La Procura federale della FIGC ha aperto un'indagine su
Iervolino, presidente della Salernitana, Dopo la partita contro il Napoli Il presidente granata ha criticato aspramente la condotta degli arbitri chiedendo le dimissioni del designatore Rocchi: «Non ho parole per l’arbitraggio, offensivo e mortificante per la nostra società. Riformerò il calcio italiano portando all’attenzione della Lega questo problema e la storia ricorderà questi arbitri come i peggiori del calcio italiano». Iervolino attacca in particolare il designatore arbitrale, Gianluca Rocchi:
«Chiederemo a gran voce le dimissioni».Fascicolo aperto qualche giorno prima anche nei confronti del direttore sportivo del Verona
Sogliano, che al termine della partita Inter-Verona aveva detto: «Mi dispiace non parlare di calcio, ma sono deluso dall'episodio del 2-1 dell'Inter. Non sono un moralista, il Verona viene tutti gli anni e perde a San Siro, l'Inter è una grande squadra e le auguro di vincere il campionato. Però oggi c'è stata una grande mancanza di rispetto nei nostri confronti: errori ne facciamo tutti, li fanno gli arbitri, i giocatori, gli allenatori, i giornalisti, i dirigenti. È assurdo quanto successo oggi, perché se parliamo di VAR non è concepibile non annullare un gol per una gomitata su un nostro giocatore. A voi magari non frega nulla e io non voglio fare il piagnisteo, ma questa è una mancanza di rispetto clamorosa per una città, per i tifosi, per noi che ci facciamo un mazzo così tutti i giorni. Sono veramente deluso, mi dispiace per i toni ma non capisco di cosa stiamo parlando: io non ho mai fatto un'intervista a parlare di VAR, perché mi fido, ma
oggi è successa una cosa vergognosa».
Da tifosi juventini, che negli anni sono stati costretti ad ascoltare di tutto, ci chiediamo cosa stava facendo Chinè quando Commisso, o De Laurentiis, davanti ai microfoni si permettevano di mettere in dubbio l’operato dei fischietti. Questo mostra, in modo chiaro,
i due pesi e molte misure della giustizia sportiva. Ma vediamo insieme qualche esempio: 2 febbraio 2020, giorno della sua prima partita all’Allianz Stadium. Finisce 3-0 per la Juve e a
Commisso non vanno giù i rigori: «Sono disgustato, gli arbitri non possono decidere le partite, come successo oggi».
Maggio 2021 il vice presidente del Napoli,
Edoardo De Laurentiis, contestò l’operato arbitrale di due partite (Napoli-Cagliari e Udinese-Juventus: «A noi un gol regolare non convalidato, a loro come al solito un gol convalidato non regolare… Che tristezza…» ed ancora «Rocchi in settimana è venuto al centro sportivo a spiegare i vari interventi arbitrali, utilizzo VAR e poi… Mazzoleni al bar o al VAR?».
Gennaio 2015, Aurelio
De Laurentiis si permetteva di fare queste dichiarazioni pubblicamente: «Ci siamo stancati! La Juve è una squadra forte, se è anche aiutata dagli arbitri diventa imbattibile. È inammissibile che con sei arbitri non si vedano 2 giocatori in fuorigioco. O è malafede o è incompetenza. Questi sei arbitri devono restare fermi a lungo».
E ce ne sono tante altre, solo degli esempi, ma in tutte le occasioni in cui si è gettato veleno contro la Juve nessuno se l’è sentita di prendere posizioni ufficiali, nessuno si è sentito offeso, tantomeno si è pensato di aprire fascicoli! Cosa ne dobbiamo ricavare?
I fatti dicono che diversi attori del calcio italiano possono infangare la Juve senza che nessuno prenda provvedimenti anche se, in casi come quelli qui elencati, viene messa in dubbio la condotta degli arbitri e la buona fede della federazione. Esattamente come fatto da Iervolino e Sogliano.
Si arrabbiano a targhe alterne insomma, pretendono, anche davanti alle evidenze di far credere il contrario e vorrebbe anche essere credibili.
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