Di A. Pavanello
Sezione IX : arriva Boniperti. Parte II


Novità importanti riguardarono la squadra. Il Presidente Catella contribuisce ad un’intensa campagna acquisti: arrivano Anastasi dal Varese (soffiato all’Inter che l’aveva già provato in un’amichevole e che lo considerava suo) per una cifra-record dell'epoca, circa 650 milioni di lire, Haller dal Bologna (il suo arrivo costò ben 400 milioni dell’epoca e malgrado una stagione sotto tono col Bologna, non tarderà a ritornare ad alti livelli), Benetti (dal Palermo), Pasetti, Giuliano, Sarti, Tancredi, nonché Thomas Nordhal, figlio del più famoso calciatore svedese Gunnar (che sarà poi prestato all’Anderlecht).

Il debutto della Juventus fu piuttosto mediocre, con tre pareggi. Bisognò aspettare la partita col Bologna per vedere la squadra vincere e l’unico gol della gara la segnò proprio Anastasi.
L’undici allenato da Herrera vinse poi altre quattro gare, prima di cadere contro il Napoli. A proposito di questa partita, da segnalare un aneddoto su Sivori, ormai ex-gloria bianconera, che giocò proprio contro i suoi ex-compagni la sua ultima partita; sarà il suo carattere irruento a decretare la fine della carriera, visto che dopo un duro fallo su Favalli, viene squalificato per 6 giornate: da quel momento l’argentino smise di giocare a calcio.

La Juventus tornò alla vittoria alla 12° giornata contro il Vicenza e una settimana dopo batté anche l’Inter “I pronostici della vigilia erano tutti sfavorevoli ai bianconeri […] Invece in soli undici minuti la squadra torinese ha segnato due goals, riuscendo poi a difendere il meritato e prezioso successo” (La Stampa).
I bianconeri nulla poterono contro una Fiorentina lanciata alla conquista del secondo (ed ultimo attualmente) scudetto, anche se persero solamente di misura. Il pareggio contro la Sampdoria chiuse il girone d’andata.

Nel girone di ritorno, la Juventus iniziò con una vittoria sull’Atalanta, prima di incappare in una serie di pareggi. Ritorno alla vittoria col Varese (con Anastasi che segnò alla sua ex-squadra) e col Cagliari.
Alla 25° giornata, i bianconeri persero con il Milan, ma ritrovarono la via della vittoria con Verona ed Inter. Non ci fu nulla da fare invece con la Fiorentina, neo-campione, che passò anche a Torino. Per l’occasione, alla partita assisterono ex-glorie come Orsi, Rosetta e Bertolini. Così scrisse il giornalista de La Stampa “Qualcuno in tribuna dà un’occhiata a Orsi, simbolo di un tempo leggendario. Quando tornerà la Juventus del quinquennio? Malinconia dei capelli bianchi di Viri Rosetta e di Bertolini…”. I bianconeri mai furono in grado di contrastare i viola…
Alla fine del campionato la squadra si classificò solamente al 5° posto.

Fu anche l’ultima stagione per Heriberto Herrera. L’Avvocato non apprezzò mai veramente il gioco della Juventus da lui allenata. Con l’ironia a lui propria disse “siamo diventati una squadra socialdemocratica…”.

In Coppa delle Fiere, dopo aver facilmente eliminato il Losanna, i bianconeri furono eliminati ai sedicesimi dall’Eintracht Francoforte. La partita di andata terminò 0-0 e alla fine dei tempi regolamentari del ritorno, il punteggio era lo stesso: furono i supplementari a premiare i modesti tedeschi (tredicesimi del loro campionato), ma la formazione del tecnico del “movimiento” non riuscì mai veramente a impensierire gli avversari.

In Coppa Italia la squadra è eliminata nei quarti dal Cagliari (vincitore del trofeo sarà la Roma).
In campo internazionale, la Coppa Campioni fu vinta dal Milan, la Coppa delle Fiere dal Newcastle United e la Coppa delle Coppe dallo Slovan Bratislava.

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1897: La fondazione dello JUVENTUS FOOTBALL CLUB
I primi 100 anni della Juve. Il 1898
I primi 100 anni della Juve. Il 1899
I primi 100 anni della Juve. Il 1900
I primi 100 anni della Juve. Il 1901
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