disputa procedeva, si constatava un sempre maggiore irrigidimento di posizioni”.
Il giocatore fu sospeso fino alla fine del torneo. Piera Callegari scrisse a proposito del caso Rava “ […] si trattò di uno sciopero singolo, suggerito da un certo risentimento verso i dirigenti, accusati di non retribuirlo secondo i suoi meriti […] L’anno prima, terzino mondiale, era ancora pagato come una riserva”
Il difficile cammino dei bianconeri fu sottolineato dalle quattro sconfitte tra la 16° e la 23° giornata (tra di esse spicca, in negativo ovviamente, quella col Napoli: 4-1).
La squadra allenata da Rosetta terminò la stagione con un mediocre 8° posto; tra i dati negativi nessun match vinto in trasferta (cosa che non si era mai verificata da quando il campionato era diventato a girone unico) e un attacco quanto mai debole, sorretto praticamente da Gabetto, autore di 10 gol.
Le cose non andarono meglio in Coppa Italia: i bianconeri furono eliminati negli ottavi dal Genoa, ma la vincitrice del torneo fu l’Ambrosiana.
Nel contempo, in ambito internazionale, scenari cupi e minacciosi si fanno sempre più sentire e non tarderanno a sconvolgere ogni ambito…
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