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Udienze Processi di E. LOFFREDO del 30/03/2010 00:14:05
Calciopoli, difesa De Santis. I parte

 

Tribunale di Napoli – Udienza del 23 marzo 2010, quarta audizione teste Auricchio. Gallinelli, difesa De Santis. I parte


Gallinelli: «Le farò una serie di domande finalizzate a consentire al tribunale di verificare la sua credibilità investigativa e la correttezza del risultato indiziario che voi credete di aver raggiunto.
Mi sa dire quando, in riferimento alla posizione di De Santis, quando inizia l'analisi di calciopoli (capo A d’imputazione)?».
Auricchio: «Rientra nella primissima richiesta di intercettazione telefonica. Siamo già a Settembre 2004, che sarebbe l’esito della delega di indagine dei pm di Napoli del luglio 2004».
Gallinelli: «Quindi non è stata fatta nessuna attività di indagine con ricerca di riscontri in merito, di valenza indiziaria, in merito alla partita di Juventus-Parma del campionato 1999/2000, diretta dall'arbitro De Santis?».
Auricchio: «No».
Gallinelli: «Che compresa partita indicata nel capo A..La domanda è si o no?».
Auricchio: «No».
Gallinelli: «Nessuna attività di carattere investigativa con riferimento a questa competizione calcistica».

Gallinelli: «A pag. 7 dell’informativa del 02 11 05, è scritto che l’indagine svolte hanno consentito di osservare gran parte della partite (2004-2005) attraverso le attività tecniche a campionato già iniziato (30 turni dei 38 disputati). Tra questi 30 turni, lei ha detto c’è Lecce-Parma del 29.05.05 arbitrata da De Santis. Ha riferito che questa partita è stata attenzionata e livello investigativo e non sportivo. E corretto?».
Auricchio: «.. investigativo si».
Gallinelli: «Con quali modalità?».
Auricchio: «Abbiamo inteso questo per indicare la interpolazione dei dati promanati dalle attività tecniche in relazione a quell’evento sportivo».


Gallinelli: «La differenza rispetto alle altre modalità di osservazione delle partite, quale è stata? Lecce-Parma e le altre partite arbitrate da De Santis, quali sono le differenze?».
Auricchio: «Lo ribadiamo, lo abbiamo più volte indicato questo concetto, le attività tecniche facevano emergere degli elementi e dei riferimenti in relazione ai singoli eventi sportivi; quei singoli eventi sportivi sono stati analizzati, non tutte le partite di tutte le giornate di campionato».
Gallinelli: «Per le altre partite arbitrate da De Santis non ci sono degli elementi tecnici che vi hanno spinto ad osservare?».
Auricchio: «Se non ci sono elementi tecnici non sono state osservate».
Gallinelli: «Ci sono stati elementi tecnici che vi hanno spinto ad osservare, con le stesse modalità di Lecce -Parma le altre partite arbitrate da De Santis?».
Auricchio: «Si. Nel caso di Lecce-Parma..».
Gallinelli: «Le altre..Lecce-Parma mi ha risposto».
Auricchio: «Ce ne sono altre..che abbiamo analizzato».
Gallinelli: «Arbitrate da De Santis?».
Auricchio: «Arbitrate da De Santis».
Gallinelli: «Non a livello investigativo?».
Auricchio: «A livello investigativo dico.. uno che abbiamo fatto riferimenti in precedenza..per esempio nel..».
Gallinelli: «Non vi è nessuna differenza tra le modalità di osservazione tra la partita Lecce-Parma e le altre partite arbitrate da De Santis che sono state oggetto della vostra indagine?».
Auricchio: «Sono state attenzionate investigativamente quelle con dei collegamenti promanati dalle intercettazioni. Se lei mi chiede tutte le partite arbitrate da De Santis no».
Gallinelli: «Siccome lei ha detto, Lecce-Parma è stata osservata a livello investigativo, la mia domanda è ovvia, quali sono state le differenze, diciamo a livello di analisi, di questa partita rispetto alle altre se ha specificato che questa è stata esaminata a livello investigativo e non sportivo?».
Auricchio: «Mi perdoni avvocato, io non comprendo».
Gallinelli: «Sono stati effettuati dei servizi di osservazione a Lecce allo stadio?».
Auricchio: «No assolutamente no».
Gallinelli: «Questo volevo dire».
Gallinelli: «Cosa intende per modalità investigativa rispetto alle modalità con cui avete osservato le altre partite?».

Auricchio: «Ecco nel caso di Lecce-Parma non abbiamo osservato sul posto la partita».
Gallinelli: «Dice che avevate degli elementi tecnici, quindi attività tecniche e non avete ritenuto di andare di dover mandare...E perché no visto che avevate questi dati e elementi che sono emersi da attività tecnica ritenuto di dover controllare sul posto il regolare o irregolare andamento di questa partita di calcio?».
Auricchio: «Noi abbiamo controllato, su quella partita in particola abbiamo visionato il filmato della partita, abbiamo verificato l’andamento della partita e abbiamo riscontrato».
Gallinelli: «A livello investigativo intende la visione del filmato?».
Auricchio: «Si»
Gallinelli: «Con quale modalità è stato visionato questo filmato, da lei, solo da lei, e da chi altro?».
Auricchio: «Da me e dai mie collaboratori dal punto di vista a livello televisivo».
Gallinelli: «In che data?».
Auricchio: «Credo Subito dopo una giornata.. 24 ore».
Gallinelli: «È stata redatta un’annotazione di servizio su questa osservazione del filmato?».
Auricchio: «No».
Gallinelli: «E questo filmato dove è stato visionato?».
Auricchio: «E' stato visionato..Credo su sky ora non ricordo con precisione».
Gallinelli: «A casa sua o negli ufficio del nucleo?».
Auricchio: «Negli uffici del nucleo».
Gallinelli: «Non si ricorda insieme, unitamente a quali altri suoi colleghi dell’indagine?».
Auricchio: «No».
Gallinelli: «Non si ricorda.. e via Inselci ha una postazione sky?».
Auricchio: «Abbiamo registrato a partita di sky e l’abbiamo verificata successivamente».
Gallinelli: «Solo per questa partita, per le altre partitre non è stato ovviamento effettuato questo tipo..».
Auricchio: «Anche questa mattina mi é stato chiesto quando ci sono stati riferimenti alle partite visionate, ho risposto si o no a seconda che sia stata visionata o meno la partita».
Gallinelli: «Quindi è stata visionata su sky, ma registrata. Negli uffici del nucleo investigazione di via Inselci, non è stata redatta nessuna annotazione tecnica su questa attività svolta?».
Auricchio: «No».
Gallinelli: «Benissimo».
Gallinelli: «Per altre attività di indagine, credo voi annotate tutte le attività svolte?».
Auricchio: «Non mi pare».
Gallinelli: «Chiedo».
Auricchio: «Se è un'attività esterna, un servizio di osservazione esterno, si produce un’annotazione di polizia giudiziaria, in questo caso non è un filmato particolare, è un filmato verificabile sempre, non c’è un’acquisizione».
Gallinelli: «Dico, avete visionato tutta la partita, l’avete visionata avvalendovi della moviola? come è stato?».
Auricchio: «L’abbiamo visionata la partita, ma non ci sono degli esiti tecnici relativi alla partita..cui lei mi chiede».
Gallinelli: «L'avete visionata da un punto di vista investigativo, l’ha detto lei».
Auricchio: «Si, l’abbiamo visionato ma non è un’attività tecnica che è stata fatta».

Gallinelli: «Chi ha registrato la partita?»
Auricchio: «Non lo ricordo»
Gallinelli: «Quindi una partita così importante, tanto che anche a livello sportivo è costata una squalifica importante per De Santis, non è stata attenzionata con le formalità richieste».

L'attenzione del legale si sposta su un altro aspetto: “la condotta automatica”.

Gallinelli: «Nell'informativa del 2 novembre 2005 viene affermato quanto segue, “Quando il determinato arbitro si vede assegnato per lo specifico incontro sembra agire per automatismo verso il conseguimento dello scopo cui si tende, attivandosi per far maturare durante la gara i presupposti che gli consentono di favorire la squadra beneficiante, ciò è apparso sistematico e fin troppo evidente per la Juventus”. Per la Juve parleremo dopo. Per quanto riguarda Lecce-Parma avete ipotizzato una condotta automatica, con scopi già prefissati. Quale senso ha, rispetto a quello prospettato nell'informativa, la telefonata della mattina tra Bergamo e De Santis se la condotta arbitrale -fraudolenta a vostro dire-, era automatica? Quale senso avrebbe, secondo la sua intelligenza investigativa, tale telefonata?»
Auricchio: «In effetti De Santis rassicura Bergamo... non la vedo in contrasto».
Gallinelli: «Quindi non c'era un automatismo».
Auricchio: «Bergamo gli dà un “in bocca al lupo” e De Santis risponda “usiamo la testa, ho detto agli assistenti correte poco e usate la testa”, Bergamo gli dice, “Bravo. Massimo evitiamo pure...” …»
Gallinelli: «Ecco, poi il contenuto lo valuterà il tribunale. Dal punto di vista formale c'è qualcosa di strano? C'è un'anomalia in una telefonata prima della partita tra uno dei designatori e l'arbitro?»
Auricchio: «Beh, siamo sicuramente all'ultima giornata del campionato... »
Gallinelli: «No, io le chiedo se è anomalo dal punto di vista formale che il designatore chiami l'arbitro».
Auricchio: «No, in questo senso no».
Gallinelli: «Telefonata del 22 maggio 2005 (una settimana prima di Lecce-Parma), tra Maria Grazia Fazi e Bergamo, entrambi imputati e che sarebbero associati con il Da Santis. Quale rilevanza avrebbe avuto il comportamento arbitrale, definito da voi fraudolento, per le finalità dell'associazione? Il risultato di parità a quale società avrebbe dovuto apportare vantaggio?»
Auricchio: «Nel caso dell'ultima giornata alla Fiorentina »
Gallinelli: «Quindi De Santis avrebbe avuto un ruolo determinante?»
Il legale dell'ex arbitro romano sintetizza la telefonata in questione tra la Fazi e Bergamo evidenziando il seguente passaggio: «Fazi, “Massimo De Santis è disintegrato, è morto”».
Gallinelli: «Dalla visione di Lecce-Parma quali condotte arbitrali strane ha potuto rilevare? Condotte anomale oppure contrarie al regolamento di gioco?»
Auricchio: «Anomalie tecniche no. Lo stesso De Santis ci dice alla fine della partita come si è comportato»
Gallinelli: «Quali comportamenti fraudolenti ha potuto notare nel comportamento dell'arbitro nel corso di Lecce-Parma?»
Auricchio: «Ha gestito la partita in modo da ...»
Gallinelli: «Le chiedo dei fatti specifici».
Auricchio: «Per quanto riguarda i fatti specifici, ha proceduto secondo quanto dice lui, “Abbiamo fatto un bel servizio...”»
Gallinelli: «No lo dice lei, io lo chiedo a lei»
Casoria: «Vabbè ma questa è una valutazione stretta, avvocato non gliela ammetto».
Gallinelli: «La valutazione giustamente la dovrà fare il tribunale. Siccome ha visto la partita per uno scopo investigativo, mi chiedo quale è stato il risultato di tale attività»
Casoria: «Non ha rilevato cose particolari, mi pare di aver capito».
Auricchio: «Sì, se non le circostanze che lo stesso De Santis ci dice...»
Gallinelli: «E' una partita che è stata contestata, risponde anche di questa partita De Santis. Non è una partita che non ha rilevato, che non è di riferimento»
Auricchio: «Nel senso che da attività tecnica, di ammonizioni,espulsioni... »
l'avvocato Gallinelli ricorda il capo di imputazione, dal quale risulta che la designazione dell'arbitro romano fu preordinata al 3-3 di Lecce-Parma.
Casoria: «Lui fatti non ne ha percepiti. È così?»
Gallinelli: «Se si parla di condotte finalizzate a predeterminare non l'esito della partita, “vince il Parma” o “vince il Lecce”, ma addirittura il risultato, tre pari».
Auricchio: «Nessuno ha detto del tre pari». Qui non si dice nulla, ma si allude a tutto...
Casoria: «Dice, se ha visto la partita qualcosa che destasse sospetto doveva rilevarla nella circostanza. Se no che l'avete vista a fare?».
Auricchio: «La visione del filmato era per verificare alcune circostanze che si sono poi verificate nel corso della parte finale della partita. Noi stessi abbiamo poi convocato alcuni protagonisti...».
Gallinelli: «Nella parte finale della partita da che minuto?»
Auricchio: «Gli ultimi dieci minuti, ma c'è un motivo: De Santis dopo la partita nel commentare con Mazzini dice, “Ha fatto lo st***do alla fine Vignaroli...”»
Gallinelli: «Mi scusi, lei sta riferendo quello che dice il mio assistito, io sto facendo le domande a lei...»
Auricchio: «Lei potrebbe chiedermi perché i dieci minuti finali e non quelli iniziali».
Gallinelli: «Non ho chiesto dei dieci minuti iniziali, ho chiesto della partita perché è la partita che a De Santis viene contestata, sulla base di una vostra attività investigativa. Perché i capi di imputazione non nascono nelle procure per caso. Allora, da che cosa desume che De Santis, con Bergamo e compagnia bella, ha predeterminato addirittura il risultato di tre pari per questa partita»
Casoria: «Avvocato, il risultato di tre pari già ha detto che non lo ha detto»
Gallinelli: «Siccome parlava di dieci minuti, che cosa succede in quei dieci minuti? Cosa ha fatto De Santis per meritare questo capo di imputazione?»
Auricchio: «Il risultato è il risultato di pareggio, non di 3-3... »
Gallinelli: «E quindi?»
Il pm Capuano: «Presidente possiamo far rispondere il teste? Perché interrompe» Capuano si guadagna la pagnotta con un intervento di alleggerimento in favore del teste.
Casoria : «Non deve accavallarsi avvocato».
Auricchio: «Quindi il risultato della partita che era il pareggio. Risultato utile nel contesto complessivo di partite, che investigativamente abbiamo ritenuto interessanti e rilevanti. In particolare nella condotta di De Santis, lo stesso nella conversazione che ha richiamato l'avvocato dice, “Sono intervenuto su Morfeo, mi ero messo avanti con il lavoro”. Lo riferisce a Mazzini che non è un designatore, visto che prima abbiamo detto, “E' normale che il designatore chiami De Santis”. In questo caso è meno normale che il Mazzini chiami il De Santis».
Gallinelli: «Mazzini è?»
Auricchio: «Il vicepresidente della federazione».
Gallinelli: «E' il dirigente di una società?»
Auricchio: «No, infatti non ho detto che è anomalo, ho detto che è meno normale. In questa telefonata si fa riferimento alle attività di ammonizione ed espulsione comminate nel corso della partita e in particolar modo nella parte finale, dove ha espulso Vignaroli, calciatore del Parma. Testualmente dice: “No ha fatto lo st***do alla fine Vignaroli, l'ho considerato espulso perché mi ha minacciato. Poi è venuto Cinquini che mi dice, 'senta però una partita così ci vuole un minimo di buon senso. Ho finito la partita adesso vado a fare lo spareggio, ho cinque squalificati'. E io gli ho detto, 'E allora, è un problema mio?'». Segue la lettura della conversazione. «Quindi l'attività che è stata fatta è sulla base delle attività sanzionatorie comminate da De Santis nel corso della partita. Sanzioni che incidono sull'andamento della partita»
Gallinelli: «Incidono su tutti i campionati, anche su quello in corso. La domanda è se avete riscontrato attività fraudolente da parte di De Santis. Quanto riferito da De Santis, corrisponde al referto arbitrale?».
Auricchio: «Sì sì»
Gallinelli: «Dalla visione della partita ha rilevato che De Santis ha ammonito un calciatore scrivendo nel referto che ha colpito un avversario, ma non ha colpito nessuno? E il referto è quindi non compatibile con il regolamento?»
Auricchio: «No».
Gallinelli: «Poi se il tribunale mi autorizza, ho prodotto i filmati, possiamo vederli e commentarli con il teste. Però che si addebiti a De Santis attività fraudolenta sulla base di ipotesi astratte».
Casoria: «Queste dissonanze non le ha rilevate».
Gallinelli: «Ricorda se notò un comportamento da parte dei giocatori del Lecce nella parte finale della partita?»
Auricchio: «Anomalo in che senso?»
Gallinelli: «Lei ha ascoltato Zeman?»
Auricchio: «Sì».
Si ripercorre un elemento già analizzato durante i precedenti controesami: il disimpegno dei leccesi e dei parmensi oltre alla reazione di Zeman.
Gallinelli: «Questo dipendeva dal comportamento dell'arbitro?»
Auricchio cerca di svicola poi ammette: «Sì, sono i giocatori».

Gallinelli: «Lei dice che De Santis aveva interesse che il risultato di pareggio permanesse. Quanti minuti di recupero ha dato?»
Auricchio: «Tre minuti al primo tempo e quattro al secondo».
Anche qui si ripete quanto già detto e cioè che nel recupero il Parma andò vicinissimo al gol.
Auricchio: «Il recupero è piuttosto oggettivo. Non è stato finalizzato a...» In pratica uno si adopera per novanta minuti al fine delinquenziale e poi fa in modo di buttare tutto alle ortiche con il recupero, quando poi non ci sarebbero più opportunità di rimediare?
In realtà, come fa notare il difensore dell'ex fischietto, essendo state solo due le sostituzioni, il recupero poteva essere anche inferiore.

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