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Sabato 14.09.2024 ore 18.00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          PRESSING.... Farsopoli a puntate

Articolo di M. VIGHI-ROCCA del 13/11/2009 19:22:48
Capitolo n. 10

 

Abbiamo attraversato giorni di cupa foschia, alla ricerca della luce. Anzi, forse è proprio l’opposto. E' stata la nebbia, è stata la foschia ad attraversare le nostre anime e i nostri pensieri in questi giorni, nei quali i nostri unici due scopi sono stati quelli di riuscire a non perdere la rotta, e contemporaneamente di vederci chiaro.
Ed oggi, proprio oggi, dopo la giornata più dolorosa, è tutto più chiaro.
Oggi si vede tutto. Il sole splende ma non scalda.
E' un sole freddo!
Un sole freddo che finge di indicare il tragitto, mentre invece il suo unico scopo è quello di raffreddare spietatamente i cuori.
Ci guardiamo l’un l’altro perché è chiaro che il calore dobbiamo allora cercarlo noi, ma proprio in quel momento, mentre eretti sul pontile silenzioso e umido della nostra nave puntiamo con lo sguardo il molo successivo, che si ode il rumore di un tonfo nei pressi della riva che attira la nostra attenzione.
Era un ratto, che si era tuffato in acqua e rapidissimo era salito sul nostro traghetto.
Si ferma a prora, proprio di fronte a Noi. Ci guarda compiaciuto come se fosse arrivato in perfetto orario ad un appuntamento che non sapevamo di avere, esemplare nella meschina forma che la natura gli aveva riservato: rosicante, furtivo, sporco, col pelo bagnato, antisportivo per natura. Eppure calato nella sua consapevolezza. Ogni movimento impercettibile, ogni muscolo teso, pronto allo scatto, alla fuga, perfetto nella sua condizione.
Assoluto.
Davanti alla sua improvvisa materializzazione il nostro stupore fu grande colto immediatamente dalla sua capacità di intercettare esprimendo il suo bisogno di comunicarci qualcosa:
"Io sono un ratto e Voi chi siete?".
Rimaniamo calmi e ribattiamo all'unisono: "Certo che sei un ratto, Noi invece siamo Juventini che si trovano qui con altri a ripercorrere le nefandezze di Farsopoli. Siamo qui anche per riscoprire la consapevolezza di essere tifosi della Juventus, che non si arrendono mai e lottano fino alla fine per la verità. Ma certo, nella nostra onestà, NOSTRA ti ribadiamo o vile peloso dai denti marci, dobbiamo riconoscere che la consapevolezza è una cosa che anche a te non manca, anche se è la consapevolezza di essere un ratto!"
Il ratto ci sfida, sfodera uno sguardo arrogante e scandisce la stessa domanda di prima:
"Io sono un ratto e Voi chi siete?"
La sua sfrontatezza per un attimo sembra destabilizzarci.
Roccone: "Siamo Juventini, però a volte ci chiediamo anche Noi se abbiamo la stessa consapevolezza di affermare pienamente quello che siamo come fa questo animale con la sua sola presenza."
Masonmerton: "Perché se ad esso è sufficiente esistere per essere e trovarsi al centro esatto della propria indesiderabile condizione per Noi è così difficile?"
"Io sono un ratto e Voi chi siete?" incalza ancora il viscido.
Qui l' orgoglio e il cuore bianconero subiscono un’impennata:
"Noi siamo Masonmerton e Roccone, Juventini nelle ossa nel cuore e nella mente, ma chi c***o sei Tu?
Siamo quello che Tu non potrai mai essere senza scomodare la Storia, la gloria, la classe, le stelle, tutte cose che non capiresti. Siamo il tuo incubo peggiore, siamo quelli che ti faranno tornare nella tua infima tana e per Noi sarà sufficiente continuare ad essere ciò che siamo e combattere!"
Un forte schiocco di ramazza e Lucaboo lo appiattisce contro il pavimento e si compiace aggiornando il suo personale palmares, "meno 658.723".
Ecco la realtà, nessuna novità, ogni Juventino deve ricordarsi quello che è, quello che esattamente è, non quello che ci hanno fatto vedere i bugiardi Farsopolisti. E deve lottare per il ripristino della verità.
Rilassatevi e riprendiamo il cammino, c'è una sola priorità ed il sentiero non ammette scorciatoie.
Dobbiamo cancellare lo scempio del 2006 e buttare a mare i traditori, il resto verrà da sé e i ratti torneranno nel loro habitat naturale.
Un ratto, una lupa o una mucca non si pongono il problema, non conoscono i valori dello sport, non hanno sensi di colpa, non sentono il bisogno di farsi perdonare.
E' ora di ricordarsi che siamo Juventini, è ora di esserne veramente consapevoli, è ora che ce lo diciamo l'un l'altro.
Noi lo faremo con Voi da queste pagine, Vi preghiamo di fare altrettanto fino alla fine di questo impervio sentiero.
Ci avviciniamo al molo dell' 8 maggio 2006 e dal traghetto si alza alto il canto "La Juventus siamo Noi........ma chi c***o siete Voi?"

Roccone - Passerottino non venire quiiiiiiiii…
Masonmerton - Non sapevo fossi un fan di Baglioni
R - Difatti non sono un suo fan, non è il mio genere musicale, ma non voglio nè passerotti nè passerottini alla Juve
M - Non Ti seguo, stamani hai qualche ulteriore sintomo di avanzamento della senilità?
R - Capirai a tempo debito, tra qualche udienza del processo di Napoli...
M - Boh!
R - Allora passiamo ai fatti?
M - Fatti? Parliamo della Banda anni 60 di Helenio e dei suoi tonici caffè?
R - Certo che uno con il Tuo fiuto e relative appendici non potevi sbagliare un assist così neh?
M - Sotto con la rivisitazione, vedo che lo spirito collaborativo è quello solito, quello giusto.
R - Vedi anche gli spiriti? Allora prova a dirmi qualcosa del confronto sui tre pezzi di Ansaldo, Vergnano e Ravelli. E pure quello di Monti se vuoi.
M – Stesso tema, stessi personaggi, stesso intento. Eppure i pezzi sono molto diversi e ognuno di loro ci regala elementi molto importanti. Facciamo attenzione, oggi c’è il rischio di sottovalutare alcuni passaggi, non sia mai. E’ il momento di bere l’amaro calice, ma ormai siamo abituati e dobbiamo andare fino in fondo
R – Sì, compariamo le meglio tecniche di inoculamento del "sentimento popolare"
M – Togli una "o" a inoculamento vah…e non l’ultima…
R – Eh sì…aius che malus...senti allora primo tema John Philip Jacob ElKann no?
M - Direi di sì, e partirei dalla Farsopolista Ravelli che almeno sulle dichiarazioni è oggettiva
R - Vero: "Certe vicende non ci lasciano indifferenti, ma ci sono sedi opportune per discuterne"..."Siamo qui per testimoniare la vicinanza alla squadra, che ci è parsa forte sul campo". E lo striscione che difende Moggi? "Lo abbiamo visto". E le decisioni sul futuro? "Ripeto, ci sono sedi adeguate, questa non lo è. Il nostro stato d'animo è che vogliamo vincere lo scudetto. Noi siamo qui per essere vicini alla squadra e all' allenatore"...la Ravelli è oggettiva, con tanto di plurale majestatis…
M - Ottima osservazione, non ho mai capito l'uso di quel plurale. Mania di onnipotenza? O semplice lapsus: Io, Franzo e gli altri abbiamo deciso e siamo sodali con l'inter?
R - Probabilmente tutti e due. Crede di comandare Lui, così gli fanno credere i tutor …
M - Dici che è una testa di legno e fa quello che vogliono loro? Questa sarebbe l'interpretazione della volontà di Gianni Agnelli? Interpretazione di una volontà autenticata da Franzo Grande Stevens e Gianluigi Gabetti, senza possibilità di appello!
R - Tutti gli elementi mi fanno propendere per quella tesi.
M – Sicuramente è tutto meno che da escludere.
M – Comunque senti, hai notato che si comportano come gli investitori in borsa? Si muovono con la strategia di differenziazione. Stesso obiettivo, modus operandi diverso. Il quotidiano di famiglia passa attraverso una stucchevole slinguacciata verso Jaki, che è il vero soggetto a cui gli articoli ruotano intorno, mentre il corsera si adopera ancora per alimentare il fuoco del sentimento popolare, dando voce agli indignati...non certo a quelli che prenderanno le distanze dalla crocifissione della triade, tipo i Mazzone o i Mazzarri. Quelli ovviamente non li intervistano…vanno dritti da Belli Capelli…
R – Hai ragione socio. D’altronde c’è bisogno di entrambe le cose…l’esaltazione di Jaki, e la distruzione della triade. Quindi giocano di squadra.
M – Perfetto, hai capito quanto volevo dire. D'altronde una squadra necessita gli stessi padroni...
R - Tornando ai nostri giornalai farsopolisti, il Vergnano già riporta il tutto in prima persona: lo striscione? L'ho visto (ma sono interista)!
M – Già, peccato che con il suo zelo di disinformare ci dia un altro elemento interessante - Ha chiesto lui (J.E.) di incontrare i giornalisti perchè...? Perchè? probabilmente perchè così richiedeva il copione. Intanto però poteva proseguire il silenzio stampa (in attesa delle sedi opportune???) e invece ha voluto subito mettere le carte in tavola. D’altronde l’aveva detto anche il Beck…non bisogna perdere l’occasione, subito va fatto…
R - Ansaldo sceglie invece per il suo minestrone scombinato un celebrativo: "aveva già parlato J.Elkann per tutti"...sì, per tutto il becerume antiJuventino e antisportivo interplanetario. Quindi tre modi differenti per esultare al benservito alla Triade senza porsi alcuna remora di obiettività!
M - Quattro…i due del quotidiano di famiglia più i due del corsera…
R - Perfetto qui si fa a gara a chi scende più in basso, a chi lancia la battuta al vetriolo più cattiva. Vergognosa la differenza in poche righe tra cui spicca il servilismo celebrativo nei confronti del Padrone (la cooperativa JElgat) e la ferocia cieca anti Triade e antiJuventus.
M - Ansaldo fa un ritratto sprezzante di Giraudo , la Ravelli chiama esplicitamente Moggi Belzebù mentre Vergnano non trova di meglio che fare un copia-incolla dal precedente pezzo di Beccantini con la tiritera della telefonata che allunga la vita …vergognosi! Infine Monti ci riporta il pensiero dei vari Belli-Capelli…
R - Nella loro smania di “accreditarsi” presso il Padrone (sempre la cooperativa di cui sopra, composta da vari tutor del bisunto). Però ad esempio Vergnano si lascia sfuggire che "l'epoca della triade è stato un impero fra i più potenti e vincenti che la storia del CALCIO ricordi”..vincente sicuramente, potente, in senso stretto, è una balla...ma la differenza con oggi è lampante: a tre anni di distanza siamo in mano a impotenti, qui in senso piccolo, e perdenti!
M - Mmhh
R - Ansaldo si supera criticando l'acquisto a parametro zero di Zanetti e Marchionni: "L'ultima eredità di Moggi sono i contratti con Marchionni e Cristiano Zanetti, è poco per costruire la squadra del futuro dopo che quella presente ha rischiato (formalmente ancora rischia) di perdere uno scudetto vinto". Un incontentabile pentito, perchè poi sarà costretto a "benedire" Boumsong, Andrade, Poulsen ecc.
M - Dopo voltata pagina si accontenterà di essere incoerente eheheh
R - Altro tema è la chiusura dello stadio delle Alpi!
M - Altre chicche…
R - La Ravelli : "ultima domenica al Delle Alpi che sta per essere spazzato via dalle ruspe..." cioè la conferma che sul tema, Blanc non ha inventato nulla di nuovo, anzi, se stavano per partire le ruspe, allora oltre che ridimensionare ha anche ritardato la partenza dei lavori, o no?
M - Esatto. la conferma ce la da il "siderurgico" Ansaldo "Quando torneremo in questo posto, forse tra un paio di campionati, troveremo uno stadio diverso...". Poi riesce anche a dire che le lamentele sulla scarsa visibilità sono eccessive, si sa uno dei tutor, il responsabile di uno stadio costato oltre 200 milioni all'epoca ai contribuenti italiani, un vero disastro, è Montezemolo, e quindi lui una leccatina nel dubbio non se la lascia sfuggire…
R – Certo, quindi, dimostrando di non conoscere vergogna, insinua che la diceria della scarsa visibilità sia stata messa in giro ad arte dallo stesso Giraudo al fine di spuntare un prezzo minore dal Comune di Torino all'atto dell'acquisto dell'Area.
M - Questa è da reato ambientale…tanto puzza! E infatti l’illecito ambientale se lo inventeranno…le combinazioni della vita…e non sono ahimè le combinazioni vincenti..
R - Ansaldo impronta il suo pezzo sulla fretta, la mancanza di tempo, il famoso non bisogna perdere quest'occasione non rara ma unica del Beck: "Bisogna fare in fretta. Il mercato incombe, le scelte non aspettano…" e ancora "C’è da decidersi su Ibrahimovic……insomma c’è la fretta di chiudere un lungo capitolo per aprirne un altro, con nuovi metodi anche a costo di vincere meno…" Comprì mon amì?
M – Io ho comprì, ma altro che compri, qui la mia Juve se la sono venduta, maledetti! E poi Roccone non ti sfugga "i metodi", attento alla parola "metodi" …termine inoculante (sempre senza “o”), termine usato a scopo perverso ovviamente, ma che dà al lettore un via d'uscita dall'ansia impressagli dalla cadenza della terminologia, ovviamente al lettore che non piace a noi, quello con spirito acritico.
R - Vergnano invece appare fatalista "si e' chiusa addirittura un'epoca. Quella della Triade." Anche questo copincollato dal Beck. “Non una sillaba sui dirigenti, ai quali in passato la proprietà aveva sempre dimostrato massima solidarietà…Ora, soltanto il gelo…”Ma quando? quale proprietà?quale solidarietà? Finchè ci sono stati i fratelli Agnelli in vita. Non certo da parte degli Elkann, che dissero da subito che non erano simpatici e amenità simili…per favore, un minimo di attinenza alla realtà o homus caffeinatus!
M - Per la Ravelli bisogna "prendere decisioni importanti, vitali, quelle che fanno pensare al futuro…in cui niente è ufficiale ma tutto è molto molto più vicino. Lo scudetto, come gli addii" Così con noncalange. Mi chiedo: metodo nuovo, decisioni vitali, cacciare i mercanti ecc...per poi passare a Balduccio da Capello?
R - Chiamalo PASSEROTTINO non te ne pentirai. Sentirai che moralità quest'uomo e questo nuovo ciclo che cerca di portare un pregiudicato alla Juventus per equipararla ai ratti o ai romettari, uno che ha ridotto Sensi sul lastrico con la sua scarsa competenza, che finge di non conoscere carabinieri che lo smentiscono in aula chissà se disconoscerà la sua voce...il PASSEROTTINO...
M – Sai, io credo che si siano lasciati scappare molte cose. Forse han cercato di fare troppo
in fretta! Sai che questo molo è ricco di spunti?
R – Cioè? Che vuoi dire?
M – Bhè la Ravelli addirittura si lascia sfuggire una ipotesi che ci siano “differenti vedute” sul futuro Juventus tra il ramo Umbertiano e quello Elkaniko (Andrea Agnelli in campo con la triade…), mentre i pezzi della stampa sono eccessivamente di parte…
R – Si, ci sta.
M – Facciamolo notare ai nostri amici Juventini. Non è l’unica chicca. Come hai fatto notare, Ansaldo scrive “Insomma c'e' la fretta di chiudere un lungo capitolo per aprirne un altro, con nuovi metodi anche a costo di vincere meno”. Predice il futuro anche lui.
R – Come il pesce palombo e il suo non candido maestro.
M – Eh che vuoi, sono giornalisti, la vedono lunga
R – Ma che vedano di andare a dar via…
M – Già fatto, non ti pare?
R – Elementare Mason!
M – Ricapitoliamo. Si lasciano sfuggire la diaspora famigliare, ci regalano le predizioni del futuro, e commettono il grave errore dello stadio. In un futuro non lontano, quando dovranno santificare Blanc per regalare al popolo juventino le brioches (giacchè manca il pane, ovvero le vittorie che sono sempre state il nostro pane quotidiano), lo esalteranno per lo stadio. Ma sia la Ravelli sia Vergnano sia Ansaldo si lasciano sfuggire che l’operazione è già cominciata, e dunque in effetti la paternità è a tutti gli effetti di Giraudo-Romi Gay…chissà se gli amici Juventini riescono a discernere…
R – E poi c’è la premeditazione: è John Elkann a voler parlare con i giornalisti, dopo aver parlato con Franzo Grande Stevens…
M – I pezzi di oggi sono veramente incisivi. Come si fa a non capire? Insomma basta fare 2+2, cosa aspettano ad unirsi a noi sulla riva del fiume ad aspettare, quando finiremo questo viaggio?
R – Perché non per tutti 2+2 fa 4.
M – Hai ragione. Facciamo una prova. Quanto fa 27+2?
R – 29 Mason. Vuoi chiederlo a John?
M – Gliel’hanno già chiesto, o ha avuto un’ischemia nel momento in cui hanno fatto la domanda, oppure il tempo infinito che ci ha messo per rispondere è perché quel conto non lo sapeva o non lo voleva fare. Chiedi tu a Franzo?
R – La sua risposta sarebbe 0, per lui la Juve è morta nel 2006 e adesso ce n’è una nuova.
M – Hanno un po’ di problemi con l’algebra o sbaglio?
R – Quanti illeciti ovvero violazioni dell’art.6 cgs vigente all'epoca dei fatti sono stati riconosciuti alla Juventus?
M – Zero.
R – Quanti ne hanno ammessi con Zaccone?
M – Quattro.
R – Visto che la matematica è una opinione zuccone?
M – In mano a chi detiene il bastone del comando e suoi gregari di potere evidentemente sì…
R – Ma come diceva Corrado…non finisce qui…
M – E come diceva Martino Manfredi…due ammaccate, no quattro ammaccate, no nessuna influenza sugli arbitri, ma Pairetto spingeva Dondarini per interessi con Garrone, ma Carraro voleva occhi di favore su Fiorentina e Lazio, e intanto tossiva….
R – Si era ammalato?
M – Aveva visto la Manipoli…
R – Servi il barbaresco e chiama su quelli della stiva e tutti quelli sul ponte. Beviamo alla nostra consapevolezza e al nostro saper far di conto.
M – Quanto fa un rampollo più due tutor?
R – Meno due.
M – Cin cin. A noi, che anche l’algebra…non la dimenticheremo mai !

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