Questi non sono solo appunti su “calciopoli”, ma anche sulle conseguenze alle quali “calciopoli” ha portato il tifoso medio juventino. In molti, anche tra gli autori che già godevano di un’indiscussa notorietà, hanno dedicato alla Juventus negli ultimi cinque anni energie e tempo. Ma un evento di questa portata si trascina dietro una serie inevitabile di conseguenze per molti individui. Per cinque anni, a causa del processo mediatico che ha collaborato a condurre la Juventus in serie B, il tifoso medio, quello della strada, quello non inserito in alcun gruppo organizzato, ha vissuto sulla sua pelle una gamma vasta di sentimenti che dall’incredulità, passando per la rabbia, ha toccato i vertici del dolore più profondo. Ha reagito con orgogliosa partecipazione alla grintosa reazione della Juventus attraverso le sue punte di diamante, i giocatori che hanno scelto più o meno volontariamente di seguirne l’odissea. Ha continuato a sostenere la sua squadra del cuore tra le critiche durante l’involuzione della stagione 2009/2010. I tribunali della giustizia ordinaria sono da tempo all’opera per chiarire i molti dubbi e darci le risposte che aspettiamo, perché è giusto rileggere “calciopoli” e riabilitare la Juventus. Il clima di serenità auspicato, nella squadra bianconera come nel calcio italiano, passa inevitabilmente per questa verifica e potrà tornare a respirarsi anche tra gli Juventini solo a questa condizione. Perciò non si possono ignorare le riflessioni tra la “calciopoli” del 2006 e la “calciopoli” del 2010 e non si potranno evitare le revisioni . Ecco in sintesi il senso di questo lavoro, che si potrebbe definire di introspezione personale e collettiva. Che parte dall’analisi semplice della nascita di un amore e ne ripercorre le tappe. Come e perché una ragazzina “alla quale avevano anche insegnato a suonare il pianoforte”, si innamora di una squadra di calcio e inizia a seguirne le vicende, le vittorie e le sconfitte, in un susseguirsi di gioie e delusioni che fittamente e fatalmente si intrecciano con quelle della vita. Fino a rendersi conto che“calciopoli”non rappresenta un evento esterno, ma capace di imprimere un coinvolgimento profondo alla sua stessa esistenza. Di cittadina, di tifosa, di persona. Teatro di questa progressiva presa di coscienza è internet, la nuova frontiera delle relazioni sociali e delle comunicazioni. Attraverso una sorta di sdoppiamento della personalità che passa per “la juventina”, a torto o a ragione passionaria e strenua paladina della Juventus, autrice improvvisata di articoli per siti bianconeri e per “jus”, vivace juventusmember, avviene che l’autrice riscopre proprio”grazie” a “calciopoli” un mondo di sentimenti veri che riteneva perduti. Per niente virtuale, ma autenticamente “normale”. “Tutta colpa di calciopoli”. Ovvero “calciopoli” ha inciso nella vita e nel pensiero di una persona normale, di una juventina normale, fino a stravolgerne le convinzioni e le abitudini. Toccherà a Giusy ricucire le due anime. Un percorso per ritrovare se stessi, come accade sempre quando qualcosa più grande di noi ci travolge e nostro malgrado ci coinvolge. Ritrovarsi su Giulemanidallajuve è un ottimo punto di arrivo. Adesso.
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