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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Farsopoli di N. REDAZIONE del 30/03/2010 14:33:14
Calciopoli. News da Napoli

 

Gallinelli difesa De Santis. Udienza del 30.03.2010.

Moggi non sapeva nemmeno che il Bologna avesse giocatori diffidati e ammoniti da De Santis!
Continua l’esame del teste da parte dell’Avvocato Gallinelli, difensore di De Santis. Si parte analizzando la partita Fiorentina Bologna del 05.04.2004 e ci sono i primi tentennamenti di Auricchio. I procedimenti a carico di Palanca e Gabriele erano in corso e -secondo il colonnello- De Santis non era condizionato da questo fatto. Il “ripensamento” pur essendo collegato “anche” a questa gara, non incide in quando l’arbitro favorirebbe comunque indirettamente la Juventus. La gara non è stata seguita, nessun servizio di osservazione allo stadio, non è stata vista la registrazione, non ci sono telefonate tra De Santis e Moggi, Pairetto o Bergamo prima della partita, non sono stati ascoltati i collaborati dell’arbitro. Il Colonnello ricorda ancora la presunta telefonata tra Moggi e Racalbuto ma interviene Prioreschi:” Giudice, ancora con questa telefonata... lo ipotizzano loro che sia Racalbuto.

Telefonata Damascelli-Moggi. “Ma è una telefonata giudice che importanza ha...?”
Dopo aver accertato che la telefonata parte da Damascelli, Gallinelli chiede chi -a differenza di quanto riportato nell'informativa- utilizza l'espressione “delitto perfetto” ed il Colonnello afferma che l’espressione appartiene a Damascelli, che è vero che Moggi non sapeva che il Bologna avesse giocatori diffidati e ammoniti da De Santis e che Damascelli erroneamente dice che i diffidati erano 3 mentre erano solo 2 (Gamberini no) e quindi Moggi non sapeva né che ci fossero giocatori diffidati, né che De Santis lo avesse ammonito.
PM: “Ma è una telefonata, giudice che importanza ha...?” Dopo aver fondato tutto l’esame sulle telefonate ora dicono che non ha importanza!
In merito alle diffide, non hanno verificato se i giocatori avessero messo in atto atteggiamenti tali da comportare le ammonizioni; è stato acquisito il verbale di gara ma non hanno riscontrato il dato; non hanno sentito né giocatori né dirigenti del Bologna, non hanno letto i commenti successivi.

Intercettazione Meani-Bergamo
L’interesse investigativo è suscitato dalla curiosità di Meani ( al telefono con Bergamo: "Fa un'ammonizione un po’ così, poi un'altra ammonizione... erano due diffidati...e la domenica dopo incontrava la juve"). Non è stato accertato quante ammonizioni avevano avuto in precedenza i due squalificati e chi gliele aveva date (ammonizioni tutte fatte da arbitri non coinvolti nel processo).

Vantaggi diretti
De Santis ha arbitrato per 5 volte la Juventus (Juve-Atalanta, Lecce-Juve, Parma-Juve, Palemo-Juve, Juve-Inter) e si inizia analizzando la partita con il Parma. L’avvocato legge il pezzo dell’informativa dove viene scritto: “l'atteggiamento di De Santis è talmente sfacciato che anche l'osservatore parla di atteggiamento particolare dell'arbitro”. Una partita (pareggio) che permise al Milan -vittorioso- di ridurre la distanza della Juve e caratterizzata da un mancato rigore alla Juventus che il colonnello dice di non ricordare. Questa gara non è stata contestata a De Santis, “Perchè dal contenuto delle intercettazioni emergeva che Moggi negli spogliatoi aveva detto che non era colpa sua”. Auricchio conferma che secondo lui la Juventus non è stata danneggiata in quella partita.

“Lo Sdoganamento”: il procedimento è quello della procura di Torino di Guariniello!
Introducendo la partita Palermo-Lecce del 20.02.2005, chiede se De Santis aveva già ricevuto l’avviso e Auricchio, lasciando sorpresi sia l’avvocato, sia la stessa Casoria ( “lei lo aveva messo in collegamento...”) afferma: “non parlavo di questo procedimento ma quello della procura di Torino di Guariniello”.

Juventus-Inter: Ibra e Appiah
Non sono state fatte indagini per verificare quanti diffidati sono stati ammoniti da De Santis.

Forentina- Milan e Livorno-Siena. “Questa non è correttezza professionale!”
Tre diffidati: Rui Costa, Nesta e Seedorf; De Santis non ammonì nessuno dei tre ma Auricchio non ricorda. In quel momento, a detta del Colonello, De Santis era “sdoganato” e Gallinelli fa presente:” la settimana dopo, visto che entra ed esce dall'associazione... c'è un capo di imputazione, Livorno-Siena......”. Contestazione dell’avvocato che tiene a precisare:” Innanzitutto le dico che l'avviso di proroga delle indagini arriva a De Santis solo a giugno e non a febbraio, le risulta o no, pm? questa non è correttezza processuale! Livorno-Siena, viene contestata l'aggravante dei “motivi abietti e futili… “, De Santis avrebbe arbitrato in un certo modo questa gara per vendicarsi di Spinelli che aveva rilasciato dichiarazioni sulla combriccola romana. De Santis che il 1 maggio era sdoganato, l'8 rientra in dogana e arbitra in quel modo Livorso-Siena?”. Seguono le domande di rito a cui Auricchio risponde di non aver visto la gara, che non ci sono conversazioni telefoniche, che non ha controllato quante giornate furono date a Galante e che non risulta atto fraudolento di De Santis; ricorda solo il risultato. Viene inoltre chiesto se il giocatore ha dato un calcio a gioco fermo all’avversario e Auricchio conferma. De Santis ha arbitrato una sola volta il Livorno e l’ipotesi era il rapporto conflittuale con Spinelli.

Reggina-Cagliari
Non c’è stata alterazione del sorteggio, l’arbitro della gara doveva essere Rosetti sostituito poi da De Santis. Anche per questa gara si parla di un atteggiamento di De Santis contro Cellino, anche lui reo di aver parlato della combriccola. Non c’è stata nessuna verifica volte ad accertare quante volte De Santis ha arbitrato il Cagliari. Viene anche preso in esame un articolo della Gazzetta in cui si evidenzia che l’arbitro non era gradito nemmeno alla Reggina (“visto che leggete la gazzetta”..). Cellino viene squalificato dopo la gara (perché aveva rivolto parole di ironico complimento all'arbitro facendo segno con la mano), ma nel momento in cui l’avvocato chiede se hanno confrontato il referto, Auricchio tergiversa e se ne accorge la stessa Casoria: “il teste non vuole rispondere, vuole divagare”.

I vantaggi per De Santis
Andare ai mondiali ed arbitrare più partite possibili ma il colonnello non ha controllato il dato e non sa rispondere. L’avvocato legge un riscontro che conferma “più o meno” lo stesso numero di partite arbitrate dagli altri e non andò al mondiale.

Sim Svizzere e fuga di notizie
Gallinelli - Le risulta che De Santis nel 2004 - 2005 frequentava un corso per polizia penitenziaria?
Auricchio - Si
Gallinelli - Avete mai verificato dove si trovasse De Santis quando veniva intercettato?
Auricchio - No, non ho seguito io questo aspetto.

Gallinelli- Se si ricorda se ci fu un procedimento sulla fuga di notizie da parte dell'espresso
Auricchio - Sono sicuro che c' è stata un ‘inchiesta attivata proprio da mie dichiarazioni
Gallinelli - Venne accertata se questa fuga avvenne all'interno del nucleo investigativo?

Opposizione, domanda non ammessa.

Avvocato De Vita per Bergamo
Poche parole. Viene confermato il dato sulla partenza delle intercettazioni (dal 05.11.04 al 03.06.05, e dal 07.03.05 al 05.06.05 oltre che quella fissa dal 04.02.05 al 03..6.05). L’avvocato De Vita chiede se nell'ambito di questo lungo periodo, oltre ai soggetti noti ha individuato altri dirigenti, altri interlocutori della federazione. La risposta di Auricchio è generica: il numero è consistente, risponderle non è facile”.
Non hanno ascoltato tutte le intercettazioni (su tutte ci sono i brogliacci) e i brogliacci non sono altro che l’elenco dei contatti.

Avvocato Cirillo per Titomanlio e Ambrosino
L’avvocato ricorda due partite: Arezzo-Salernitana e Reggina-Messina. Per la prima ricorda di aver verificato due circostante, quelle che risultavano da una intercettazione di Meani (“ricordo di aver verificato la corrispondenza di quegli episodi con quello che diceva Titomanlio in quella telefonata). L’ altra non ricorda di averla visionata.

Difesa Della Valle
Rielezione di Carraro e Galliani. L’intervento è teso a constatare che fu con una modalità specifica di successione (accordo per due anni e poi sarebbe subentrato Abete). Il Colonnello non ricorda i programmi, ma fu subito introdotto il sistema del commissario unico, affiancato da 5 vicecommissari con designazione diretta, che era stato prospettato da Abete. Elezione di Carraro, viene chiesto se sono stati verificati gli schieramenti al fine di dire che fu “compromesso” tra le varie posizioni (Il ruolo di vicepresidente della lega venne completamente occupato da coloro che erano contrari a Galliani). Sul tema dei diritti televisivi il Colonnello dice di non saperne “granchè”.

Fiorentina-Messina ( compresa nel capo d’imputazione).
Auricchio: “Questa non è una partita che abbiamo approfondito, abbiamo solo preso quella intercettazione e per completezza abbiamo inserito gli articoli della gazzetta”.
Avvocato: “Colonnello, mi scusi, io le ho chiesto solo le fonti”
Auricchio: “Nessuna”

Bologna-Fiorentina
Avvocato: “Colonnello, a prescindere dal dato delle intercettazioni, dal punto di vista investigativa l'avete vista?”.
Auricchio: “No”.
Avvocato: “L'avete valutata?”
Auricchio: “Si”.
Avvocato: “Con quali fonti?”
Auricchio: “Quelle riportate nelle informativa”
Avvocato: “Quindi gli articoli dei giornali”
Auricchio: “Si”

Fiorentina-Milan
“Irrilevante”. Non sono stati fatti accertamenti investigativi specifici.

Appuntamento tra i Della Valle e Bergamo del 14.05
Avvocato: “Mi dice che cosa avete accertato?”
Auricchio: “I protagonisti dell'incontro”
Avvocato: “Solo questo?” Auricchio:”si”
Avvocato: “Quindi la vostra attività si è rivolta alla osservazione esterna dei partecipanti all'incontro, non avendo svolto intercettazioni ambientali né accesso all'interno della sala?”
Auricchio: ”No, non c'è stata attività tecnica”.

Vi era già conoscenza dell’indagine!
Avvocato: ”Avete mai sottoposto ad intercettazione diretta i due Della Valle?”
Auricchio: ”No”.
Avvocato: ”e perché, visto che ha dichiarato che quando emergevano altri soggetti come interlocutori mettevate sotto intercettazione anche loro?”
Auricchio: ”Perché eravamo già a maggio ed avevamo già l'idea di chiudere le attività tecniche e perché vi era già conoscenza dell'indagine”.
Avvocato: ”Che elemento ha per dire che i Della Valle e Mencucci erano a conoscenza di indagini relative ad altri soggetti?”.
Auricchio: ”Nessuna”.

Lazio-Fiorentina
Partita successiva all'incontro del 14 maggio. Si evidenzia il fallo di mani sulla linea di porta che non venne visto dalla terna e che sfavorì la Fiorentina.

Ultima giornata di campionato
L’avvocato chiede come mai non sono state attenzionate tutte le partite che riguardavano la lotta per la salvezza (sette su nove), anche se erano possibili 2187 combinazioni e nonostante nella informativa del 2 novembre opera una ricostruzione diversa. Include in questa analisi questi incontri ma anche altre valutazioni.

Fiorentina-Brescia
Attività di indagine: trascrizione dei commenti dei giornali (al tabellino dell'incontro di gazzetta e repubblica). I giornali quale squadra ritenevano che dovesse vincere; Collina arbitro e non sono stati fatti accertamenti su di lui.

Lecce-Parma
Questa partita è finita 5 minuti dopo la partita della Fiorentina e Auricchio conferma che non ha attenzionato questa situazione (nemmeno se sulla panchina erano al corrente della cosa), ma di averne notizia perché i tifosi aspettavano al Franchi la fine della gara.

Morescanti

Chiede riscontro sugli accertamenti svolti per determinare se il sorteggio era truccato: nessuno
Chiede riscontro della telefonata sulla griglia: Moggi-Bergamo e se nella prima griglia ci sono sempre le stesse squadre (quasi) e se gli arbitri sono sempre gli stessi (no, lo esclude).
Chiede quale era il contributo del notaio presente al sorteggio: “per conferire regolarità”, ma esclude -da una visione fatta a quel tempo- che da quelle verbalizzazioni potevano emergere elementi di rilevanza.
Vengono fatte ulteriori domande sulla modalità del sorteggio, sulla presenza dei giornalisti, sulla presenza dei designatori .
Chiede in che momento venivano scelti gli assistenti e Auricchio afferma in un momento successivo al sorteggio (è una deduzione del Colonnello).
Chiede se anche la figc ha anche la responsabilità dell'ordine pubblico durante la gara e Auricchio lo esclude: “fermo restando che la responsabilità è sempre della pubblica sicurezza, posso dire che la figc ha un ruolo in alcuni soggetti soprattutto per i casi di sospensione delle gare”.
Chiede se ha mai intercettato una telefonata in cui Bergamo diceva ad un arbitro “ora vai arbitra in questo modo fai vincere questa determinata squadra”: No
Chiede della vicinanza del Messina alla Juve e visto che quella indagine veniva svolta per verificare la vicinanza delle due squadre perché hanno escluso il Messina dalle intercettazioni: “L'ipotesi di frode sportiva non era configurata nei confronti del Messina. Era configurato solo il problema della consistenza dei giocatori Gea nel Messina, accanto a ciò c'era il discorso della combriccola romana da cui sono emerse le posizioni di Palanca e Gabriele.
Chiede se Racalbuto è stato mai intercettato: No.

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