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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Farsopoli di L. BASSO del 16/06/2010 15:14:48
Farsopoli si regge su farsopoli

 

Approfitto di questa pausa "forzata" del processo napoletano per una mia piccola riflessione personale...

Solo pochi giorni fa, per una questione di beghe condominiali, sono stato convocato per l'ennesima volta in Tribunale in veste di testimone. Come molti amici lettori già sapranno, di mestiere faccio infatti l'amministratore di condominio, e anche questo -ahimè- fa parte del mio lavoro. Gente che si rifiuta di pagare le spese condominiali, persone che si appropriano illegittimamente di una cantina o di un ballatoio, lavatrici che perdono, ragazzi che rompono i vetri giocando a pallone in cortile... i Condomini sono la migliore fonte di lavoro per gli avvocati: la visione distorta di programmi come "Forum", infatti, ha spinto milioni di condòmini semianalfabeti a promuovere azioni legali contro chiunque per qualsivoglia motivo, anche il più strampalato.

Bene. Ricordo ancora la prima volta che fui convocato: era una bega tra due signore per una perdita d'acqua. Nella mia ignoranza mi immaginavo la scena come nei film di Perry Mason: il Magistrato sul suo scranno con la parrucca da Luigi XV, io a testimoniare seduto alla sua destra dopo aver giurato sulla Bibbia, davanti ad un pubblico interessato... Mi presentai all'appuntamento con una buona mezz'ora di anticipo ed ebbi modo, immediatamente, di accorgermi che le cose non stavano esattamente come avevo immaginato: interminabili corridoi affollati di gente in attesa del loro turno per entrare in uno dei tanti angusti uffici, dove decine di poveri giudici sommersi da faldoni e cartelline snocciolavano udienze a cottimo passando dalla badante licenziata all'inquilino moroso a ritmi da catena di montaggio.
Finalmente arriva l'avvocato incaricato dal Condominio; è uno dei quattro legali con cui il mio ufficio collabora abitualmente, quattro “avvocate” leggiadre come libellule d'estate ma feroci come pitbull.
Entriamo insieme alle altre parti nell'ufficio, e mi preparo mentalmente a ripercorrere tutta la vicenda fin nei minimi particolari, immaginando fiumane di domande, spesso domande-trappola da parte degli avvocati... Invece il Giudice mi fa firmare una dichiarazione, mi fa un paio di domande riguardo alla perdita, e mi congeda, mentre la mia faccia dice tutto da sola: "tutto qui?"...


Bene, premesso che il sottoscritto non si ritiene un mentecatto sceso a valle con la piena, credo che i miei atteggiamenti siano stati quelli di qualsiasi cittadino che ha a che fare con un'Istituzione simile. Senso del "Dovere", consapevolezza forse un po' romantica di essere lì a svolgere il mio Compito per la ricerca della Verità, rispetto per la figura del Giudice, che ancestralmente ci ricorda quel Giudizio a cui tutti dovremo sottostare un giorno.

Agli amici del forum, anche a quelli più distratti, non sarà invece sfuggito l'atteggiamento di molti dei testimoni al processo di Napoli.
Fin dal principio la Dottoressa Casoria è stata criticata e vilipesa. Forse perché è un'amica di famiglia di Moggi? O perché, come i nostri politici insegnano, i ruoli istituzionali dovrebbero essere ricoperti solo da signore "molto dotate" e con un'innata predisposizione per gli "esami orali"? No, nulla di questo. L'infamia di cui la Dottoressa Casoria porta il peso è quella di essere una donna. Portatrice del Cromosoma X. E pertanto inadatta a giudicare. Per cortesia, spiegate a questi "Signori" che persino in Afghanistan si sta cercando di abolire il Burqa, casomai non lo sapessero.
Per non parlare dei testimoni. Gente che non si può presentare adducendo un florilegio di scuse, partendo dalla nube del vulcano islandese fino all'irrinunciabile viaggio in Sudafrica, passando per la morte del terzo nonno e l'arrosto in forno da controllare.
Non che quelli presentatisi facciano delle figure migliori. A parte una serie di "non ricordo" tale da far sospettare un'improvvisa epidemia di Alzheimer, e volendo trascurare i non trascurabili errori nei "report" delle partite (giocatori in campo dati per squalificati, risultati invertiti, etc...) che, guardacaso, volgerebbero tutti a vantaggio dell'accusa, dall'ascolto delle testimonianze è da subito palese come tutto il castello di Farsopoli sia autoportante. In pratica si regge su se medesimo, perché non si basa su delle prove, ma sul semplice fatto di esistere: "Certo che la Juve rubava, lo dicevano tutti, e se non fosse stato vero non saremmo qui!". Penso che Kafka, al confronto, si ritirerebbe a scrivere un nuovo volume delle avventure di Topo Gigio.

Ora, a complicare le cose, ci si mette quest'indisposizione del Giudice. Che, in ossequio alla Legge di Murphy ("Se qualcosa può andar male, lo farà") blocca le udienze in concomitanza col Mondiale... Poi le ferie... Poi non bisognerà turbare l'inizio dei campionati... Poi non bisognerà scombinare le liste dei buoni e dei cattivi per Babbo Natale... E giù, fino a che il tempo e l'oblìo non posino su tutto il loro velo...
In tutto questo, rimane accesa una candela. La candela di una sentinella che continua a sorvegliare, pronta a dare l'allarme e speranzosa che presto l'alba arriverà...


Forza ragazzi!
 
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