Tribunale di Napoli. Udienza del 1 giugno 2010


Avv. Prioreschi, difesa Moggi. Circolare lega calcio

Prioreschi: «Volevo chiedere di produrre la circolare della Lega di calcio n. 7 del 05.08.2004 che si riferisce al campionato 2004-2005 e che disciplina i rapporti che ci devono essere tra i dirigenti sportivi e gli arbitri: l’accesso negli spogliatoi le magliette. Siccome è un documento ufficiale della Lega che consente di fare certe cose e non consente di faro altro. E quindi credo che sia in tema con questo processo».
La circolare viene inserita nel fascicolo di dibattimento in accordo con tutte le parti


Dichiarazione spontanea Massimo De Santis

De Santis: «Buongiorno. Signor Presidente, signori giudici, io sto ascoltando sempre con attenzione perché fa parte di uno spaccato della mia vita e forse anche, come ho detto l’altra volta, per la mia attività professionale svolta in altri tempi e sui vari corsi di aggiornamento che mi facevano fare, mi sorgono tanti dubbi, tante incertezze su come questa indagine è stata svolta. E sono stato qui ad ascoltare, da quando sono rientrato in questo processo, insistenti domande da parte dei pm, circa il ruolo dell’ufficiale…del dirigente addetto agli arbitri, sulle modalità, se alcune persone facevano accesso negli spogliatoi prima e dopo la gara ed poi in ultimo, mi sono trovato io addosso chissà che sono avessi fatto per aver preso 23 magliette di una squadra di calcio, cosa che facevo abitualmente. Allora mi sono domandato, ma, mi sono messo nei panni di chi ha svolto le indagini, il colonnello Aurichcio che è venuto qui ed abbiamo ascoltato per molto tempo. Ma se il colonnello Auricchio avesse acquisito agli atti questa circolare, che era sotto gli occhi di tutti, veniva diramata a tutte le società di calcio come può vedere, alla figc e a tutti gli arbitri, avesse acquisito agli atti questa circolare e l’avesse passata ai pm, i pm sarebbero stati a perdere il loro tempo a domandare insistentemente a tutti i testi che sono passati: ma era possibile che il dr Moggi e altri dirigenti andavano negli spogliatoi prima della partita e i dirigenti andavano negli spogliatoi dopo la partita? Ho sentito disquisire sul ruolo di Meani come addetto all’arbitro, chi dice che era un collaboratore esterno chi dice un’altra cosa e sarebbe bastato leggere questa circolare è brevissima gliela leggo:

Accesso agli spogliatoi
“Le società ospitanti sono tenute ad impedire.. ».
Capuano: «Presidente è agli atti, se vuole rendere spontanee dichiarazioni l’imputato può renderle. se deve però leggere.. ».
Casoria: «Gliela faccia leggere..».
Capuano: «Bene».
Casoria: « Le società ospitanti..?».
De Santis: « “Sono tenute ad impedire a chiunque prima durante e al termine degli incontri, tale funzione deve essere assolta dal “dirigente addetto agli ufficiali di gara” che deve essere tesserato (quindi non ha collaborazione) tesserato ed indicato nell’elenco di gara. Difatti se si andrà a vedere gli atti che ci sono , in tutti i referti dell’arbitro ed in tutte le distinte che le società depositavano all’arbitro prima della gara, dove c’erano tutti i calciatori, gli addetti all’arbitro l’accompagnatore, il massaggiatore, il medico, c’era dirigente addetto all’arbitro nome e cognome.

Inoltre dice: “Sino a venti minuti prima dell'inizio della gara possono accedere agli spogliatoi, per i convenevoli di saluto, i soli Presidenti delle due Società un loro rappresentante, purché non colpiti da inibizione.
Terminata la gara ,l 'accesso sarà consentito, solo dopo che gli ufficiali di gara avranno compilato e sigillato in busta i rispettivi referti, all' osservatore arbitrale designato dalla C.A.N. e ai Presidenti delle Società loro ei rappresentanti”

Perché qui non è emerso che il referto di gara veniva sottoscritto da noi arbitri al termine della gara nello spogliatoio e consegnato in busta chiuso all’osservatore. Perché molti anni fa si verificò una fuga di notizia su questi rapporti di gara e per evitare che questi rapporti potessero essere cambiati successivamente dopo che avevamo visto le immagini e quindi per fare in modo che quello che era la realtà del campo, le decisioni che avevamo prese sul campo fossero riportate poi nel referto. Cosa che poi abbiamo sentito, che io riportai ad esempio nel caso di Vignaroli, che è stato riportato tutto quello che è stato refertato e che Vignaroli aveva avuto dei dubbi su quello che io avevo riportato e solo alla lettura del referto si è reso conto che io scritto la verità.

“A nessun'altra persona, se non espressamente convocata dall'arbitro per ragioni inerenti allo svolgimento della partita, potrà essere consentito l’accesso”

Per quanto riguarda il punto 4:Omaggi agli ufficiali di gara

“Gli omaggi agli ufficiali di gara sono vietati in ogni occasione e circostanza, fatta eccezione per I’oggettistica promozionale e i souvenir delle gare, privi di valore commerciale”.
Volevo ricordare che maglie, cappellini, era abitudine di tutte le società consegnarci dei borsoni delle borse con maglie e cappellini. Quindi questo era materiale commerciale; quindi il fatto che io avessi acquisito o altri avessero acquisito, le magliette non era un reato in questo senso. Questo signor giudice, per comprendere che forse un’indagine a 360 gradi, con l’acquisizione di tutti gli atti che forse erano necessari per l’acquisizione e il raggiungimento della verità, avrebbero portato sicuramente a non formulare determinate cose e non ha traviare le persone su cose che erano regolamentate. Perché tutto quello che avveniva nelle gare prima durante e dopo era regolamentato dalla lega calcio e dalla figc attraverso circolari., Se poi le parti si trovano costrette a depositare per ripristinare la verità mi dispiace di questo perché penso che il ruolo che un operatore della giustizia deve fare è acquisire tutto quello che può portare alla verità di questo processo. La ringrazio e mi scusi».

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