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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Udienze Processi di N. REDAZIONE del 12/04/2010 12:26:42
Calciopoli, Gallinelli difesa De Santis

 

Tribunale di Napoli – Udienza del 30 marzo 2010, quinta audizione teste Auricchio. Gallinelli, difesa De Santis. I parte

Condizionamenti diretti, indiretti e lo "sdoganamento"

Gallinelli: «Buongiorno Colonnello Auricchio, è pronto?»
Prioresci: «Lui è sempre pronto..»
Gallinelli: «La scorsa udienza il controesame aveva toccato i presunti vantaggi diretti apportati dall’arbitro De Santis alla Juventus, tornerò più avanti su quell’ aspetto. Proseguirò l’esame sui vantaggi indiretti apportati da De Santis alla Juventus e a società collegate alla Juventus (come voi riportate nelle informativa). La vostra ipotesi, o tesi investigativa, si è basata sul fatto che l’arbitro De Santis avrebbe ammonito giocatori diffidati appartenenti a squadre che il turno successivo di campionato (2004-2005) avrebbero affrontato la Juventus, favorendo indirettamente la società di cui il Dr. Moggi era D.G.
Passiamo al capo G dell’imputazione (Fiorentina-Bologna 05.12.04), leggo testualmente: - Non l’avete scritto voi il capo d’imputazione, ma credo sia il frutto delle vostre valutazioni investigative- "Moggi, De Santis, Pairetto i quali compivano atto fraudolento sorteggio, consistente nell’ alterazione del sorteggio del direttore di gara, De Santis nella dolosa ammonizione dei calciatori del Bologna, successivo avversario della Juventus (Petruzzi, Nastase e Gamberini), già diffidati e conseguentemente squalificati per l’incontro Bologna-Juve (non arbitrata da De Santis). Atti finalizzati ad influire sull'andamento della partita successiva, ma che comunque alteravano la regolarità e l’andamento della partita Fiorentina-Bologna". Viene ipotizzata responsabilità diretta per frode sportiva di De Santis e una responsabilità in concorso relativamente ad un incontro successivo non arbitrato da De Santis, in concorso con l’arbitro Pieri (che arbitrò la partita). Le devo leggere e si impone questa lettura: informativa del 02.11.05 pag. 62 la strategia complessiva elaborata per favorire l’ascesa della juve. “Tale obiettivo viene tutelato con interventi sia diretti sul campo di gioco e indiretti sul campo che nel medesimo turno vedono squadre che la volta successiva devono gareggiare contro la juv”e, come nel caso in esame:Fiorentina Bologna …. De Santis arbitrerà poi Fiorentina-Milan (arriveremo anche a questa partita). Quando De Santis arbitrò questa partita (Fiorentina- Bologna), era già emersa l’esistenza di un procedimento penale, di un’indagine nei confronti degli arbitri Palanca e Gabriele?».
Auricchio «si».
Gallinelli: «E quindi il De Santis non era condizionato dall’ esistenza di questo procedimento?»
Auricchio «Emerso in che senso?».
Gallinelli: «Era già in corso attività di indagine nei confronti di Palanca e Gabriele. Credo dovrebbe conoscere bene queste circostanze».
Auricchio «Erano stati indagati nell’estate »
Gallinelli: «All’ epoca della partita, il 05.12 Fiorentina-Bologna, arbitrata da De Santis..... questo procedimento era in corso o no?».
Auricchio «Era in corso».
Gallinelli: «Non avete ravvisato un condizionamento, ripensamento, sdoganamento?.
Auricchio «No».
Gallinelli: «Non aveva subito nessun condizionamento dalla conoscenza....poi dimostreremo..».
Auricchio: «Anzi, in merito a quel procedimento, dall’ attività tecnica, sono emerse anche informazioni che De Santis aveva sull’ andamento e dal suo tenore, anche colloquiale al telefono, era tranquillo».
Gallinelli: «Il cosiddetto ripensamento non lo avete collegato a questa indagine su Palanca e Gabriele..?».
Auricchio «Lo abbiamo collegato essenzialmente..».
Gallinelli: «La domanda è se non lo avete collegato..».
Auricchio: «Lo abbiamo collegato a..».
Gallinelli: «Non lo avete collegato all’esistenza, di un procedimento penale?».
Auricchio: «La domanda è: lo avete o non lo avete collegato? Lo abbiamo collegato anche a questo procedimento penale riguardante Palanca e Gabriele».
Gallinelli: «Nonostante questo ripensamento e preoccupazione De Santis favorisce lo stesso la Juventus?
Auricchio: «Quale è la domanda?».
Gallinelli: «Questa. Gliene ho fatto 3 e non ha risposto a nessuna delle 3».
Gallinelli: «In questo momento, nonostante questo collegamento all’epoca in cui si giocava questa partita, il De Santis non era preoccupato e quindi favoriva indirettamente la Juventus».
Auricchio: «Non solo non era preoccupato ma, dallo stesso tenore di alcune conversazioni che abbiamo riportato e pure richiamato in sede di interrogatorio…. Era tranquillo».
Gallinelli: «E quindi poteva anche non conoscere l’esistenza di questo procedimento?».
Auricchio: «Lo conosceva, posso anche citare alcuni collegamenti».
Gallinelli: «Poi ci arriveremo a tutte le evoluzioni e involuzioni investigative».
Auricchio: «In quel momento non era preoccupato».
Gallinelli: «Avete visionato il filmato della partita Fiorentina-Bologna?».
Auricchio «Che io ricordi, no».
Gallinelli: «E certo, che ricorda».
Gallinelli: «Avete svolto servizio di osservazione allo stadio?».
Auricchio «No».
Gallinelli: «Ha visionato presso la sede del nucleo investigativo di via In Selci, il filmato della partita? Non le hanno fornito, non ha richiesto il filmato?
Auricchio «No».
Gallinelli: «Avete intercettato, captato, o svolto attività tecnica come avete precedente definito, telefonate tra il De Santis e Moggi, De Santis-Bergamo- Pairetto precedenti la partita Fiorentina-Bologna?».
Il Colonnello risponde di no
Gallinelli: «Avete intercettato telefonate nella quali si parlava della condotta arbitrale che avrebbe dovuto tenere De Santis durante l’incontro?».
Auricchio «Si, le abbiamo citate..».
Gallinelli: «Mi riferisco all’ammonizione di giocatori diffidati».
Auricchio «Abbiamo registrato delle conversazioni richiamate in sede di esame, riguardanti interlocutori: Moggi e Racalbuto e Moggi e Damascelli...».
Gallinelli: «La domanda era un'altra..».

Prioreschi:"E' la terza volta che il colonnello fa riferimento a Moggi e Racalbuto.. La conversazione è tra Moggi e un altro soggetto che loro ipotizzano essere Racalbuto. Questo deve essere chiaro».

L'avvocato Gallinelli precisa che la sua domanda era un'altra; chiedeva se c'erano telefonate tra De Santis e Moggi (..) e non tra altri interlocutori. Casoria interviene dicendo che lo stesso avvocato ha ampliato il discorso anche sugli altri interlocutori. La risposta del Colonello è comunque no.

Gallinelli: «Avete assunto a sommarie informazioni testimoniale gli assistenti di gara (Lanciano e Pirondini e Banti)?».
Auricchio «No».


L'avvocato richiama l'informativa del 19.05.2005 e chiede riscontro sulla telefonata tra Damascelli e Moggi, quella del "delitto perfetto".

Gallinelli: «Ci può confermare che era Damascelli a chiamare Moggi?».
Il colonnello conferma



Gallinelli: «Damascelli chiama Moggi che, a differenza di quanto riportato nell’informativa, l’espressione "delitto perfetto" è stata utilizzata solo dal giornalista Damascelli?
Auricchio «Si..lo abbiamo anche detto la volta scorsa..».
Gallinelli: «Che Moggi non era nemmeno a conoscenza che il Bologna aveva due giocatori diffidati e che l’arbitro De Santis li avesse ammoniti? ci conferma questo?».
Auricchio «Si».
Gallinelli: «Che Damascelli ha erroneamente riferito a Moggi che i giocatori ammoniti e diffidati erano 3 anziché due (Nastase e Petruzzi non Gamberini)».
Auricchio: «Si lo abbiamo già detto».
Gallinelli: «Moggi non era a conoscenza, non solo del numero dei giocatori del Bologna diffidati, ma che tale squadra aveva giocatori diffidati, che De Santis li avesse ammoniti, che sarebbero stati squalificati e che di conseguenza non avrebbero potuto partecipare al successivo incontro con la Juventus. Ci conferma la circostanza?».
Auricchio: «Confermo che Damascelli fa riferimenti a 3..».
Gallinelli: «Ma Moggi non corregge..».
Casoria: Avvocato poi leggiamo e vediamo che Moggi non insiste. Mettere in evidenza fino ad un certo punto».

Gallinelli: «Avete verificato sempre (sempre Fiorentina-Bologna), violazioni del regolamento di gioco posto in essere dai diffidati?».
Auricchio: «Abbiamo riportato gli esiti della qualifica del giudice sportivo». Legge la decisione
Gallinelli: «Ma avete acquisito il referto di gara, gli atti..?».
Auricchio: «Il Giudice sportivo lo valuta in base al referto».
Gallinelli: «Voi avete acquisito il giudizio del giudice sportivo, e il referto lo avete acquisito?».
Auricchio: «Si, credo sia agli atti..».
Gallinelli: «Avete accertato se Nastase e Petruzzi sono stati ammoniti e magari non c’erano e non hanno nemmeno giocato o hanno giocato e hanno commesso un'infrazione al regolamento..?».
Casoria chiede di non insistere "su cose pacifiche".
Gallinelli: «Non hanno..se hanno protestato.. se hanno dato un calcio all’avversario..».
Il colonnello legge la parte riguardante i due diffidati (Nastase comportamento scorretto, Petruzzi per proteste).
Gallinelli: «Le proteste c'erano e il comportamento scorretto anche..».
Auricchio: «Non lo so». Non ha la possibilità di confermare.
Gallinelli: «Le indagini non le ho fatte io..».
Casoria: «Hanno esaminato le determinazioni del Giudice sportivo».
Prioreschi: «E la gazzetta..».
Gallinelli: «Avete acquisito a sommarie informazioni, i dirigenti e giocatori della società Bologna?».
Auricchio: «No, non credo proprio».
Gallinelli: «Ah, non li avete sentiti? perfetto».
Gallinelli: «Avete utilizzato articoli di stampa relativamente a questo incontro come elementi di riscontro alle vostre ipotesi investigative? cioè il tabellino sportivo cosi detto da lei?».
Auricchio: «Non lo abbiamo mai utilizzato per riscontro, queste attività lo..».
Gallinelli: «La gazzetta dello sport... ce lo ha riferito altre volte».
L'avvocato chiede ancora se hanno mai utilizzato o letto giornali e commenti e il colonnello conferma che non li ha «mai utilizzati a riscontro».
Gallinelli: «Se lei lo ha riferito, ha dato un valore».
Auricchio: «Li abbiamo riportati ma è cosa diversa “utilizzati come riscontro”».
Gallinelli: «Non avete letto commenti di gazzetta.. in merito alla condotta arbitrale del De Santis?».
Auricchio: «Vedo il tabellino».
Si discute ancora sulla cosa, c'è un'opposizione del pm e l'insistenza dell’avvocato fino all'intervento di Casoria:«Non li hanno menzionati. Per gli articoli sportivi è negativa».

Gallinelli spiega, portando come riferimento un recente commento di attualità (Inter-Roma) in cui il giornale scrive: "arbitri e assistenti sbagliano tutto", se c'era una situazione simile («stiamo parlando dell’attualità e no di calciopoli»).

Gllinelli: «Avete collegato la condotta arbitrale del De Santis ad una telefonata del 7 maggio, tra Meani e Bergamo? Nell'informativa:“La severità arbitrale dimostrata da De Santis nell'incontro Fiorentina-Bologna suscita l'attenzione anche del dirigente milanista Meani”. Questa attenzione del Meani, l'avete utilizzata come elemento accusatorio, investigativo, di sospetto?»
Auricchio: «Sì»
Gallinelli legge la trascrizione della telefonata in questione, durante la quale Meani dice di guardare la partita Fiorentina-Bologna (di alcuni mesi prima) e dice: “Lui (De Santis) fa un'ammonizione un po' così..., dopo un po' un'altra ammonizione. Poi vado a vedere, erano tutti e due diffidati! E la domenica dopo il Bologna incontrava la Juve, mica un'altra squadra!”. Bergamo in un caso conviene sulla eccessiva severità dell'arbitro, ma nell'altro è in disaccordo, “Ma sai Petruzzi è uno che...”
Gllinelli: «Ora colonnello, voi avete lasciato questa trascrizione con i puntini sospensivi. Le telefonate bisogna ascoltarle tutte e trascrivere tutto. Gliela riporto tutta:
Bergamo: “Ma sai Petruzzi è uno che...”
Meani: “Un rompipalle”
Bergamo: “Che se le guadagna!”
Questa parte non era contenuta nell'informativa, questa telefonata era stata tagliata con i puntini...»

Auricchio: «Beh, tagliata lo dice lei, le telefonate sono integrali...»
Casoria: «Nel senso che era trascritta...»
Capuano: «Presidente, ma qual è la domanda? Abbiamo letto una telefonata senza avere una domanda...».
Gallinelli: «Se aspetta, gliela facciamo la domanda »
Capuano: «Ma le telefonate sono state depositate integralmente...»
Auricchio: «Ma anche lì (nell'informativa è stata trascritta integralmente». Bah!
Il Presidente preferisce sorvolare su questa circostanza.
Gallinelli: «Avete verificato la procedura disciplinare di diffida e squalifica dei calciatori? Mi spiego: la diffida è un provvedimento rimesso alla discrezionalità dell'arbitro?»
Auricchio: «E' del giudice sportivo».
Gallinelli: «Ma cosa deve fare un giocatore per essere diffidato? »
Auricchio: «Deve raccogliere un certo numero di ammonizioni». E viene ricostruito il meccanismo della diffida: dopo le prime tre ammonizioni poi a scalare.
Glalinelli: «Rispetto a Nastase e Petruzzi, avete accertato quante ammonizioni avevano subito e chi gliele aveva comminate e in quali partite?»
Auricchio: «Siamo a inizio campionato...»
Gallinelli: «E le tre ammonizioni precedenti furono comminate tutte dal De Santis? Non avete accertato questa circostanza?»
Auricchio: «No».
Gallinelli: «Se un giocatore diffidato protesta, l'ammonizione scatta per proteste maggiori rispetto ad un giocatore non diffidato? Il parametro di valutazione è lo stesso o cambia?»
Auricchio divaga.
Gallinelli ripercorre il cammino disciplinare di Nastase e Petruzzi che furono ammoniti in precedenza da Farina, Preschern, Rosetti, Tagliavento e Saccani.
Auricchio: «Sembrava non giocasse mai titolare Nastase...». E il fatto che ogni volta che gioca si becca il cartellino, non ti dice niente? E infatti Prioreschi: «Sette partite sei ammonizioni...»
Gallinelli: «Avete accertato tutto ciò?»
Auricchio: «No...»
Gallinelli: «Faccio questa domanda perché a Saccani (e agli altri) non è contestato il concorso, come per De Santis-Pieri, senza l'ammonizione di Saccani, i due non sarebbero stati diffidati» e avrebbero pesato meno i cartellini di De Santis.
C'è opposizione di pm; la situazione non è la stessa, quando Saccani ammonisce i due giocatori, questi non erano diffidati...
Casoria: «Gli antecedenti non li hanno valutati».
Gallinelli: «Visto che nelle informative si dice che De Santis non ammoniva qualunque giocatore diffidato, ma badava al peso specifico del calciatore, avete accertato quante partite hanno disputato Nastase e Petruzzi nel 2004/05?»
Auricchio: «Me l'ha già fatta l'avvocato Prioreschi questa domanda».
Gallinelli: «Non ricordavo, quindi lei adesso se lo ricorda...»
Prioreschi: «Colonnello, ha giocato sette partite ed è stato ammonito quattro volte!»
Gallinelli: «Nella partita Fiorentina-Bologna, De Santis ammonì anche giocatori della Fiorentina? »
Auricchio: «Controllo. Dainelli e Miccoli, ma ha ammonito anche altri giocatori del Bologna, non solo i diffidati».
Gallinelli: «Avete verificato se De Santis in altre gare ammonì giocatori diffidati appartenenti a squadre che la domenica successiva avrebbero dovuto affrontare la Juve o squadre asseritamente collegate alla Juventus?»
Auricchio: «Non lo so dovrei controllare... Sì, abbiamo indicato un Reggina-Messina, arbitro De Santis, due diffidati della Reggina (successiva avversaria della Juve) sono stati ammoniti»
Gallinelli: «Questa partita è stata segnalata?»
Auricchio: «No». Il perché risiede sempre nel metodo seguito, non se ne parla nelle intercettazioni e quindi non si attenzionavano le partite.
Gallinelli: «Quindi ritorniamo alla domanda precedente: ci sono telefonate in cui si dice a De Santis che deve ammonire dei giocatori diffidati?»
Auricchio: «Ho già risposto a questa domanda, ho detto no»
Gallinelli: «Senta, lei ha detto che avete analizzato trenta turni di campionato su trentotto»
Auricchio: «Io non ho mai detto una cosa del genere».
Gallinelli: «Lo avete scritto voi nell'informativa».
Auricchio: «Sono state ripercorsi trenta turni per diciannove partite...»
Gllinelli: «Tra partite da voi analizzate, attenzionate, vi è anche la partita Parma-Roma?»
Auricchio: «No, non la ricordo».
Gallinelli: «Non si ricorda se Trefoloni, se l’arbitro ammonì 4 giocatori del Parma».
Auricchio: «Abbiamo fatto una tabella per questo..».
Gallinelli: «Nella tabella ci sta. La partita successiva è Juventus-Parma, quindi il Parma la domenica successiva gioca contro la Juventus ed ha nella partita Parma-Roma 4 giocatori diffidati (Contini, Vignaroli e Simplicio)».
Auricchio: «Parma-Roma è nella tabella, arbitro Racalbuto».
Gallinelli: «No, quella è precedente. Io dico quella dell’08 maggio, arbitrata da Trefoloni. Racalbuto arbitra Roma-Parma all’andata a dicembre se non sbaglio..».
Auricchio: «Ho trovato..Trefoloni, Parma-Roma».
Gallinelli: «Mi conferma che ammonisce 3 giocatori diffidati del Parma?».
Auricchio: «Si ..Contini, Simplicio e Vignaroli».
Gallinelli: «E la domenica successiva, il Parma quale squadra avrebbe incontro?».
Auricchio: «La Juventus lo abbiamo riportato per questo».
Gallinelli: «Quindi l’08 maggio era un periodo determinante per la conquista del titolo? l’avete scritto voi nell’informativa, “c’era un testa a testa Milan-Juve”..».
Auricchio: «No, credo c’era già stato».
Gallinelli: «È l’08 maggio..stanno ancora..».
Gallinelli: «Questi giocatori Contini, Vignaroli..(quello venne ammonito anche da De Santis in Lecce-Parma), saltarono, furono squalificati dal Giudice sportivo saltando ovviamente l'incontro con la Juventus?».
Auricchio: «si».
Gallinelli: «E perché nei confronti di Trefoloni non avete seguito lo stesso percorso valutativo?».
Auricchio: «Sempre per lo stesso ragionamento che ho fatto prima».
Casoria: «Le ha spiegato avvocato, le telefonate sono il punto di partenza».
Gallinelli: «Vorrei trovare il punto di arrivo -chiedo scusa Presidente- devo accertare se c’è stato un punto di arrivo serio ed è questo l’accertamento che chiediamo al tribunale».
Gallinelli: «Io faccio una domanda suggestiva, lo dico subito».
Pm Capuano: «Allora c’è l’opposizione ancora prima che lo fa».
Casoria: «Vediamo che domanda..».
Gallinelli: «Se l’arbitro della partita fosse stato De Santis, avreste effettuato l’accertamento?».
Non ammessa
Prioreschi: «Sicuramente si».

Gallinelli: «Vantaggi diretti alla Juventus. Altro capitolo dell’informativa. Comportamento arbitrale di De Santis nelle partite giocata dalla Juve e da lui arbitrate».
Gallinelli: «Quante volte De Santis ha arbitrato la Juventus nel campionato 2004-2005?».
Auricchio: «Lo abbiamo già detto la volta scorsa avvocato».
Gallinelli: «E lo so, se me lo può ripetere..».
Auricchio: «5 volte. 2 vittorie, 1 pari, 2 sconfitte».
Gallinelli: «Juventus-Atalanta, settembre 2004 mi conferma?».
Auricchio: «Si».
Gallinelli: «Risultato?».
Auricchio: «Non lo ricordo».
Gallinelli: «2-0, mi conferma?».
Auricchio: «Si».
Gallinelli: «Ovviamente questa non è stata investigata..?
Auricchio: «No».

Gallinelli: «Lecce Juventus?».
Auricchio: «Si è stata investigata».
Gallinelli: «14 novembre, è quella della magliette; ovviamente questa l'ha analizzata bene l’avv. Prioreschi».

Gallinelli: «Gennaio 2005».
Auricchio: «Parma Juventus».
Gallinelli: «1-1.Conferma?».

Gallinelli: «Palermo-Juventus».
Auricchio: «1-0».

Gallinelli: «Juventus-Inter».
Auricchio: «0-1».
Gallinelli: «Vittoria dell’inter. Una che non è stata riferita, supercoppa italiana agosto 2005, Juventus-Inter, vittoria dell’Inter anche in questa partita. La Juventus perde».

Informativa 19.04.2005, pag 469.
Gallinelli: «"A tale episodio" -telefonata Damascelli/Moggi - (viene chiamata episodio, non telefonata), "si aggiunge l’arbitro De Santis in occasione dell’incontro Parma-Juve del 6 gennaio, durante il quale il comportamento del predetto nei confronti della Juve, è risultato talmente sfacciato tanto che l’osservatore dell’incontro (quarto uomo Boschi) lo commenta nel merito con il presidente dell’AIA Lanese.
L’osservatore muove osservazioni sull’arbitraggio complessivo oltre che sullo specifico episodio del mancato rigore della Juve (parla di un rigore non concesso alla Juve) da voi definito “piccolo particolare”, riferendo a Lanese ciò che ha direttamente esternato a De Sanrtis dopo l’incontro (per ammonire un giocatore della Juve devi dargli una coltellata altrimenti non ammonisce). Poi Boschi riferisce a Lanese di essere stato chiamato dal direttore del Parma Cinquini (non dal direttore della Juventus Moggi; Cinquini chiama e si lamenta con Boschi)". Veniamo alla domanda e ovviamente mi riferisco sempre alle vostre informative. Questo pareggio della Juventus con il Parma cosa ha comportato -ovviamente con riguardo alla posizione in classifica- ha danneggiato la Juventus in riferimento a questa lotta per il titolo?».
Auricchio: «Siamo a gennaio, quindi ..è un pareggio».
Gallinelli: «..Il Milan cosa ha fatto?
Auricchio: «Non lo ricordo. Se lo sa lei, risparmiamo tempo».
Gallinelli legge il passaggio in cui viene scritto che il pareggio con il Parma comporta alla Juve la riduzione della distanza dal Milan che, vincendo contro il Lecce per 5-2 accorcia e va a soli due punti dalla Juventus.
Gallinelli: «Avete analizzato -e questa è la domanda- se era legittima la mancata concessione del rigore alla Juventus da parte del De Santis?».
Auricchio: «L’abbiamo analizzata anche perché c’è una conversazione…diciamo».
Gallinelli: «Ci sono telefonate ma questa partita viene contestata..».
Casoria: «Faccia rispondere».
Auricchio: «Su questo c’e proprio De Santis che parla».
Gallinelli: «Se voi lo avete visionato questo episodio della mancata concessione del rigore..».
Auricchio: «Sempre restando nel merito, De Santis che spiega che quella partita ha avuto -su quel mancato rigore- ha avuto anche un colloquio diretto..è stato giustificato "non è colpa tua.."».
Gallinelli: «Chiedo scusa colonnello, non mi sono spiegato. Se De Santis avesse detto al telefono di aver ammazzato Boschi avreste accertato questa circostanza se era vera o no?».
Auricchio: «Si».
Gallinelli: «Al di la delle dichiarazioni, avete visionato questo episodio a cui fa riferimento De Santis, se c’era questo o rigore o no?».
Auricchio: «Sicuramente lo abbiamo fatto. Se lei ora mi chiede se ricordi l’episodio le dico di no. Ricordo questa circostanza però ricordo il dato investigativo: la conversazione telefonica».
Gallinelli: «Questa partita è stata contestata anche a livello investigativo al De Santis?».
Auricchio: «Non è stata contestata questa partita».
Gallinelli: «E c’erano telefonate questa volta».
Auricchio: «Si».
Gallinelli: «E come mai? c’erano telefonate a cui si faceva riferimento a questa partita, c’erano episodi contestati e questa partita invece ha fatto una fine diversa rispetto a quelle altre contestate?».
Auricchio: «Dal contenuto delle intercettazioni telefoniche, emergeva un certo rapporto, che lo steso Moggi ha intrattenuto con De Santis post partita negli spogliatoi, all’uscita dello stesso De Santis; ci sono anche riferimenti esterni (quel Boschi riferisce al designatore di essere entrato nello spogliatoio e De Santis che parlava con Moggi); lo stesso De Santis: "mi hanno detto che non c’è problema perché sul mio mancato intervento (nel caso del mancato rigore) lo stesso Moggi ha detto che non è colpa mia ma è stata è colpa dell’assistente"...».
Gallinelli: «Moggi, riguardo al riferimento da lei fatto, era arrabbiato, si sentiva danneggiato?».
Auricchio: «Era arrabbiato per il risultato».
Gallinelli: «Si sentiva danneggiato..?».
Auricchio: «Non mi pare, nei confronti del De Santis. Non era amareggiato, anzi c’è un motivazione oggettiva: non era colpa sua».
Gallinelli: «Io parlo di riscontri oggettivi. Voi avete ipotizzato questo senza verificare se il rigore non concesso doveva essere concesso o non doveva essere concesso. Questo, si o no?».
Auricchio: «Si. Esattamente come dice lei».
Gallinelli: «Bene benissimo».

Gallinelli: «Avete sostenuto nell’informativa:“Arbitraggio del De Santis sfacciatamente favorevole alla Juventus". Da quali comportamenti concreti (non parlo di conversazioni telefoniche) avete desunto questo comportamento favorevole in modo unilaterale da parte dell’arbitro De Santis. Da quali episodi?».
Auricchio: «Se possiamo prendere queste conversazioni, ci sono anche dei passaggi sul fatto che siccome il Parma ha pareggiato negli ultimi minuti c’è un recupero fatto.. c’è anche un commento su questo di Boschi che può essere utile».
Gallinelli: «…Gli ho detto, al di la delle conversazione..che parliamo a fare?.. presidente io parlo..io ho chiesto al di la delle conversazioni, quali riscontri.. anche lei a volte ha sollecitato un analisi dei riscontri..le telefonate le ha elencate nel corso dell’esame, il controesame vuole dei riscontri, altrimenti che controesame è?».
Auricchio rilegge una parte dell'intercettazione in cui Moggi giustifica De Santis ( De Santis ne parla al telefono) dicendo che non poteva vedere che era rigore, anzi che aveva fatto bene a non concederlo (perché non poteva vederlo), mentre rivolgendosi all'assistente gli dice che la prossima volta gli avrebbe regalato un paio di occhiali.
Gallinelli: «Quando Moggi entrava nello spogliatoio -abbiamo appurato che potevano entrare c'era una circolare non è una condotta strana- tanto è vero che poi tra l'altro Cinquini che chiama Boschi e voi non l’avete attenzionata..vabbè. c'è una telefonata, Moggi Tosatti.. dove si fa riferimenti (oltre ad altri danni che avrebbe causato questo associato alla presunta cupola) tra i danni anche la partita Parma-Juve. Questa telefonata la conosciamo tutti, quindi anche voi..
Quando dice..senta come dice: "mi è passato davanti, non l’ho nemmeno salutato non mi va nemmeno di parlarci".. mentre Cinquini parla con Boschi, "nemmeno l'ho cagato… ci sono rimasto così male..ha beccato tutti i giocatori diffidati".. della Juventus..sta parlando.. lo dice Moggi.. Ecco perché prima le ho fatto la domanda se aveva ammonito anche giocatori diffidati della Juventus».
Auricchio: «L’interlocuzione è Moggi-Tosatti».
Gallinelli: «..."E che poteva dare un rigore e non ve l’ ha dato, che c’erano dei falli dal limite che non vi ha dato."Ecco perché ho chiesto riscontro della telefonata, per questo le ho chiesto se ha visionato la partita come si visiona il luogo di un delitto se c’è un delitto».
Auricchio: «Questa volta lei da un valore a Moggi-Tosatti mente prima, Moggi-Damascelli non ha valore, mentre la telefonata di Lanese (presidente AIA), telefonata con Boschi osservatore..della partita, lei non la ritiene utile».
Gallinelli: «Sa cosa sta facendo?...lei sta sindacando il mio operato. Io non sto selezionando, sto cercando di dare una visione complessiva e di far vedere anche l’altro aspetto. Se facciamo vedere solo l’aspetto accusatorio, di congetture e di sospetto...».
Auricchio: «Non ho capito quale è l’ altro aspetto..».
Gallinelli: «Quando ho completato quella telefonate non l’ho fatto per divertimento o per mancanza di rispetto al tribunale, ma per rispetto alla verità che è quella che dobbiamo accertare in questa aula».
Casoria: «Vabbè andiamo avanti avvocato».
Pm Capuano: «Quale è la domanda, Presidente scusi, a me sfugge..».
Gallinelli: «Lei può leggere le telefonate e io non le posso le leggere? la domanda viene dopo la lettura. Adesso arriva pm! Se mi da il tempo, tanto ce ne abbiamo, poi lei può chiudere l'esame.
La domanda era questa: contro il Parma, partita Parma-Juve, ha effettivamente danneggiato la Juventus? non mi ricordo se ha risposto».
Auricchio: «Ho risposto; ho detto No, non ha danneggiato la Juventus, no nel temine del pareggio».
Gallinelli: «Quali sono stati i commenti di Luciano Moggi a proposito dell'operato di De Santis in Parma-Juve? Visto che non è stata danneggiata la Juve...»
Auricchio: «Abbiamo riferito di un colloquio tra i due protagonisti, Moggi e De Santis... »
Gllinelli: «Colonnello, è una domanda specifica »
Auricchio imperterrito continua per la sua strada: «... in cui Moggi non ha inveito contro il De Santis, tanto è vero che gli ha detto, “tu non la potevi vedere”...».
Gllinelli: «Moggi era soddisfatto o non soddisfatto dell'arbitraggio De Santis? »
Auricchio divaga: «Moggi ha giustificato l'errore sul rigore. Moggi non era in alcun modo particolarmente amareggiato per l'arbitraggio di De Santis».
Casoria: «Va bene, lo interpreteremo noi. Lo ha perdonato avvocato. Questo è l'unico commento, perché questa è l'unica telefonata».
Passiamo allo “sdoganamento”

Gallinelli: «Lei nelle scorse udienze ha riferito che il De Santis si sarebbe sdoganato “dalla presunta associazione a seguito della notifica della proroga delle indagini ricevuta dal De Santis” nel mese di?»
Auricchio: «Beh, lo abbiamo anche anticipato, a febbraio lo abbiamo calcolato»
Casoria: «Lo aveva già detto».
Gallinelli: «Vedrà che ci sarà un aggiornamento documentale su questo. Quindi la partita Parma-Juventus è precedente a questo sdoganamento?»
Auricchio: «Sì».
Gallinelli: «Prima ha detto con Palanca, non ha nessuna incidenza sulla condotta fraudolenta di De Santis...»
Auricchio: «Non ho detto così, ho detto nel periodo di autunno, novembre-dicembre, assolutamente. Anzi, dal tenore delle telefonate di De Santis, sembra di avere tutto sotto controllo»
Gallinelli: «Quindi il 6 gennaio De Santis quando arbitra Parma-Juventus non ha ricevuto alcun avviso di proroga delle indagini, quindi diciamo, è libero -secondo l'assunto investigativo-, di favorire in modo unilaterale la Juventus, non avrebbe nessun condizionamento»
Auricchio: «No».
Gallinelli: «Però nella informativa del 2 novembre 2005 è scritto testualmente, in modo molto eclatante, “De Santis è una creatura generata da Moggi, gestita sempre dallo stesso, di conseguenza emerge una continuata (non saltuaria) opera svolta dal De Santis ad appannaggio degli interessi dell'associazione e quindi della Juventus”. Come giustifica questi sdoganamenti con questa opera continuativa svolta dal De Santis?»
Auricchio fa rilevare che l'informativa è del novembre 2005 e lo sdoganamento a suo dire sarebbe del febbraio successivo.
Capuano: «Presidente, c'è anche opposizione, perché su questa circostanza il teste ha risposto all'udienza scorsa... Fino a un certo punto De Santis è stato un sodale dell'associazione, successivamente, all'esito di una serie di circostanze, il teste ha rappresentato che il De Santis si è staccato dall'associazione».
Casoria: «Avvocato, non insista sul punto, il teste ha manifestato quello che è il suo pensiero».

Gallinelli: «Senta, in queste vostre valutazioni, che normalmente dovrebbero essere riservate al magistrato inquirente...»
Capuano morso da una tarantola: «Questi sono dei commenti però presidente». Ogni volta che si oppone sembra di ascoltare i piagnistei di un bambino.
Gallinelli: «Sto parlando con me stesso... »
Auricchio: «Perché a chi lo abbiamo riferito?»
Capuano il suggeritore: «No, non risponda lei colonnello...»
Gallinelli: «In questo escursus, siete stati condizionati dal risultato delle partite? »
Auricchio: «No, non ho capito la domanda»
Gllinelli: «In queste vostre valutazioni sull'apporto continuativo, saltuario, a cottimo... del De Santis nell'associazione, siete stati investigativamente condizionati dai risultati degli incontri della Juventus?»
Auricchio: «No, le sto dicendo di no. Parma-Juve è l'espressione più libera di questo condizionamento».
Casoria: «Avvocato non insista»
Gallinelli: «Presidente è un punto importante e questa importanza la rileveremo nella partita Fiorentina-Milan ... Capo “S” dell'imputazione, partita Palermo-Lecce 3-2 del 20 febbraio 2005. Qua aveva ricevuto l'avviso di proroga delle indagini preliminari?»
Auricchio: «Non credo».
Gallinelli: «Ha detto febbraio prima, siamo al 20»
Auricchio: «Non ho parlato di ricezione dell'avviso. Ho detto addirittura ad aprile per questo procedimento (il presente processo), a febbraio abbiamo fatto riferimento ad altro procedimento, che era quello della Procura di Torino, dottor Guariniello».
Gallinelli: «Questa è una circostanza erronea perché De Santis non ha ricevuto nessun avviso»
Auricchio: «No, ma io non ho mai detto questo»
Casoria: «Però lei ha detto febbraio»
Auricchio: «Ho detto febbraio, se mi fate dire perché...»
Casoria: «Il perché non ha importanza, però lei ha collegato questo... »
Auricchio: «Ho detto febbraio, perché a febbraio ci sono delle cose utili, per parte nostra, per giustificare quello che l'avvocato chiama»
Gallinelli: «E' l'avvocato di De Santis che fa il controesame, non è per Rosetti od altri. Se questa circostanza, se questo avviso lo porta come rilevante, io penso e quindi vengo indotto in errore, che sia relativo a De Santis. Adesso invece mi dice che è relativo ad altri?!»
Capuano: «No, no. Presidente, non ha detto questo, se facciamo rappresentare al teste quello che ha detto...»
Casoria: «Andiamo avanti»
Gallinelli: «Presidente, abbiamo parlato di sdoganamento, abbiamo cristallizzato questo sdoganamento...»
Casoria: «A febbraio 2005, quella che sia la motivazione, poi vediamo. Qual è la domanda?».
Gallinelli: «Palermo-Lecce del 20 febbraio, assistenti Papi e Grilli, quarto uomo Tagliavento, poi attinge all'informativa, “De Santis compiva atti fraudolenti consistiti nella dolosa ammonizione dei calciatori del Lecce Pinardi e Rullo”. Lei si ricorda se nella stagione 2004/05 Pinardi e Rullo sono stati i calciatori più sanzionati disciplinarmente dagli arbitri? E non solo da De Santis?»
In aula, stante le difficoltà del teste a ricordare la partita, qualcuno commenta: «Era già sdoganato...», il difensore dell'ex arbitro: «Appunto, è quello che gli ho chiesto prima, ma non me lo ha detto».
Auricchio: «Io non la ricordo questa partita, tra l'altro...»
Il Presidente interviene a chiarire la domanda relativa a Pinardi e Rullo. Il teste non ricorda.
Gallinelli: «Allora dolosa ammonizione di Pinardi e Rullo (due giocatori dal peso specifico...), quindi non più Petruzzi e Nastase, questi campioni del mondo...»
Un nuovo piagnisteo di Capuano: «Non si devono fare dei commenti, si devono fare le domande...». Adesso si lamenta di questi commenti, loro che hanno fatto i capi di imputazione con la gazzetta dello sport! Vergogna!
Gallinelli: «Pinardi e Rullo, squalificati dal giudice sportivo per la successiva Lecce-Messina. Qua De Santis non favorisce la Juventus, ma il Messina».
Poi il legale di De Santis giustifica le domande precedenti, leggendo l'informativa del 2 novembre: «”Il fenomeno dei calciatori assenti per squalifica (ovviamente delle squadre che affrontano la Juve), assume una valenza fondamentale oltre che per il peso specifico dei singoli giocatori interessati, laddove si considera che la lotta per la vittoria finale del campionato 2004/05 tra Juve e Milan, è stata talmente serrata ed incerta, tanto che le due formazioni per ben dieci giornate di campionato sono state in testa alla classifica a pari merito, e quindi ogni incontro delle due squadre assumeva un'importanza vitale per le sorti finali del torneo”» e confronta questo passaggio con quanto scritto in un altro punto dell'informativa (pag. 378), «”il momentaneo raffreddamento di de Santis nei confronti della compagine moggiana è verosimilmente da ricercarsi nell'aspirazione nutrita dal medesimo (quindi non da notifiche di proroga delle indagini)di avere la certezza di essere designato quale arbitro italiano per i mondiali di Germania 2006. Di conseguenza il predetto, atteso che all'inizio della primavera la società diretta da Moggi appariva non fornire sufficienti garanzie di certezza per la conquista dello scudetto, mentre il Milan attraversava contemporaneamente un trend positivo, un rapido calcolo di convenienza induceva De Santis a spostarsi verso il competitore ritenuto più forte. Ma De Santis è tornato quasi immediatamente sui suoi passi, avendo Moggi rinsaldato le fila della compagine e dimostrato di rappresentare ancora la vera forza dominante marciando in modo decisivo verso la conquista dell'ennesimo scudetto”». E Don Vito Corleone dove lo hanno sbolognato?
L'avvocato Gallinelli riporta una telefonata tra Moggi e Tosatti:
Moggi: “De Santis ha proprio rotto i co..., ha rotto!”
Tosatti: “Ormai gli arbitri ti pi... addosso a te...”.
M: “Oggi ci è proprio contro alla grande”.
T: “Ho detto in federazione: avete fatto apposta a mandare De Santis, perché vada nel sedere alla Juve”.
M: “e già, e questo quest'anno ci costa tra Palermo, Parma e questa qui (Juve-inter), ci costa tranquillamente sei punti, è una cosa incredibile guarda”.

Altra telefonata:
Moggi: “E' un figlio di p...”
Tosatti: “Sì, ma proprio alla grande”.
M. “Ci ha creato un sacco di difficoltà, se noi perdiamo il campionato uno degli artefici è lui! Perché c'ha dato troppo contro; a Palermo non c'ha dato un rigore, a Parma c'era rigore e non ce l'ha dato, oggi deva cacciare Cordoba e non lo caccia!”
T: “Ed il rigore su Nedved? Non lo dà”
M: “E' un casino”.
T: “Non vede il fallo di Mihajlovic su Ibrahimovic”
M: “Non l'ho neppure salutato, non mi va di parlarci, manco l'ho cagato... Ha beccato tutti i giocatori diffidati”


Casoria: «Avvocato, su questa base che domanda dobbiamo fare?»
Gallinelli: «Se si è analizzato il comportamento arbitrale di De Santis, nelle partite della Juventus da lui arbitrate, quanti giocatori della Juventus diffidati sono stati ammoniti? Avete fatto questa indagine?»
Auricchio sommessamente: «No».

Fiorentina-Milan, 1 maggio 2005

Gallinelli: «Ricorda con chi giocò il Milan il 1 maggio, partita precedente lo scontro diretto con la Juve?»
Auricchio: «Non lo ricordo, dovrei controllare»
Gallinelli: «Fiorentina-Milan?»
Auricchio: «Sì, 1-2».
Gallinelli: «Sa se il Milan affrontò quella partita con qualche giocatore diffidato?»
Auricchio: «Non ricordo. Non è stata una partita attenzionata».
Gallinelli: «Si ricorda se erano diffidati Rui Costa, Nesta e Seedorf?»
Capuano: «Ha già risposto presidente, ha detto che non si ricordava». Già, il colonnello “Non ricordo”
Gallinelli: «Quindi non si ricorda neanche se De Santis arbitrò quella partita? De santis era attenzionato dalla vostra indagine...»
Auricchio: «Ma certamente lo ricordo io in questo..., ma se mi chiede avete attenzionato questa partita, io le rispondo, no». Poi sembra ribellarsi alla ripetitività della domande (“hai visto la partita?”, “hai visto sky?” Io le rispondo no)
Gallinelli: «Però si ricorda che De Santis arbitrò Fiorentina-Milan del 1 maggio»
Casoria: «Che rilevanza ha, se lui ricorda che De Santis...? »
Gallinelli: «Perché De Santis non ha ammonito nessuno dei giocatori diffidati del Milan, che poi giocava contro la Juventus. E le sembra poco? »
Casoria: «Ma ha già spiegato che lui non se ne è interessato».
Gallinelli: «E io sto arrivando a perché non se ne è interessato!»
Casoria: «Perché non risultava dalle intercettazioni».
Gallinelli: «Perché non era conveniente, perché non era conveniente”»
Trofino: «Perché distruggeva il teorema».
Capuano: «Presidente però o siamo in una fase di contestazione o iniziamo la discussione...». Sennò io così non gioco più!
Gallinelli: «Visto che è esperto in telefonate, riformulo la domanda in altro modo. Avete captato conversazioni telefoniche nel corso delle quali De Santis viene rimproverato, direttamente o indirettamente, per no aver ammonito giocatori diffidati del Milan?»
Auricchio: «Non mi ricordo questa circostanza»
Gallinelli: «Non ci sono telefonate in relazione a Fiorentina-Milan? Ci sono delle telefonatine... Ce n'è una che riguarda anche Moggi, dovrebbe conoscerla».
Auricchio non riesce a trovarla...

2 maggio 2005 Moggi a Della Valle:
Moggi: “Certo l'arbitro (De Santis) vi ha fatto un bel sedere eh?”


Auricchio mentre scartabella nei suoi documenti afferma che la partita Fiorentina-Milan fu diretta da Farina e che Puglisi era uno del due assistenti.
Mentre il teste brancola nel buio delle sue ricerche, il legale spiega che questa partita non può sfuggire ai ricordi del colonnello perché nelle informative si afferma che i viola da quando furono accolti nell'associazione, inanellarono una serie di risultati positivi interrotti, quale unica eccezione, dalla gara con il Milan!
Si apre anche un battibecco tra i pm e lo stesso De Santis, presente in aula, con le proteste del pm Capuano: «Presidente cos'è questa interlocuzione con gli imputati?»
Casoria: «De Santis, lei deve stare zitto».
De Santis: «Dottoressa, se il pm mi dice... »
Casoria: «Dopo, quando vuole intervenire, dopo».

Auricchio: «Ho trovato la conversazione». Olé! Poi conferma la frase ed il tenore della telefonata già riportata dal difensore dell'ex arbitro romano.
Gallinelli: «E ricorda se dopo Fiorentina-Milan per protesta la Juve decise il silenzio stampa?»
Auricchio: «Sì, sì. Questo lo ricordo perché è la conversazione del 5 maggio De Santis-Meani che commentano ridendo del silenzio stampa della Juve».
Gallinelli: «Aedsso che ricorda, riesce anche a ricordare se Rui Costa, Nesta e Seedorf erano diffidati?»
Auricchio: «No, non lo ricordo».
Gallinelli: «Si ricorda se quando arbitrò Fiorentina-Milan De Santis era sdoganato dall'associazione?»
Auricchio: «Sì, secondo la nostra ricostruzione si distingueva per una posizione anti-juventina». Da sentimento popolare, diciamo va!
Gallinelli: «Ed era il primo maggio. L'otto maggio era sdoganato oppure no dall'associazione? Visto che entra ed esce...»
Capuano ha imparato l'arte da Narducci e presta soccorso al tentennante colonnello: «Presidente, però pure questo è un commento!»
Casoria: «E' un commento».
Gallinelli: «No, non è un commento! Lo hanno detto loro che entra ed esce. Presidente è il teorema accusatorio!»
Capuano: «Non si possono fare gli interrogatori con i commenti. Questo è motivo di discussione, non è una domanda!»
Il Presidente cerca di ristabilire l'ordine: «L'otto maggio quale sarebbe la sua posizione?»
Gallinelli: «Presidente, c'è un capo di imputazione per l'otto maggio, ed è Livorno-Siena. Colonnello, lei ha capito perfettamente, avanti su!» e lo hanno capito anche i due pm... «Il primo maggio lei ha detto che era sdoganato De Santis. Quindi “entra ed esce” non l'ho detto io pubblico ministero, lo dite voi!»
Auricchio: «Ma Livorno-Siena è un'attività assolutamente autonoma, lo abbiamo detto in sede di esame... »
Gallinelli: «Non mi superi con le risposte! Le ho chiesto: era sdoganato o no l'otto maggio?»
Auricchio: «Secondo me era ancora sdoganato». E secondo me l'hai sparata lì, “addò cojo cojo!”
Gallinelli: «Ah, era sdoganato?! »
Auricchio: «Sì».
Gallinelli: «Allora, contestazione: Livorno-Siena, 8 maggio 2005, e c'era già stata la notifica della proroga delle indagini?»
Auricchio: «Sì».
Gallinelli: «Che poi presidente, dimostrerò che la proroga delle indagini venne notificata a de Santis a giugno 2005, a campionato finito...»
Capuano: «Presidente possiamo sentire la domanda?»
Gallinelli: «E lo so, non fa comodo...»
Capuano: «Ha aperto una parentesi in una contestazione» “Hai aperto la parente? Chiudila!”
Gallinelli: «Io mi sarei aspettato che questa circostanza venisse corretta dalla procura, visto che l'avviso... »
Lo stizzito Capuano: «Presidente io sto attendendo la contestazione su Livorno-Siena». Attendere prego...
Casoria: «La domanda...»
Gallinelli: «Non è una contestazione, è una domanda pubblico ministero. La contestazione l'ho fatta, e per rispetto al tribunale la ripeto, l'ho fatta alla procura [sul? ndr] quando è stato spedito l'avviso di proroga delle indagini. E questa è correttezza processuale».
Capuano: «Avvocato lei sta facendo il controesame, sennò qui si fanno le sei e non riusciamo mai a finire...» 'O pm tiene a che fa.
Gallinelli: «L'avete fatta voi o no? Poi lo dimostreremo documentalmente».
Capuano: «Sì, ma sono sempre in attesa della domanda».
Gallinelli: «Livorno-Siena, partita giocata l'otto maggio arbitrata da De Santis. Addirittura viene contestata qui l'aggravante dei motivi abietti e futili: De Santis compie un arbitraggio fraudolento per vendicarsi di Spinelli, il quale aveva parlato della combriccola romana»
Casoria: «Qual è la domanda?»
Gallinelli: «La domanda è: avete visionato la partita (perché le partite devono essere trattate allo stesso modo)? Innanzitutto se si ricorda con quale risultato terminò»
Auricchio: «Ricordo un risultato di tipo tennistico, 3 a 6»
Casoria: «L'ha vista lei questa partita?»
Auricchio: «Ne abbiamo parlato in sede di esame... »
Casoria: «No, vuol sapere se lei se l'è guardata».
Auricchio: «Non ricordo».
Gallinelli legge l'informativa: «Allora, “In qualità di direttore di gara compiva atti fraudolenti consistiti, tra l'altro, nell'espulsione del giocatore Galante. Atti finalizzati ad alterare il risultato di predetto incontro, dovendo il Livorno giocare per oltre settanta minuti in inferiorità numerica ed avendo commesso il fatto per il motivo abietto di vendicarsi del presidente del Livorno, Spinelli, che aveva rilasciato dichiarazioni sulla cosiddetta combriccola romana di cui De Santis fa parte”. La domanda, c'è stata una designazione fraudolenta di De Santis per questa partita?»
Auricchio: «No, non che mi risulti».
Gallinelli: «Quindi è casuale... Avete captato conversazioni telefoniche in cui si fa riferimento all'alterazione delle griglie arbitrali finalizzate alla designazione di De Santis per tale incontro?»
Auricchio: «No».
Gallinelli: «Avete accertato quante giornate di squalifica vengono comminate a Galante?»
Auricchio: «Sto trovando la partita...» poi vinto dall'inutilità della ricerca (e forse dall'assenza del dato, «Non lo ricordo avvocato».
Gallinelli: «Va bene. De Santis e Mazzini, “Mò voglio vedè se gli dà due giornate di squalifica Laudi”. Galante ha preso una giornata di squalifica». Il legale poi cita i tabellini sportivi del corriere dello sport che giustificano l'espulsione.

Gallinelli: «La vostra ipotesi, o tesi, accusativa è fondata sul rapporto conflittuale, visto che è stata contestata l'aggravante, tra Spinelli e De Santis? »
Auricchio, che stavolta ricorda prontamente: «Lo dice De Santis, che nelle intercettazioni telefoniche fa riferimento, “Pronti via, Galante espulso”. Poi su Spinelli, non al bar dello sport, lo dice con il vicepresidente della federcalcio facendo riferimento al fatto che Spinelli si era reso protagonista di quelle dichiarazioni». Poi aggiunge ad abundantiam, «Così come ricorderà che in sede d'esame abbiamo accennato di Cellino».

Gallinelli: «Informativa del 19 aprile 2005, “Nel contempo si procedeva ad individuare una distinta direzione d'indagine con l'obiettivo di dare concretezza alle ipotesi iniziali circa l'esistenza di elementi di veridicità promananti dalle dichiarazioni di Dal Cin e Spinelli”. Quindi, quali sono stati i vostri riscontri?»
Auricchio: «Avvocato, gli elementi... lei mi dice quello che è scritto nella informativa del 19 aprile, che non potrà mai dirmi cosa succederà nella partita del 8 maggio... »
Gallinelli: «Ma qua stiamo al processo, le indagini sono finite!»
Auricchio: «Allora, la partita Livorno-Siena è stata da noi trattata secondo il metodo classico direi...»
Prioreschi: «(Metodo) Sbagliato...»
Auricchio: «...Perché è lo stesso protagonista che, non ad un qualsiasi tabaccaio recuperato per strada, ma al vicepresidente Mazzini»
Gallinelli: «”Tabaccaio”?»
Auricchio: «Visto che a lei piace fare questo tipo di digressioni...»
Capuà, questo non è un commento? Per giunta pure insolente...
Gallinelli: «Quindi a seconda della persona con cui parla?»
Auricchio: «il signor De Santis dice, e si erano sentiti prima della partita, il Renzi dice, “Ti passo il tuo padrone”. Chi è il padrone che risponde al telefono? È Mazzini». E il fatto che “padrone” possa significare dirigente della federazione di cui fa parte? Una sorta di datore di lavoro, no eh?
Gallinelli: «Scusi, ma Galante il calcio glielo ha dato o no?»
Auricchio svicola: «Prima della partita. Dopo la partita De Santis telefona a Mazzini...» e nonostante l'avvocato cerchi di fermarlo (è lanciato come un Freccia Rossa, adesso ricorda benissimo...), «... dice “Povero Spinelli è stato come sempre splendido...”»
Gallinelli: «La domanda è un'altra... Presidente lo fermi! Presidente, è un'altra la domanda! Loro hanno scritto che hanno fatto attività di ricerca e di riscontri, quali riscontri?»
Casoria: «Lei il calcio l'ha visto?»
Auricchio: «Ma non credo che la domanda sia questa presidente».
Gallinelli: «E' questa la domanda, Auricchio. Ha dato Galante un calcio a gioco fermo all'avversario?».
Auricchio: «Sì, non ho mica detto il contrario!» E sghignazza...
Gallinelli: «Quindi non c'è stato un riscontro positivo alle dichiarazioni di Spinelli? Era un riscontro positivo o negativo?»
Auricchio: «Il riscontro non è quello che dice lei. Su Galante ho risposto no».
Gallinelli: «Nel capo di imputazione c'è scritto, “tra l'altro procedeva all'espulsione di Galante!. “Tra l'altro”. Quali sono gli altri episodi che vi hanno inquietati a livello investigativo?»
Casoria: «Questo “tra l'altro” a che cosa si riferisce? »
Auricchio: «Si riferisce alla attività che lo stesso De Santis racconta nella intercettazione in riferimento al suo arbitraggio, e cioè, chiaramente lui dalle sue parole,
“Hai capito che mi ha detto Lucarelli, lì quando ho cacciato quello (Galante), m'ha detto -ma che bisogna salvà questi perché son della GEA?-. Gli ho detto senti non comincià a dire queste stronzate, le solite cazzate, pecché mò te caccio pure a te, capito?. E no, e no, alla fine del primo tempo mi è venuto Spinelli che mi fa -Massimo, belìn, ma uno con la tua esperienza poteva fare un giallo e tutto stava a posto-. Gli ho detto, senti belìn, ma un co****ne come il tuo, invece di dargli un calcio, non se poteva sta bono?”

Trovando concorde Mazzini che,
“Ma sì, se poi quell'id**ta di Galante è recidivo e poi si mette a fare la vittima delle ingiustizie... questa testa di c***o vuole fare il protagonista...”

E questo è il riferimento a Galante».
È incredibile le stesse telefonate che gli inquirenti pongono a fondamento dei teoremi accusatori, sono la prima prova dell'inconsistenza dei medesimi!

Gallinelli chiede ancora di quel “tra l'altro”: «Ha espulso altri giocatori? Non ha concesso rigori al Livorno? Questo le ho chiesto».
Auricchio: «Avvocato, non può chiedere il capo di imputazione perché non lo faccio io».
Gallinelli: «Non sto parlando del capo d'imputazione! Però chiedo scusa presidente, quando gli parlo delle telefonate, non posso parlare del capo di imputazione; quando gli parlo degli episodi, non conosce in capo di imputazione e non è compito suo. Siamo d'accordo, ma anche prima ho detto che non è compito della polizia giudiziaria fare delle valutazioni nell'informativa, ma le fa il pubblico ministero. Vero dottor Capuano? Gli ho chiesto: quali episodi?»
Casoria: «Non ce ne sono».
Auricchio: «No, l'episodio c'è ed è quello di Spinelli».
Gallinelli: «Io spero che sia un equivoco ingeneratosi in modo casuale, perché se io chiedo un episodio, non è la telefonata! Episodi calcistici, di condotta dell'arbitro».
Casoria: «Episodi calcistici dice l'avvocato»
Auricchio: «Infatti per questa partita abbiamo sostenuto l'episodio Galante-calcio e Spinelli per le dichiarazioni rese alcuni mesi prima sulla combriccola romana».
Gallinelli: «De Santis ha concesso un rigore al Livorno in quella partita?»
Auricchio: «6 a 3 ora vedo il tabellino. Probabilmente ha ragione... questo se lo sa... Ha concesso un rigore al Livorno».
Gallinelli: «Qual era il punteggio al momento dell'assegnazione del rigore?»
Auricchio: «1-0 per il Siena»
Gallinelli: «Quante volte nella stagione 2004/05 De Santis ha arbitrato il Livorno, squadra del presidente Spinelli?»
Auricchio: «Non lo so».
Gllinelli: «C'era un rapporto conflittuale tra Spinelli e De Santis »
Auricchio: «Sì».
Gallinelli: «E De Santis ha arbitrato solo una volta il Livorno in quella stagione?»
Auricchio: «Non lo so».
Il legale fa notare che avendo (secondo l'accusa) il De Santis una corsia preferenziale con i designatori, poteva farsi designare più di una volta per le gare del Livorno e attuare più pienamente i suoi propositi di vendetta verso il presidente Spinelli.

Rapporti con la stampa

Gallinelli: «Nelle vostre informative evidenziate che ci fossero tra Moggi e alcuni giornalisti accordi finalizzati a difendere l'operato degli arbitri asseritamente appartenenti alla presunta struttura associativa. Avete accertato l'esistenza di conversazioni telefoniche in cui Moggi uno o più giornalisti a difendere l'operato arbitrale del De Santis?»
Auricchio: «Non lo ricordo in questo momento».
Gallinelli: «Non le risulta?»
Auricchio: «Non lo escludo». Nel dubbio... (In dubbio contra reo)
Gallinelli: «No, se mi dice che non lo esclude allora le chiedo di verificare».
Auricchio: «Verifichiamo...»
Prioreschi: «Colonnello non si attacchi sempre alla stampella... se non ci sta non ci sta... ma ti pare che gli faceva la domanda se ci stava?...»
Dopo più di due minuti di ricerca, Auricchio: «Beh, ne ho trovato un paio. Ce n'è una in riferimento alla partita Lecce-Juventus arbitrata da De Santis...» Passano altri tre minuti, durante i quali, Gallinelli: «E certo che non le trova...»; Prioreschi bisbiglia: «E' mezzora che sta cercando... faceva prima a dire no...».
Auricchio: «Quindi il progressivo 4781, del 15 novembre 2004, in relazione alla partita Lecce-Juventus. Progressivo 30758 del 1 febbraio 2005, in relazione alla partita Milan-Bologna sempre arbitrata da De Santis...»
Gallinelli: «Ecco, come vi si difende l'operato di De Santis? Cosa dicono?»
Auricchio: «Moggi-Baldas, il primo progressivo 4781:
B: “Magari sentilo anche tu, così vediamo, non vorrei che quello ti mettesse qualcosa lì sui fuorigioco della partita di Ceniccola, no?”
M: “Che c***o mette?”
B: “Voglio dire sai no, eh?”
M: “Lui sa pure come so io”
B: “Ecco appunto appunto, magari sentilo”.

Ecco questo è il riferimento a Lecce-Juventus». E che c'azzecca con la domanda?
Gallinelli: «Non la voglio interrompere colonnello, ma io le ho chiesto di telefonate in cui si difende l'operato non di Ceniccola, ma di De Santis».
Auricchio: «Eh, ma l'assistente di Ceniccola...». Ma ci è o ci fa?
Gallinelli: «Arbitro De Santis!»
E via un'altra ricerca. Strano che i pm, desiderosi di chiudere per le sei del pomeriggio, non sollecitino a maggior sveltezza il teste.
Auricchio: «Progressivo 30758...»
Gallinelli: «Quindi nell'altra non c'erano questi riferimenti a tutela giornalistica dell'arbitro De Santis?»
Auricchio: «Lì è Ceniccola l'assistente, lei ha detto che non va bene...».

Redattori: Paola e Gildo

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