Processo di Napoli, udienza del 25.05.2010.
Dichiarazione spontanea Luciano Moggi. L. Moggi: «Quello che è successo questa mattina, ho l’impressione che ci siano delle persone che vengono a scherzare purtroppo io non scherzo».
Casoria: «Commenti un poco salati non sono… andiamo!».
L. Moggi: «Comunque guardi, Cornieti se mi permette Cornieti era meno bravo come arbitro molto più bravo come ex arbitro dirigente di società perché ha vinto con il San Marino e con il Perugia. Evidentemente aveva feeling con chi veniva sul campo e allora sarebbe meglio che avrebbe optato per un’altra consulenza anziché su questa. Poi quando parla di arbitri che non concedono rigori, qui non avremo più arbitri in questo campionato perché che non concedono rigori ce ne sono così tanti; che non concedono gol validi o concedono gol da invalidare, ce ne sono così tanti che arbitri non ci sarebbero più, quindi trovarsi difronte ad uno che è stato dismesso quindi in pratica da vent’anni ..vogliamo dire non è capace».
Casoria: «Abbiamo sentito ’91. Andiamo avanti ..questi commenti.. Lei dovrebbe difendersi non..andiamo, avanti».
L. Moggi: «Va bene mi difendo. Vorrei andare sull’udienza passata con Carlo Ancelotti».
Casoria: «Ancelotti».
L. Moggi: «Carlo Ancelotti ha detto nell’udienza passata che Meani non era un dirigente del Milan. Non lo so perché lo ha detto, ma qui quando si portano le liste agli arbitri ci sono delle liste in cui c’è scritto “dirigente addetto all’arbitro” e si vede Meani».
Casoria: «Vabbè, addetto agli arbitri non mi pare che è compreso..».
L. Moggi: «No, ha detto che non era, quindi Meani».
Casoria: «No, che non faceva parte della struttura società».
L. Moggi: «No, faceva parte della struttura società, perché l’addetto agli arbitri - signor presidente - è quella persona che va nello spogliatoio - a differenza dei dirigenti - sempre e comunque quando vuole: prima della partita, durante la partita e dopo la partita. I dirigenti, amministratori vanno nello spogliatoio soltanto prima della partita a salutare l’arbitro e dopo la partita. Dopo la partita ovviamente possono parlare con l’arbitro quanto vogliono. Io ho sentito l’ispettore dei vigili urbani Salvagna qualche giorno fa, quando diceva che io ho parlato 15 minuti con De Santis dopo la partita Juventus –Atalanta. Io non so quello cosa diceva o se faceva per parlare; perché se faceva per parlare è un conto, se diceva perché ci credeva non conosce i regolamenti. Perché alla fine di un partita io posso parlare anche mezz’ora con un arbitro e poi vorrei sapere anche chi gliela…».
Casoria: «Sarebbe opportuno prima di tutto non parlare proprio».
L. Moggi: «Questo è un altro discorso e purtroppo ce lo hanno insegnato .. ma sa quando non c’è niente di male, quando ha fatto la fine della fine della partita si può dire poco. Detto questo C. Ancelotti nell’ultima udienza ha detto che si sentiva defraudato, ed ha citato tre partite (Siena-Milan, Lecce-Milan, Juventus-Milan), allora Siena Milna arbitro Collina, Lecce-Milan Pieri e Juventus-Milan Bertini. Ovviamente i giornali - adesso qui ora manca il giornalista della gazzetta dello sport M. Galdi che è molto informato di queste cose e non è potuto venire per impegni suoi personali..- hanno fatto il titolo, hanno fatto il titolo su questo, “defraudo il Milan di Carlo Ancelotti”. Siccome in questo modo si parla soltanto quando le cose interessano e quanto non interessano si sottintendono e si mettono da una parte, io citerò in quel campionato 3 partite in cui si deve lamentare la Juventus nei confronti del Milan e non il contrario. Ad esempio Parma-Milan, vince il Milan a Parma 2 a 1, 04.12.2004, arbitro Pieri. Pieri è uno che si suppone faceva parte dell’associazione..bene. Questa è la moviola - trascuro il fatto di Auricchio che prevedeva tutto tramite la gazzetta dello sport , purtroppo M. Galdi non c’è mi manca il sacrale, perché altrimenti ne avrebbe fatto un quadretto diverso- La moviola: dubbio per un intervento di Cafù (giocatore del Milan) su Gilardino (giocatore del Parma) al limite dell’area, per Pieri però è tutto regolare quindi non si da un rigore a favore del Parma. Se questo fosse veramente un sodale dell’associazione quale situazione migliore per sistemare il Milan e porlo sul pareggio anziché sulla vittoria? Invece lui non dando quello che doveva dare ha permesso al Milan di vincere a Parma 2-1. Reggina – Milan, 13.02.2005, arbitro Racalbuto, altro arbitro che si dice faccia parte della cupola. Commento dei giornali la Reggina ha un paio – adesso commento anche i giornali perché lo fanno tutti – commento dei giornali: “la Reggina ha un paio di cose da dire all’arbitro” però resoconto della moviola: all’ottavo minuto ammonito Nesta giocatore del Milan per fallo su Mesto giocatore della Reggina lanciato a rete; visto che l’arbitro ha fischiato il fallo a quel punto ci stava il rosso da espulsione per interruzione di una chiara occasione da gol. Ora se Racalbuto era veramente uno che nella sostanza patteggiava per l’associazione credo che sarebbe stato evidente che avesse praticamente applicato la regola. Lui non l’ha applicata e il Milan ha vinto 2-0 a Reggio Calabria. Atalanta Milan, 05.03.2005, arbitro Bertini. La moviola - Bertini che dovrebbe essere l’altro arbitro dell’associazione- commenta un grave errore al 13° della ripresa, Nesta giocatore del Milan trattiene vistosamente Makina giocatore dell’Atalanta ma non concede la punizione e non caccia il milanista per fallo da ultimo uomo. Mi spiego, ultimo uomo significa che oltre il difensore non c’è più nessuno e quando si presenta questa occasione si deve espellere il giocatore che fa il fallo. Bertini non ha espulso Nesta, anche questo praticamente fa parte dell’associazione ha –in quel campionato in cui si sentiva defraudato Ancelotti – ha qualcosa di diverso da dire perché come cito queste partite in pratica non può dire che non è stato, è stato aiutato anziché essere stato defraudato; probabilmente defraudati siamo stati noi. Quindi dover essere qui sempre a sentire queste cose e poi dopo non reagire neppure! magari si passerà anche da arroganti ma almeno la difesa si deve fare.
Per quanto riguarda poi il discorso di Bagliaoni: Baglioni Siena-Milan. Questo è anche un altro discorso particolare. Siena-Milan, viene annullato un gol a Shevchenko, ora voglio dire se andiamo a guardare la casistica dei gol annullati e magari che erano validi, noi riempiano i giornali e riempiamo questa sede del processo di carte che praticamente non hanno ragione di esistere, perché è un fatto insito nello sbaglio che può fare un arbitro. Quindi annullato un gol. Discutono durante il viaggio Ancelotti e Menai e cosa viene fuori? Viene fuori che Baglioni, che era l’assistente che ha annullato il gol, glielo avrei mandato io. Adesso io domando - e questo per amore della verità - come faccio io a mandare un assistente visto e considerato che non ci sono neppure traccia di telefonata tra me e Mazzei - che era praticamente quello che designava gli assistenti- né tra me e egli assistenti stessi. In pratica nessuna traccia di telefonata, esattamente al contrario di quello che facevano sia Meani che Facchetti, loro telefonavano al designatore telefonavano agli assistenti e poi viene fuori che io avrei mandato Baglioni da questi particolari… Io veramente sono sconcertato, devo dire una cosa, ho fiducia nella giustizia, non sono felice di essere qui, però chiaramente ho molta fiducia in quello che sarà il giudizio finale. Perché vede quando si - e finisco signor presidente -quando si porta anche come citazione la mia amicizia con De Santis perché De Santis mi da del tu..perché De Santis mi da del tu, ma come si fa a dire una cosa del genere, quando De Santis se si trovi difronte al Presidente della Repubblica da del tu pure a lui? E’ il carattere suo questo qua, che in pratica porta De Santis a essere … poi oltre tutto dice anche un’altra cosa dava del tu anche a me e ai giocatori; mi dica Lei se è una cosa che si può sentire..».
Casoria: «Vabbè, l’ha detto che dava del tu a tutti».
L. Moggi: «Vede ma..però ha citato l’amicizia mia. Guardi io non ho mai telefonato a De Santis, sfido chiunque a trovare una telefonata tra me e De Santis perché, oltretutto, nonostante sia qui, non mi stava molto simpatico. Io potevo tranquillamente telefonare perché quando ho fatto delle cose non l’ho mai fatto a fin di male. Perché vede, quando si stratta di parlare presidente, come hanno parlato i consulenti del Bologna e del Brescia, io direi a loro tre parole, tre parole : bisogna saper fare le squadre. Quando nel caso del Brescia si vendono i giocatori migliori, si può retrocedere perché bisogna solo incrementare gli incassi siccome ci sono tante persone da mantenere e li bisogna vedere chi è a stipendio del Brescia. Il caso del Bologna; abbiamo detto che c’è un presidente che è stato indagato per bancarotta fraudolenta cosa dobbiamo chiedere di più? dobbiamo forse venire ad incolpare un a persona che ha lavorato bene, che è riuscito a fare una squadra che è riuscito a competere in campo nazionale ed internazionale.. ».
Capuano: «Presidente è leggermente inconferente con i temi del processo, se vuol fare una conferenza stampa la ci sono i giornalisti».
L. Moggi: «Io ho detto quello che dovevo dire».
Capuano: «Lei deve difendersi.. ».
Casoria: «Va bene, va bene è anche un modo di difendersi».
L. Moggi: «Certo».
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