Samuel Eto'o è al centro di un enorme scandalo in Camerun. Il presidente del Fécafoot è accusato di combine. Il quarataduenne ex attaccante, secondo l'accusa avrebbe agevolato la promozione di un club in Elite 1 (la massima serie locale). Sul tavolo una conversazione telefonica con il presidente del Victoria Limbé che inchioderebbe Eto'o: «Tranquillo, vi facciamo salire in A. Il nostro club deve salire in prima serie, è il nostro obiettivo»; «Devi stare tranquillo, fai ricorso, ti ridiamo i tre punti e sospendiamo l'arbitro. Dammi solo il tempo di rientrare in Camerun».
La notizia è rimbalzata in Italia con toni molto soft, e la particolarità è che le immagini di Eto’o di accompagnamento agli articoli di racconto della vicenda, non lo ritraggono mai con la maglia dell’Inter. Il solito modo di proteggere la realtà milanese.
Insomma non ex Inter, ma ex Barca; non nerazzurro, ma blaugrana…quelle piccole attenzioni che fanno la differenza. Solo Il Giornale ha pubblicato l’immagine di Eto’o con la maglia interista. Sport Mediaset lo definisce «Ex stella del calcio africano», senza riferimenti all’inter; il Corsport idem, foto neutra ad accompagnare il pezzo; la Gazzetta utilizza una generica immagine della Fifa; e così via…
Un trattamento mediatico di tutto riguardo che non avrebbe certamente accompagnato un ex-Juve. Tra i tanti ricordiamo il caso di Michele Padovano (assolto dalle accuse dopo 17 anni).
Esempi emblematici per capire come lavorano i media, come utilizzano in negativo il nome della Juve e all'occorrenza svicolano quando potrebbero fare lo stesso per altre società.
E ci suona insopportabile come la Juve da anni non faccia niente per evitare queste situazioni che ne danneggiano l’immagine.
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