Per Marco Tronchetti Provera il caso Calciopoli è da considerarsi chiuso, perché è una questione di cui non vale nemmeno la pena di parlare. Ma il presidente di Pirelli, invece di non parlarne (e sarebbe quanto meno una scelta opportuna), aggiunge:
«...in tutti gli sport quando il primo viene squalificato vince il secondo senza scandali: il calcio ha un impatto mediatico più forte e si sono inventati che è uno scandalo... ».
Vero! Quando ci sono le prove che constatano l'irregolarità del primo arrivato (qualunque sia la motivazione) è giusto, sportivamente parlando, premiare chi, senza scandali, è giunto secondo. Ma quando così non è? E poi: se la Juventus è stata considerata irregolare (comunque sto ancora aspettando una prova una che così è stato) perché la sua ex dirigenza ha intrattenuto rapporti di abitualità con i designatori arbitrali, è proprio sicuro, il Sig. Tronchetti Provera, che il secondo classificato è esente da scandali?
La chiusura non poteva non toccare le ultime intercettazioni (ma poi non si era detto che non ne valeva nemmeno la pena di parlarne?!?):
«Manipolazione vergognosa della realtà. Si è cercato di ricostruire sul nulla una rivisitazione di Calciopoli - ha concluso Tronchetti Provera sulle ultime vicende del processo -. Tentare di manipolare la verità è scandaloso».Due considerazioni: a) devo ancora dare ragione al Dott.Tronchetti: Calciopoli fu una manipolazione della realtà. Niente prove, processi sommari, gradi di giudizio saltati, informative redatte con i tabellini della Gazzetta dello Sport; b) scandaloso, però, è stato farci prendere per il naso da chi, in questi ultimi quattro anni, si è cosparso il capo di cenere andando a celebrare su giornali e televisioni la propria estraneità alle vicende calciopolistiche, gridando con rabbia e lacrime che senza quella banda di truffatori, altri, avrebbero potuto vincere campionati e coppe.
Un consiglio: telefoni all'Avv.Zaccone, vedrà che troverà uno che la pensa esattamente come Lei.