L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle ha certificato, se mai ce ne fosse bisogno, l’indole mai doma della nostra Associazione rafforzando, attraverso l’attuazione delle innumerevoli iniziative giudiziarie, il ruolo di leader nella lotta per la restituzione di titoli ed onore del nostro amato sodalizio. Ad oggi GiùlemanidallaJuve, attraverso la puntigliosa lotta di civiltà e legalità intrapresa, resta l’ultimo baluardo che, siamo certi, potrà concretamente smascherare farsopoli. Negli ultimi dodici mesi Coni e Figc sono state oggetto di svariate diffide e richieste di chiarimenti, abbiamo depositato diversi esposti presso alcune Procure della Repubblica con l’intento di porre fine all’immobilismo che regna sovrano quando ad essere giudicata non sia una squadra di Torino il cui nome inizia per “J”, è stato intrapreso un ricorso al Tar Lazio avverso l’arbitrato del Coni e relative sentenze farsa ed, infine, è stato depositato un ricorso presso la Commissione Europea sulla Concorrenza attraverso uno dei più importanti studi legali europei. Sappiamo bene che i tempi della giustizia ordinaria sono ben più lunghi rispetto alla celerità (nonché illegittimità) registrata durante la farsa sportiva targata estate 2006. Siamo tuttavia consci delle effettive potenzialità dei procedimenti legali avviati. Troppo grandi sono state, di fatto, le ingiustizie perpetrate ai danni della nostra amata Juventus. Non dimentichiamo, inoltre, che l’anno appena trascorso ha legittimato e rafforzato l’immagine e la crescita della nostra Associazione. Sia pur a malincuore gli organi sportivi italiani ed europei sono costretti a tener conto della nostra esistenza e delle nostre richieste. Tutti gli addetti ai lavori, organi di informazione compresi, sanno della conseguenze che porterebbe una nostra vittoria legale e, a tal proposito, nutrono il dovuto timore e rispetto nei confronti della nostra grande Associazione. Oggi più di ieri ci è concesso gridare al mondo: “Noi ci siamo e non ci arrenderemo mai”. Ed è per tale motivo che ringrazio tutti Voi per l’enorme e fattivo sostegno che continua a garantirci l’opportunità di proseguire con assoluta fermezza la lotta per la verità. Ed il 2008? La musica non cambia, il nuovo anno si aprirà con la costituzione di parte civile nel procedimento penale contro le 2 squadre di Milano che dovranno essere giudicate per il reato di falso in bilancio. Con questo procedimento è nostra intenzione accedere a quegli atti la cui visione ci fu negata dal sempre “solerte” procuratore federale della Figc. Prendendo per buone le asserzioni dei PM di Milano, la seconda squadra di Milano non avrebbe nemmeno dovuto disputare il campionato di serie A che li vide vincitori “morali” (sich) e negli annali (grazie al fido Guido Rossi) del primo scudetto di cartone che la storia ricordi. Saremo come al solito in prima linea, è nostra intenzione porre in atto ogni azione utile ad evitare la prescrizione (giugno 2008) di quei reati sportivi che garantirebbero ancora una volta (dopo i vari passaporti, intercettazioni, pedinamenti, ecc…) l’impunità e la conseguente arcana purezza degli “onesti” agli occhi dei meno avveduti. La Giustizia deve essere uguale per tutti. Sarà inoltre l’anno in cui cercheremo di portare a compimento la nostra ambizione, dichiarata fin dalla prima ora, di divenire la prima class action italiana. Il prossimo 15 di maggio è stata finalmente fissata la data dell’udienza presso il Tar Lazio in cui faremo valere le nostre argomentazioni. Di certo nessuno di noi nutre, in seguito agli avvenimenti degli ultimi mesi, fiducia incondizionata verso gli organi di giustizia nazionali. Ancor più se si considerano le promiscuità di alcuni personaggi che ricoprono ruoli istituzionali sia presso il Tribunale amministrativo che presso la Figc. Ma nulla sarà tralasciato poiché ci sentiamo forti delle nostre ragioni. Torneremo all’attacco, infine, per spronare la sopita commissione europea (fattori esterni hanno rallentato l’iter del ricorso) a far si che venga fissata una data in cui poter avviare il dibattimento del nostro ricorso. Stiamo, inoltre, procedendo in queste ore alla variazione delle quote associative (quota minima 20 euro). Il 2008 sarà l’anno in cui i nostri sostenitori entreranno finalmente in possesso delle ambite tessere associative. Sarà quello il vostro prossimo biglietto da visita, un segno tangibile di appartenenza al club dei mai domi. Ed ancora, ove ci siano le condizioni economiche e logistiche, attueremo il primo incontro nazionale degli associati. Chi sperava, con il passare del tempo, di sopire il nostro ardore e la nostra sete di giustizia ha fatto male i conti. Siamo certi, sarà il 2008 l’anno del nostro riscatto. Buon anno a tutti. |