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Sabato 23.11.2024 ore 18,00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Editoriale di N. REDAZIONE del 31/08/2023 07:19:13
I primi 100 anni della Juve.1944/45

 

Di A. Pavanello
Sezione V: si ritorna a vincere. Parte I


Il protrarsi della guerra, con il suo triste corteo di morti e distruzioni, provocò il blocco totale dell’attività calcistica, dalla fine del 1944 alla primavera del 1945.
La Juventus vivacchiò in questo duro periodo, ove lo sport era sovrastato da fatti ben più gravi, con sporadiche partite amichevoli.

Nel febbraio 1945, la squadra partecipò al torneo organizzato dal dopolavoro Fiat in favore dei ************** di Torino (che come altre città importanti, subì pesanti bombardamenti). Oltre ai bianconeri (sempre con la denominazione “Juventus Cisitalia”, talvolta nominata semplicemente “Cisitalia”), vi partecipò il Torino-Fiat, il dopolavoro Lancia, Fiat Filiali Italia e Paladino, la squadra dell’omonimo Ispettorato Militare del Lavoro (chiamata anche Organizzazione Paladino, dal nome del generale che ne era il comandante); alcuni giocatori di Juventus e Torino furono prestati alle altre squadre del torneo.
Il Torneo si trascinò tra ovvie difficoltà logistiche e non venne mai concluso (l’ultimo incontro di cui La Stampa diede un resoconto, fu Lancia-Paladino, giocato il 22 aprile 1945).

La Juventus disputò anche dei derby tra la fine del 1944 e i primi mesi dell’anno seguente. Uno di questo fu tragico: si trattò della partita, chiamata anche “Coppa Marchi” e svoltasi ad aprile 1945, per onorare la memoria di Pio Marchi, ex-giocatore bianconero, deceduto sotto i bombardamenti nel 1942. La partita tuttavia si giocò in un clima teso e dopo il gol di Sentimenti III che riportò in vantaggio la Juventus “s’accendeva una mischia tra le due unità, con la partecipazione anche di estranei e la partita subì un’interruzione di oltre mezz’ora” (La Stampa). Tuttavia la rissa non fu solo in campo: vi furono colpi di mitragliatrice e di pistole sugli spalti, il che fece fuggire una buona parte del pubblico. Dopo l’interruzione, la partita riprese, ma sempre in un’atmosfera di tensione, la Juventus segnò un altro gol con Conti, prima che l’arbitro decidesse la fine dell’incontro un quarto d’ora prima dello scadere.

 
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