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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 19/04/2010 21:19:25
Calciopoli. Avv. Botti difesa Mazzini.

 

Tribunale di Napoli – Udienza del 13 aprile 2010. Sesta audizione teste Auricchio.

Avvocato Botti difesa Mazzini

Avv. Botti: «Colonnello nell’ambito della vostra attività investigativa avete verificato gli incarichi e il ruolo rivestito dal Mazzini nell’ambito dell’organizzazione federale ed, in caso affermativo, può riferire al tribunale in che periodi storici?».
Auricchio: «Al momento delle indagini, credo ne abbiamo parlato…ha fatto la stessa domanda…».
Casoria: «Risponda..anche se ripetitiva».
Auricchio: «Mazzini ha ricoperto il ruolo di vice presidente della Federcalcio».
Avv. Botti: «In che.. anni?
Auricchio: «Durante le indagini era vicepresidente».
Avv. Botti: «Avete verificato, nell’abito del sistema elettorale della Federcalcio, se Mazzini fosse espressione di maggioranza di società professionistiche o semi professionistiche ed in che modo fosse giunto alle sue elezioni?
Auricchio: «Mazzini era espressione del calcio semi-professionistico (dilettanti, comitati regionali) questo era il suo retaggio».
Avv. Botti: «Quando lei dice semi professioniste, intende società di calcio dilettanti?».
Auricchio: «Si. Società di calcio dilettanti».
Avv. Botti: «Avete verificato nell’abito dell’attività investigativa, in termini numerici e quantitativi che cosa esprimessero queste società di calcio dilettanti?».
Auricchio: «Anche questo credo di averlo ricordato. Nella misura.. oltre il 36 % (o il 36%)».
Avv. Botti: «Ha verificato se nel periodo delle indagini avesse delle responsabilità specifiche che riguardavano le nazionali?».
Auricchio: «Aveva le responsabilità del settore tecnico di Coverciano..».
Avv. Botti: «Quindi in qualche modo la sua presenza a Coverciano, che ha avuto un rilievo nei vostri atti investigativi, trova in qualche modo una giustificazione alle sue competenze?».
Auricchio: «Si si assolutamente. Non era anomala nel senso tecnico la sua presenza a Coverciano, era legata ad un incarico».
Avv. Botti: «Può riferire al tribunale, al di la della attività di captazione, trascrizione ed interpretazione delle intercettazioni telefoniche sulla posizione specifica del Dr Mazzini, quale altre attività investigativa avete svolto?».
Auricchio: «Laddove abbiamo ricordato attività di osservazione nel caso di incontri in cui lo stesso Mazzini si è reso protagonista, essenzialmente questa è l’attività».
Avv. Botti: «Intercettazioni, trascrizione e osservazione. Sul punto dell’osservazione, l’avvocato Picca le ha già posto una domanda specifica, con riferimento al famoso incontro di Villa la Massa; Ci sono ragioni per le quali avendo avuto commessa in anticipo dell’incontro, o per lo meno della rilevanza investigativa dell’incontro, avete ritenuto di non effettuare anche intercettazioni ambientali ma solo un’osservazione visiva?».
Auricchio: «Lo abbiamo ricostruito specificatamente la volta scorsa. La scelta investigativa della captazione ambientale sarebbe stata complessa per due motivi: da un lato la precisazione dell’incontro era avvenuto in definitiva il giorno prima, e dall’altro, il ristorante ci appariva oggettivamente ed informativamente vicino alla società viola che lo aveva scelto (ed a due suoi rappresentanti), e mi sembrava davvero inverosimile andare ad installare un’attività tecnica ambientale all’interno del ristorante che, come minimo, avrebbe presupposto l’interlocuzione diretta con il titolare, in quanto non vi era altra soluzione che installare un ambientale all’interno del panierino, ad esempio dei commensali».
Avv. Botti: «Quindi è stata una scelta tecnica?».
Auricchio: «Una scelta tecnica oggettiva, finalizzata alla valutazione sotto il profilo della genuinità dell’accertamento».
Avv. Botti: «Quindi voi non avete voi nessuna accortezza del contenuti di quell’l’incontro?».
Auricchio: «Del contenuto dell’incontro assolutamente no, lo abbiamo ribadito».
Avv. Botti: «Passiamo alla schede telefoniche, quelle anonime, quelle estere; avete verificato se al Mazzini fossero mai state mai distribuite una o più schede di questo genere?».
Auricchio: «Io non ho il dato, non ho curato l’aspetto investigativo nella sua completezza, quindi..».
Avv. Botti: «Però mi sembra che sul punto lei ha risposto nell’esame del pm al rilievo investigativo di questo dato, della distribuzione a taluni imputati di queste schede estere».
Auricchio: «Si, ho specificato che laddove ho potuto farlo, era legato al fatto che il materiale acquisito, fin quando ero io al nuclei investigativo, era pervenuto e quindi era di mia cognizione. In questo caso, pur non avendo firmato specificamente gli atti riepilogativi di indagine, però avevo contessa diretta e quindi riferito a ragione veduta a questi plurimi esami e controesami. In questo caso a domanda sua precisa io non posso rispondere».
Avv. Botti: «Quindi lei non sa se Mazzini fosse stata o meno consegnata una scheda?».
Auricchio: «Esattamente».

La Lazio, Carraro e Lotito

Avv. Botti: «E’ in condizione di riferire al tribunale il ruolo avuto da Carraro rispetto al presunto aiuto alla società sportiva Lazio? Che tipo di attività avrebbe svolto Carraro, con che esito, che rilievo avrebbe avuto questa attività rispetto all’esito?».
Auricchio non ha capito la domanda e l’avvocato precisa: «Secondo la vostra attività investigativa complessiva, se ha avuto un ruolo, che ruolo avuto con che esito il presidente Carraro rispetto al presunto aiuto alla società calcio Lazio e quindi Lotito».
Auricchio: «Un ruolo marginale in questa operazione. In questa operazione ci sono stati una serie di progressivi ..il ruolo non è stato un ruolo risolutivo…» …
Avv. Botti: «Alla luce di questa sua considerazione, come mai nelle conclusioni delle vostre informative ritenete comunque poi di denunciare Carraro per questa vicenda al di là del reato associativo come reato a lui addebitabile?».
Auricchio: «Si riferisce ad una prima ricostruzione del 19 aprile, poi dopo ci sono stati ulteriori .. Il deferimento è stato fatto effettuato in quella del 19 aprile e chiaramente non tiene conto di una valutazione complessiva, anche successiva».

Cena a Livorno del 21.05.2005

Avv. Botti: «Nelle vostre informative date particolare rilievo ad una cena-incontro che si sarebbe tenuta il 21 maggio 2005..all’esito.. le faccio un riferimento specifico alla giornata di campionato».
Auricchio: «La penultima».
Avv. Botti: «esatto.. la cena che si sarebbe tenuta a Livorno».
Auricchio: «Che si è tenuta».
Avv. Botti: «Si è tenuta la cena. Le do dei riferimenti della progressione telefonica..progressivo del 20.05. ore 10.25 telefonata tra la Fazio e Bergamo, tiene presente il dato?».
Auricchio chiede di avere modo di controllare il dato e l’avv. Botti fa presente che dalle informative, sul punto, il colonnello evidenzia nella telefonata, una forte perplessità nel far partecipare all’incontro lo stesso Mazzei. Auricchio spiega che la perplessità non riguarda né Bergamo, né Mazzini, né Moggi ma Giraudo poi subito superata. Una perplessità «sufficientemente banale, superata nello stesso colloquio».
Avv. Botti: «Da quale esigenza e da quale necessità ..quale era il contenuto di questo incontro del 21.05? ».
Auricchio: «Contenuto da noi ritenuto valido come dato investigativo e per eventi sportivi che da li a breve si fanno a verificare».
Avv. Botti: «Non solo questo c’era anche la possibile riconferma di Bergamo.. ».
Auricchio: «Certo questo dal punto di vista sportivo; da un punto di vista di politica istituzionale c’è un passaggio a cui Bergamo tiene particolarmente… avere garanzie circa la sua riconferma o meno… ».
Viene nuovamente discusso sul punto “perplessità” nei modi sopra evidenziati
Avv. Botti: «L’esito è pacifico,sappiamo che il Mazzini partecipa, sto cercando di comprendere, essendo un incontro con una specifica finalità anche istituzionale oltre che sportiva, perché Bergamo avrebbe presentato in quella sede la relazione per essere riproposto nel ruolo. Io Volevo comprende..e chiedo a lei che conosce approfonditamente questo processo e che nelle sue informative, nel punto ha tratto conclusione, se non le sembrava strano che Mazzini, vice presidente della Federcalcio, quindi possibile destinatario.. la presenza del Mazzini suscitasse tutte queste perplessità. Tanto è vero che la Fazio e Bergamo, nella loro conversazione, più volte si interrogano sull’opportunità di questa presenza..Volevo chiedere a lei come concilia .. ».
Auricchio ribadisce di non vedere tutte queste perplessità.

I rapporti con la Fiorentina

Avv. Botti: «Nel rapporto, come sa bene, ha addebitato l’intervento per evitare la retrocessione della Fiorentina. Il rapporto fra Mazzini e la Fiorentina viene sollevato dai Della Valle o sollecita lui in qualche modo.. si mette in contatto con i Della Valle?».
Auricchio: «..un po’ vuoi per la corregionalità è lui che si propone inizialmente in questo ruolo di catalazzatore ed è lui che, soprattutto in fase iniziale che bene abbiamo affrontato, fa da attore protagonista. Poi è lui che crea e funge da elemento catalizzatore per tutta una serie di valutazione sia in direzione federazione calcio, sia in direzione dei designatori».
Avv. Botti: «A me interessa la genesi del contatto iniziale, come e quando la individua?».
Auricchio: «..l’abbiamo individuata con un contatto particolare con Mencucci. Poi, dalla frustrazione del Mencucci per l’andamento della squadra in quel campionato, Mazzini funge da elemento catalizzatore (bisogna comportarsi in un certo modo, fare come dico io..)».
Avv. Botti: «Risponde ad una sollecitazione?».
Auricchio: «Non c’è propri una richiesta iniziale dal Mencucci. E in quel momento particolarmente frustrato per ..e si confida con il Mazzini e per come va il colloquio si propone come elemento catalizzatore come dicevo».

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