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Sabato 14.09.2024 ore 18.00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Attualità di L. LANCIERI. del 06/06/2010 08:56:49
Ritorno all’ antico?

 

Siamo già passati oltre, per fortuna!
In questi giorni si è parlato parecchio di Capello all’ inter, le reazioni si sono sprecate e tra tutti i commenti ha fatto spicco quello di Mughini, il quale ha sarcasticamente paragonato l’ arrivo di Don Fabio alla pinetina alla cena di un derubato a casa dei ladri.
In realtà, ora lo possiamo anche ammettere, quando il nome di Fabio Capello ha iniziato a circolare, molti di noi juventini hanno accusato delusione e di sconforto.
Sinceramente, forse stupidamente, io avevo maturato la convinzione che Don Fabio non avrebbe mai accettato di legarsi a Moratti e all’ inter.
Senza ombra di dubbio considero Capello il n. 1 degli allenatori: molto meglio di Guardiola, di Hiddink, di Van Gaal, di Mourinho e di tutti gli altri!
Capello, dicevo, è garanzia assoluta di vittorie e, senza un perché, speravo che non avrebbe tradito a tal punto la Juve, Moggi e Giraudo!
Non sono un ingenuo: mi rendo conto che Don Fabio è uno che mette al primo posto se stesso. Lui è un protagonista, si considera il top e conseguentemente pretende il top.
Perché proprio l’ inter? Perché vendersi così ad un nemico? Potenza dei petrodollari morattiani? Peraltro già in passato Capello stupì tutti lasciando la Roma per passare alla Juve dell’ allora odiato Moggi!
Da qualche giorno è arrivata la conferma: Don Fabio resterà ad allenare la Nazionale inglese, quindi… scampato pericolo!
Fosse arrivato lui, per altri dieci anni avremmo potuto dedicarci alla pallavolo o ad altre discipline, perché nel calcio, in serie A, lui con i milioni di Moratti avrebbe fatto razzia di scudetti.
L’ inter di Moratti, che per una dozzina di anni riuscì a spendere più (e peggio) di tutti, cambiando ad ogni campionato mezza squadra e due o tre allenatori, cinque anni fa, con Mancini-bellicapelli cambiava rotta.
Lasciamo stare per una volta pagliacciopoli: negli ultimi anni, per colpa di Mancini (prima) e di Mourinho (poi), l’ inter ha cominciato a selezionare con maggior criterio i calciatori rinforzando progressivamente la propria rosa.
Oggi, dopo anni di nuvole nerazzurre, par rispuntare qualche raggio di sole: Mou è scappato via, Maicon pare lo voglia seguire, così come Milito e forse Sneider. Kolarov che sembrava già destinato all’ inter, ora pare dirigersi pure lui in Spagna.
Moratti, rinfrancato e reso ebbro dalle ultime vittorie, a mio parere potrebbe tornare ad essere il vecchio spendaccione perdente di prima. Mi spiego meglio. Un tempo lui voleva decidere tutto: dagli acquisti alle cessioni, dal gioco alla formazione. Per questo prendeva allenatori scarsi e deboli: voleva essere lui la mente di tutte le strategie! I risultati non gli diedero ragione e alla fine, avvilito e frustrato, decise di affidarsi a bravi allenatori. Prese Lippi, che fallì, poi il Mancio e alfine Mourinho. Moratti è un passionale: lui si innamora delle persone, dei talenti e delle illusioni. Andava pazzo per Recoba e per altri scarsoni che, fosse stato per lui, sarebbero ancora tutti lì all’ inter, strapagati, a fare schifo.
Ora forse lui si illude che la ricetta sia stata indovinata e che la squadra possa campar di rendita sugli equilibri raggiunti, continuando a vincere comunque, anche diretta da uno Zeman qualsiasi.
Per questo ha già comunicato che la campagna acquisti sarà molto blanda, prima ancora di aver nominato l’allenatore.
Il nome di Zeman per la panca nerazzurra resterà solo un gran bel sogno per tutti noi juventini, molto più probabilmente arriverà Rafa Benitez.
Non vorrei passare per un ottimista a tutti i costi, ma anche il ruolino di marcia di Benitez mi lascia davvero ben sperare!
Rafa ha avuto molta fortuna nella sua carriera, riuscendo persino ad affermarsi in Champions League, a dispetto di ogni pronostico, ma proprio non mi convince: per me lui è un gran perdente e, come alternativa a Zeman (che resta la mia prima scelta per i perdazzurri), pure lui appare molto promettente…
Benitez è un allenatore abituato ad arrivare quarto o quinto e per lui perdere decine di partite ogni anno è ordinaria amministrazione.
E’ una persona educata ed acculturata, il perfetto esempio di partecipante-non vincente!
Spero proprio che con lui si torni all’ antico: alla vecchia inter, a quella squadretta che negli anni di Simoni, di Hogson,& perdenti vari, ci diede tante soddisfazioni…
 
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