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          IL MURO
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I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
 
#36204 I FALSI MORALISTI!
scritto il 15/10/2007 11:33:38 da GUIDO LAVESPA
Padovan nell'intervista rilasciata a Hurrà afferma (ma non è certo una novità, visti i suoi editoriali su Tuttosport): 1. che la Juve certamente non era la sola colpevole per i fatti di Calciopoli; 2. che il Milan era l'unica società ad avere un tesserato che teneva stretti rapporti con la classe arbitrale; 3. che l'Inter non aveva i requisiti economici per iscriversi al campionato 2005/2006 e che tale mancanza di requisiti è stata coperta con il reato di falso in bilancio, cose che tutti noi ci ripetiamo ogni giorno, compreso il povero Padovan, con la speranza di vedere la giustizia sportiva intervenire con la stessa fermezza e la stessa solerzia dimostrata nell'estate dello scorso anno nei nostri confronti; purtroppo fino ad ora non è successo assolutamente nulla e gli altri quotidiani sportivi continuano a ignorare tutto. Io sono ormai convinto che non succederà più nulla, Milan e Inter possono dormire sonni tranquilli, almeno fino a quando ci saranno Palazzi e Borrelli, perchè non saranno mai chiamate a rispondere di nulla. Ma quello che più mi addolora è che non c'è nessuno in Italia, considerata la culla del Diritto, che intervenga per evitare un simile vergognoso scandalo.
 
#36203 Allora perchè la condanna?
scritto il 15/10/2007 11:24:57 da MINO46
La Corte Federale, composta dai Sigg.ri: - Prof. Piero SANDULLI – Presidente - Avv. Salvatore CATALANO – Componente - Prof. Mario SANINO – Componente - Prof. Mario SERIO – Componente - Prof. Silvio TRAVERSA - Componente assistita dal Segreterio Avv. Ludovico Capece, nella riunione, tenuta in Roma dal 22 luglio al 25 luglio 2006, ha adottato le decisioni, le cui motivazioni, qui di seguito si trascrivono.... .... .... PAGINA 33 6. La Commissione ha, inoltre, ritenuto che non fosse emersa, con sufficiente grado di certezza, la responsabilità di Moggi e dell’arbitro De Santis con riferimento, per quanto concerne il primo, all’illecito di cui all’art.6, comma 1, C.G.S. in relazione alle gare Juventus-Lazio e Bologna-Juventus, nonché Juventus-Udinese contestata ai sensi dell’art.1 C.G.S., e, per quanto concerne il secondo, con riguardo alle gare Bologna-Juventus ed alla precedente Fiorentina-Bologna, che avrebbe costituito la premessa per l’alterazione di quella successiva. Conseguentemente veniva esclusa la responsabilità diretta della società Juventus. In particolare, la Commissione non ha reputato raggiunta la prova concludente dell’avvenuta realizzazione dell’ineliminabile segmento della condotta integrante gli estremi dell’illecito sportivo, costituito dalla circostanza che le richieste di Moggi fossero (quantomeno) effettivamente pervenute all’arbitro De Santis. PAGINA 70 e 71 A questo proposito la Corte rileva che la configurabilità dell’illecito ex art. 6 CGS non può che fondarsi su una prova solida ed al di là di ogni ragionevole dubbio che l’atto umano oggetto di incolpazione riveli (oltre che la sua idoneità al raggiungimento del risultato vietato) la volontà dell’agente di realizzare, con dolo specifico, l’illecito, in quanto il paradigma normativo, nell’utilizzare il termine “diretti” con riferimento agli atti, pone un rapporto di necessaria implicazione tra la natura dell’atto in sé ed il fine illecito che, tramite lo stesso, l’autore si propone. Il difetto della prova che ad ispirare la condotta dell’incolpato fosse il conseguimento del risultato illecito non può che risolversi, come esattamente osservato dalla CAF, ed infondatamente contestato dalla Procura Federale, nel fallimento dell’ipotesi di ricorrenza dell’illecito. Ora, nel caso di specie, non vi sono elementi che consentano di affermare, con certezza, che gli appellati, tramite condotte pur deontologicamente reprensibili ex art. 1 CGS, come si dirà, avessero un interesse chiaro, diretto ed inequivoco a favorire la Juventus, né una convincente prova, in tal senso, è stata fornita o dedotta: resta il fatto in sé di condotte scorrette o sleali, ma ciò non basta a far presumere che vi fosse il fine palese o occulto di determinare l’alterazione del campionato a favore della Juventus, soprattutto in assenza di adeguato movente.
 
#36201 questa figc non la finanzio
scritto il 15/10/2007 10:53:52 da MAIL DI ADESIONE
mandate mail dicendo "anche io aderisco" ricordando che l'iniziativa è stata resa visibile da Yahoo Sport, Calciomercato.com, Real Soccer e Tuttosport ecco alcuni indirizzi mail nel ns forum: http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?showtopic=1073&pid=17026&st=15&#entry17026 E' presenta anche nella ns home PUMA Italia info-italia@puma.com COMPASS: info@compassonline.it Ferrero S.p.A. (marchio NUTELLA) info@ferrero.it ULIVETO: aiutaladigestione@uliveto.it PAI (marchio del Gruppo Unichips Spa...ha anche la San Carlo... altre patatine) Unichips Spa mailbox@unichips.com Birra PERONI SPA Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma Tel. 06-225441 ANTONIO AMATO: comunica@antonioamato.it Assicurazioni Generali S.p.A. press@generali.com DEL CONCA: info@delconca.com DOLCE&GABBANA Via Goldoni, 10 - 20129 Milano Tel. 02 774271 Fax 02 76020600 OBIETTIVO LAVORO: info@obiettivolavoro.it RADIO ITALIA: info@radioitalia.it
 
#36200 "Santo" moratti illuminaci
scritto il 15/10/2007 10:35:07 da GOBBETTINO
Sanzionate le piccole società e, come dice giustamente Mino46, forte con i deboli e debole con i forti. Per quanto riguarda il resto, dopo aver mandato la Juve in B, hanno dimostrato di non guardare in faccia nessuno, tranne l’inter, il milan, la roma. Questa è la giustizia di Ebete e soci. Per quanto rguarda il superprocuratore: ma quanto ci costa?
 
#36199 da: http://www.blogquotidiani.net/
scritto il 15/10/2007 10:13:12 da MINO46
di Xavier Jacobelli Nulla. Un anno e cinque mesi dopo Calciopoli, ai vertici dell’organizzazione del nostro football non e’ cambiato nulla. Franco Carraro continua a rappresentare l’Italia in seno all’Uefa dove Platini, per non saper ne’ leggere ne’ scrivere gli ha affibbiato non uno, ma addirittura tre incarichi: ovviamente, alla Figc tutto questo sta benone. Non male per il signore che, in pieno scandalo 2006, dopo essere stato costretto a dimettersi dalla presidenza della Federcalcio, si affaccio’ in prima serata sul solito tg inginocchiato e, direttamente dalla Costa Smeralda, annuncio’ che mai e poi mai avrebbe continuato ad occuparsi di calcio. Alla presidenza della Lega siede Antonio Matarrese, il quale gia’ occupava la stessa poltrona venticinque anni fa e sorvoliamo sulla costellazione di incarichi che Don Tonino ha ricoperto in questo quarto di secolo senno’ facciamo notte. Il suo predecessore in Lega e’ stato Adriano Galliani: grazie ad una provvidenziale riduzione della pena sportiva, e’ diventato consigliere federale e siede di diritto nel Consiglio di Lega dove, in teoria non c’e’ nessun rappresentante delle Grandi. Poi succede che, proprio in occasione dell’ultima adunata in Via Rosellini nasca un comitato di esperti incaricato di occuparsi di diritti tv. Indovinate chi, fra gli altri, viene accoratamente chiamato a farne parte? Galliani. Ma il bello, cioe’, il peggio, riguarda la giustizia sportiva. Che dorme. Che non funziona. Che non chiude uno straccio di inchiesta e quando lo fa, ci riesce a distanza di mesi se non di anni (chiedere informazioni a Foti, per esempio). La Gea, le false plusvalenze, i bilanci taroccati, il doping amministrativo, la regolarita’ delle iscrizioni ai campionati: ma un giorno o l’altro, il procuratore federale che e’ simultaneamente anche capo dell’Uffico Indagini, si degnera’ di chiudere questi dossier e di prendere una decisione, in un senso o nell’altro? Opure e’ piu’ facile stangare l’Arezzo che non ha santi in paradiso ed e’ stato letteralmente massacrato? Forse che, insediandosi al posto di Carraro, non era stato Abete a prometterci:dopo Calciopoli sara’ stata tutta un’altra musica? E gia’ che ci siamo, parliamo degli arbitri sospesi dal sistema di Gussoni e Collina, perche’ in attesa di sapere che cosa decidera’ in dicembre il gip in merito alle richieste di rinvio a giudizio presentate dai pm partenopei. E’ giusto che Paparesta, Bertini e Pieri stiano nel limbo dopo avere regolato i loro conti con la giustizia sportiva che in alcuni casi li persino assolti? E perche’ loro sono considerati degli appestati e altri, che dentro questa organizzazione stavano ai vertici e se la sono cavata con poco, addirittura salgono sempre piu’ in alto? Sveglia, Abete. Cosi’ non si va non sa nessuna parte.
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