Sezione XI : Continuano i trionfi. Parte IV
Di A. PavanelloDopo due anni in tono minore, la Juventus ritornò a vincere il titolo di Campione d’Italia. Riaperte le frontiere all’ingaggio di giocatori stranieri, la Juventus ne approfittò subito e ingaggiò l’irlandese Liam Brady, proveniente dall’Arsenal. L’intera rosa fu confermata e dai rincalzi furono promossi Galderisi e Storgato.
L’inizio della Juventus in campionato non fu dei migliori, visto che in sei giornate gli uomini del Trap vinsero una sola volta (col Como), ma invece persero due partite ed una di queste diede luogo alla prima polemica che avrebbe acceso la stagione: si trattò della sconfitta con il Torino. Nel derby diventato incandescente, volarono parole grosse tra Bettega, Gentile e l’arbitro Agnolin, accusato di aver convalidato il gol del definitivo vantaggio torinista ad opera di Graziani, malgrado il fallo commesso da quest’ultimo ai danni di Zoff. Le polemiche proseguirono anche nei giorni successivi e così Bettega e Gentile furono sospesi per due giornate, mentre Tardelli e Furino per una.
Il cammino dei bianconeri fu migliore a partire dalla 8° giornata, quando s’imposero sui campioni uscenti dell’Inter. Brady segnò il suo primo gol “Gioco, spettacolo e vittoria: i conti sono tornati finalmente alla Juventus e con essi i due punti dopo due mesi (due a zero al Como, il 21 settembre). L’Inter è uscita distrutta dal confronto con la più efficace, rabbiosa, concentrata squadra bianconera del campionato” (La Stampa).
La Juventus vinse largamente con Pistoiese ed Udinese, prima di frenare per tre domeniche successive, ottenendo solamente dei pareggi, di cui uno con la Roma capolista, che avrebbe dato del filo da torcere ai torinesi per tutto il campionato.
I bianconeri tornarono alla vittoria all’ultima giornata del girone d’andata, vincendo con la Fiorentina.
Il passo della Juventus fu ancor più deciso dopo il giro di boa. Al pareggio contro il Cagliari, seguirono sei vittorie consecutive (spiccarono il 5-1 sul Bologna e il 3-0 sull’Ascoli), prima del momentaneo stop con l’Inter.
Gli uomini del Trap tornarono a vincere il turno successivo col Catanzaro e il 26 aprile restarono da soli in testa alla classifica, dopo la vittoria sull’Udinese e il contemporaneo pareggio della Roma “la squadra bianconera di Boniperti, da non confondere – ma chi ha visto il match allo stadio Friuli proprio non la confonde – con la squadra bianconera di Sanson, ha ieri firmato col suo nome una stagione, non solo una giornata” (La Stampa).
Alla 13° giornata ci fu il match scudetto tra la Juventus e la Roma e le polemiche per il gol annullato a Turone a causa del fuorigioco passarono alla storia. Si disse che fu tutta una questione di centimetri e il presidente della Juventus Boniperti inviò al suo omologo Viola un centimetro di plastica…
Il vantaggio di un solo punto sui giallorossi rimase invariato fino alla conclusione del torneo. All’ultima domenica, grazie alla vittoria sulla Fiorentina, la Juventus si aggiudicava il campionato “Di Cabrini al 27’ del primo tempo, di Zoff al 28’ della ripresa i suggelli al diciannovesimo scudetto bianconero. Fra il gol del terzino e la grande parata di Dino (su punizione di Bertoni), ed anche prima e dopo i due episodi decisivi per la vittoria, un match duro, difficile” (La Stampa).
In Coppa UEFA, dopo aver eliminato nei trentaduesimi il Panathinaikos Atene (4-0 per la Juventus all’andata e vittoria dei greci al ritorno per 4-2), i bianconeri uscirono dalla competizione già nei sedicesimi contro il Widzew Lodz.
Nella gara di andata il club polacco, trascinato da Boniek, apriva le marcature per primo. La Juventus replicava con Bettega e saliva di tono, ma i padroni di casa si riportavano in vantaggio e 10 minuti dopo essere passati nuovamente in vantaggio, segnavano il gol del definitivo 3-1 (78’).
Con la qualificazione compromessa, ai bianconeri non restava che attaccare nella gara di ritorno: dopo aver segnato con Tardelli alla metà del primo tempo, i bianconeri raddoppiavano al 1’ minuto della ripresa con Furino. Il gol degli ospiti non smorzava la voglia di riscatto bianconera, giacché Brady segnava il terzo gol due minuti dopo. La Juve continuava a premere per segnare il gol della qualificazione, ma senza successo.
Si andava così ai supplementari e infine ai rigori che sancivano l’eliminazione dei torinesi, fatali i rigori parati su Causio e Cabrini. Sarà l’Ipswich Town a vincere il torneo. In Coppa Campioni vittoria del Liverpool e in Coppa Coppe della Dinamo Tiblisi.
I bianconeri furono eliminati pure in Coppa Italia dalla Roma nelle semifinali.
La squadra scudettata:
Zoff, Cuccureddu, Cabrini, Furino (Prandelli), Gentile, Scirea, Causio (Marocchino), Tardelli, Bettega, Brady, Fanna.
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