Il messaggio della stampa italiana nei mesi estivi del 2006 era stato chiaro ed inequivocabile: Luciano MOGGI doveva scomparire perchè rappresentava il marcio dell'intera società italiana.Ricordo ancora l'invito della Ministra Melandri a non ospitare in Tv l'ex direttore della JUVENTUS in quanto immorale. E non dimentico neppure l'intervista dell'esimio socio di Massimo Moratti nonchè commissario straordinario della FIGC signor Guido ROSSI , il quale pregava Moggi di ritornare nelle fogne. Il signor LUCIANO MOGGI , però, convinto di vivere in un paese civile ,ha continuato a frequentare trasmissioni televisive e radiofoniche . Ha parlato con la gente in incontri pubblici organizzati da gente che non ha mai creduto nella farsa estiva targata RCS. Nella sostanza , orbene, Luciano MOGGI ha continuato ad esprimere il proprio punto di vista ed a dichiararsi innocente. Un grande giornalista come Vittorio Feltri , da anni paladino del garantismo , ha concesso la possibilità allo stesso Moggi di tenere una rubrica sul quotidiano LIBERO. Il ministro Melandri , la stampa italiana capeggiata dall'RCS ed i petrolieri ambientalisti non sono , dunque, riusciti ad eliminare fisicamente dalla faccia della terra il ferroviere che faceva vincere la JUVE. Con il passare del tempo , al contrario, la gente ha iniziato a comprendere che il processo celebrato nell'estate 2006 era tutta una pagliacciata. Alcuni hanno scritto libri che evidenziavano in modo diamantino la nullità del processo stesso. Il tempo ,da galantuomo quale è, stava facendo emergere la verità e l'arma migliore per Luciano MOGGI era rappresentato dal metodo utilizzato dai suoi carnefici. L'aver pubblicato, infatti, le intercettazioni , coperte dal segreto istruttorio, ha permesso alla gente di capire e ragionare. Leggendo sentenze di questo tenore: " E' concettualmente ammissibile ottenere un vantaggio in classifica senza alterare il risultato delle partite" ha fatto capire che i processi celebrati nelle hall di albergo erano una immane pagliacciata. Il tutto , dunque, iniziava a deporre a favore di Luciano MOGGI ed anche i bambini delle scuole elementari iniziavano a sapere che i processi devono svolgersi innanzi a giudici terzi e disinteressati. I vari Palombo, Cannavò, Monti, Travaglio, Bernardini , Mensurati hanno visto sgretolarsi il loro tanto amato castello di sabbia. E' stato sufficiente , però, il deposito di ulteriori intercettazioni durante una banalissima e modestissima udienza preliminare per ridare fiato alle trombe degli sconfitti. I petrolieri ambientalisti hanno ripreso a piangere ed hanno chiesto altri scudetti. I candidi hanno scritto i loro articoli inutili e moralisti. Repubblica ha pubblicato i numeri di telefono di comuni cittadini italiani in barba alle elementari regole democratiche. Il giornale rosa ha enfatizzato la scelta dell'aula bunker( paragonando i mafiosi a Moggi). Tutto questo casino per ribadire il solo concetto tanto caro alla Melandri e Guido Rossi : Luciano MOGGI deve tornare nelle fogne; Luciano MOGGI non deve essere ospitato in TV ed in Radio; Luciano non deve scrivere sui giornali. Nessuno , ripeto nessuno, che abbia scritto che tutte le intercettazioni depositate non contengono alcun elemento caratterizzante la fattispecie criminosa dell'associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Scrivere su un giornale era reato solo nel ventennio in Italia ed in tutti i paesi del nazismo e del socialismo reale. Nei paesi democratici è , al contrario, un diritto costituzionalmente garantito e protetto. Il giorno in cui qualche Travaglio o Cannavò mi spiegheranno quale disposizione normativa italiana impedisce a Luciano Moggi di telefonare o parlare in Tv cercherò umilmente un posto nelle fogne anche io. Prima di allora spero vivamente che il signor Luciano MOGGI continui a parlare ed a difendersi.
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