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Sabato 23.11.2024 ore 18,00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Attualità di N. REDAZIONE del 25/07/2023 08:51:12
La triste fine della Juvexor vol.3

 

Di Crazeology

Proverbio del giorno: «La bugia è come la valanga: più rotola e più s'ingrossa».
Nella vita a volte va così, quando si pensa di aver terminato le cose da dire, invece è arrivata l’ora di ricominciare. Le volte scorse abbiamo ragionato sul non-futuro della Juventus, semplicemente analizzando i fatti degli ultimi mesi/anni. I link a fondo pagina, se vi serve un ripasso. Questa volta però, c’è la possibilità di ragionare tenendo presente le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal padrone di fatto del club, John Elkann.

È tutto facilmente reperibile sul web, ma si può fare un breve riassunto dei concetti chiave.
1) La famiglia è fieramente tifosa della Juventus al di là delle altre aziende controllate. Non è l’emanazione di quelle aziende o un’appendice. La Juve è cosa a sé.
2) La Juventus è la squadra che più di tutte tiene in piedi economicamente il calcio italiano, in modo diretto e indiretto.
3) Ci siamo difesi nelle sedi competenti con rispetto ma facendo valere le nostre ragioni.
4) Abbiamo segnalato lo strapotere economico della Premier League che porta gli altri campionati verso la deriva. È quella la vera Superlega. Come rispondiamo al problema?
5) Giuntoli dovrà trovare e forgiare giovani campioni.
6) La famiglia c’è e la festa dei 100 anni nel club durerà fino all’autunno.
Questo il quadro del pensiero Elkanniano. Ora proviamo a fare qualche ragionamento.

Riguardo al punto 1, trattasi di semplice aria fritta, trita e ritrita, sull’unicità del rapporto tra proprietà e club. Che, tra le altre cose, in questo momento storico suona parecchio male, visto cosa sono stati in grado di combinare su più livelli decisionali i giovani Ram-Polli (polli con poca ram), della famiglia. Ricordiamo/segnaliamo all’ingegnere, che tutti i sondaggi sul web tra i tifosi, che riguardano un’eventuale e fantasiosa cessione del club da parte di Exor a favore del primo riccone che passa, non solo vede favorevoli la maggior parte dei partecipanti, ma spesso si leggono dati con delle proporzioni bulgare. Ergo, al di là delle frasi romantiche di circostanza, il tifoso medio non vede più Exor e la famiglia Agnelli/Elkann come enti/persone in grado di guidare una società gloriosa che ha fatto la storia del calcio italiano e non.

La situazione, forse non è ancora chiaro all’ingegnere gestionale di cui sopra, è drammatica. Non si tratta più di dissenso, ma di ostilità vera e propria. I commenti di molti tifosi, un po’ ovunque, sono spietati e carichi di acredine. Forse sarà il caso di smettere di tifare per l’Inter e cominciare a tifare seriamente per la Juve, come i due signori morti nel 2003 e nel 2004. O no?

Veniamo al punto 2. Ecco, una cosa giusta ogni tanto scappa pure a lui. E coi dati numerici si è tenuto basso. In realtà la Juve tiene in piedi, direttamente e indirettamente tutto lo sport italiano, più di chiunque altro. Compreso calcio, tiro con l’arco, atletica, nuoto, ecc. E ovviamente anche tutti gli enti preposti, ove piccoli signorotti dominano incontrastati e pasteggiano fregandosene bellamente delle necessità reali dello sport. Per non parlare dei media, mangiapane a tradimento, che vivono solo di pane, odio, bugie e pallone.
Ma questo dato di fatto non sembra che sia stato utilizzato dalla Juventus negli ultimi 20 anni per ottenere quanto di giusto le è dovuto; giustizia, equità, rispetto, e via dicendo. Anzi, in cambio i trogloditi invidiosi di cui sopra hanno scaricato in piazza Crimea prima, a Galfer dopo, e alla Continassa dopo ancora, interi camion di letame, senza che davvero qualcuno della famiglia cominciasse a stufarsi. E ancora di più, l’impressione è quella che l’ordine “Evvai col letame!” sia partito proprio da Torino.
Quindi, caro Elkann, ma di cosa vai cianciando?

Riguardo al punto 3, siamo alle barzellette. «Ci siamo difesi»?? Cioè, abbiamo ricevuto un danno ingiusto di decine e decine di milioni, impostoci da felloni di professione, su una questione completamente campata in aria (nonostante i pastrocchi della gestione Agnelli), con comportamenti che praticano tutti, legalmente, in tutto il mondo, da anni e anni, e dobbiamo sentirci soddisfatti? Abbiamo baciato la mano a Ceferin, abbiamo patteggiato l’inaccettabile, e questo sarebbe far valere le nostre ragioni? Questa barzelletta non fa ridere.

Veniamo al 4. Bene che la cosa sia stata presa in considerazione. Ma Gravina su questo che ha detto? E Ceferin che ha detto? Ora stanno arrivando anche prepotentemente gli arabi. Possiamo discutere sulla bontà o sull’efficienza dell’idea Superlega, ma quindi forse Agnelli non aveva tutti i torti, se non altro nel voler cercare nuove soluzioni economiche per rifinanziare il calcio europeo in generale. Soluzioni? In Exor ci sono delle idee da proporre? Nessuna? Allora è il tipico discorsetto da Bar dello sport. Ah ecco. La solita aerofagia. Bene così.

Punto 5. Che Giuntoli fosse arrivato alla Juve per questi motivi lo avevamo capito, e scritto. E il fatto che Jeep non sarà più sponsor nei prossimi anni la dice lunga sul progetto, e su quanto interesse ci sia da parte della famiglia sulle sorti del club.

Punto 6. La festa di Villar Perosa non si è fatta. Le altre feste da fare fino all’autunno dove saranno? Sul web? Festeggiate così voi della famiglia i 100 anni del rapporto Juve-Exor? Anche questo la dice lunga sul progetto, e su quanto interesse ci sia da parte della famiglia sulle sorti del club.

Conclusioni.
Siamo alle solite. Questa volta abbiamo avuto certezza che certe problematiche del calcio sono note all’ingegnere ma, come detto nei precedenti capitoli, manca la ciccia. Exor e compagnia cantante hanno semplicemente fatto finta di niente, e archiviato/svenduto in scioltezza la Juve, la sua Storia, la sua immagine, e la sua dignità. E tutti i problemi messi sotto il tappeto. Niente di nuovo sotto il sole.

Giuntoli potrà occuparsi della parte sportiva, ma sarà tutto inutile perché chi sta sopra di lui non ha i principi che servono per fare sport. Vi sono delle fondamenta etiche e umane che non si possono comprare, nonostante tutti i soldi del mondo. E nel caso di chi detiene la Juventus, non ci sono, e se fossero in vendita in un negozio, non ci investirebbe un euro bucato.

Solo che più passa il tempo, più il tifoso prende coscienza della situazione e del nulla cosmico che gli viene proposto. Non è facile ipotizzare come andrà a finire, ma continuare, come se niente fosse, ad accatastare ed immagazzinare bugie e ingiustizie non mi sembra affatto una buona idea, perché prima o poi anche i tifosi più tolleranti potenzialmente possono perdere la pazienza. E in tanti l’hanno persa già da tanto tempo…

Aggiungendo bianco a bianco, lentamente, il fiocco arriva alla valanga”.
(Victor Hugo - L'uomo che ride - 1869)


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