Parte II – Gli effetti della scoperta delle intercettazioni nascoste
3) - Le rivendicazioni della Juventus
La stessa sera del 18 luglio la Juventus emette il seguente comunicato: “Le archiviazioni disposte e notificate in data odierna dal Procuratore della Federazione Italiana Giuoco Calcio operano un'importante distinzione tra soggetti a vario titolo coinvolti nei fatti del 2006. Infatti per alcuni il provvedimento usa la formula di non sussistenza dei fatti contestati, mentre per altri sottolinea la non procedibilità o l'intervenuta prescrizione.
In data odierna i legali della società hanno inoltrato richiesta di ricevere in via d'urgenza le motivazioni e gli atti sottostanti a tale provvedimento e inoltre di ricevere le motivazioni, gli atti e le indagini in relazione all'esposto presentato in data 10 maggio 2010.
Solamente quando questi atti saranno resi noti, il Consiglio Federale e l'opinione pubblica potranno stabilire se, sulla base di una mera prescrizione, i motivi etici che furono alla base dell'assegnazione dello scudetto 2006 all'F.C.Internazionale hanno retto alla prova del tempo e delle circostanze, emerse stranamente molti anni dopo. Il palmares non si prescrive”. Giorno 10 agosto 2011 Andrea Agnelli convoca a Roma un’importante conferenza stampa, alla quale si presenta accompagnato dagli avvocati Michele Briamonte, coordinatore legale della Juventus e Luigi Chiappero e dal professore di diritto amministrativo Pasquale Landi. Secondo le dichiarazioni di Andrea Agnelli, cardine delle richieste è la disparità di trattamento evidenziata contro la Juventus dal raffronto tra il processo della giustizia sportiva del 2006 e le decisioni della FIGC nonostante i nuovi fatti emersi dal processo di Napoli. Ma anche le dichiarazioni di incompetenza relative alla revoca dello scudetto 2005-2006 all’Inter da parte della stessa federazione che nel 2006 non ebbe remore a massacrare la società bianconera. Andrea ha affermato: “Noi lo scudetto 2006 lo abbiamo vinto sul campo con 91 punti, qualcun altro se l'è visto recapitare sulla scrivania. Lo hanno chiamato lo 'Scudetto degli onesti', ma a questo punto è lo scudetto 'dei prescritti'. Per noi quegli scudetti sono nostri. Se tornano nella nostra bacheca io chiudo immediatamente con il 2006". Queste le iniziative legali annunciate dalla Juventus nel corso della conferenza stampa: 1. Ricorso al TNAS. 2. Esposto al Procuratore Regionale del Lazio presso la Corte dei Conti. 3. Esposto al Prefetto di Roma e al Ministero dell'Interno. 4. Esposto al delegato sul controllo della gestione presso il Coni. 5. Esposto all'Uefa Executive Commitee. L’avvocato Briamonte ha spiegato l’iter intrapreso: "La Figc aveva enormi poteri per intervenire, ora esauriremo tutti i gradi di giustizia italiana. Dopo la giustizia sportiva, non avremo alcun problema a chiedere giustizia anche a quella togata: il TAR, il Consiglio di Stato e le procure competenti. Escluso un ricorso al Tas di Losanna perché non crediamo ci sia una competenza specifica, come invece ce l'ha l'Uefa. Escluso anche un ricorso all'Alta Corte del Coni, andiamo al TNAS perché chiediamo un risarcimento economico. Lasciamo a loro il calcolo dei danni subiti che, al momento, non è quantificabile. Per quanto riguarda la richiesta di risarcimento danni, ci sono due strade in via di accertamento: o nel 2006 la decisione di sanzionare la Juve fu negligente oppure l'orizzonte temporale potrebbe spostarsi al 2011. O il danno è stato creato nel 2006 o nel 2011 quando si è deciso di non decidere di fronte alle prove". Il Professor Landi ha aggiunto: "Il ricorso al TNAS è per ottenere l'illegittimità delle decisioni dei 'tre saggi' e del Consiglio Federale. Esposto alla Procura regionale del Lazio della Corte dei Conti per valutare la legittimità sul piano erariale degli atti Figc. Quindi TAR del Lazio e Consiglio di Stato se non dovessimo avere le risposte giuste dalla Giustizia Sportiva". L’avvocato Chiappero ha aggiunto: "Per riavere lo scudetto 2004-2005 occorre un provvedimento di un Giudice Penale, attendiamo le decisioni di Napoli. Lo scudetto 2005-2006 è indipendente da Napoli, e vogliamo arrivare a farlo riconoscere alla Juventus. Ciò che è successo il 18 luglio è gravissimo sotto il profilo della parità di trattamento nei confronti della Juve. Abbiamo scelto il TNAS perchè così l'Inter può intervenire". Giorno 9 settembre 2011 Juventus, Inter e FIGC sono di fronte al Tribunale arbitrale Nazionale per lo Sport, per effetto della notifica da parte della società bianconera ai nerazzurri del ricorso al TNAS contro l’incompetenza della Figc a decidere a proposito dello scudetto 2005-2006. E’ la prima volta che l’Inter si ritrova dinanzi a un tribunale per rispondere delle sue responsabilità in calciopoli, chiarite in qualità di illeciti prescritti da Palazzi nella relazione di giorno 1 luglio 2011. E’ singolare che la posizione della FIGC e dell’Inter coincida ancora una volta, dopo la resistenza comune al Tar contro la Juventus nell’agosto 2006 e contro l’associazione GiulemanidallaJuve. L’associazione ha sostenuto una battaglia legale presso il Tar e il Consiglio di Stato per vedere cancella¬te le sentenze sportive del 2006. Il Consi¬glio di Stato, ultimo grado di appello amministrativo, ha confermato il 22 gennaio 2011 il difetto di legit¬timazione dell’associazione di tifosi e azionisti Juve a costi¬tuirsi in vece del club nelle sedi amministrative, bocciando il suo ricorso. Il proce¬dimento non ha preso, in anticipo sulla FIGC, in considerazione i fatti nuovi emersi a Napoli. Il supremo giudice ammini¬strativo ha inteso confer¬mare, al fine di evitare un precedente, il principio che i legittimati ad agire non sia¬no gruppi o associazioni, per quanto rilevanti, di tifosi o anche azionisti, ma il club “danneggia¬to”. Sia FIGC che Inter si sono preoccupate di far pervenire al TNAS entro il 9 settembre eccezioni di incompetenza, respinte, nel tentativo di far rientrare le decisioni nell’ambito di competenza dell’Alta Corte di Giustizia del CONI. Sono le h 15:00 quando Andrea Agnelli, accompagnato dal direttore delle relazioni esterne Albanese, dagli avvocati Briamonte e Chiappero e dal consulente professor Landi, si presenta, reduce dalla magnifica inaugurazione dello Juventus Stadium della sera precedente, dinanzi al TNAS, che attraverso il Presidente Alberto De Roberto si dichiara competente per tutti i quesiti, eccetto la richiesta di risarcimento danni. A far slittare di una decina di giorni le decisioni del TNAS sopraggiungono il 29 settembre le dimissioni di Giuseppe Scandurra, ufficialmente per motivi personali. Sarà proprio Ruggiero Palombo della Gazzetta dello Sport a svelare che il suo nome era compreso nella lista dei 72 fra titolari e riserve della Corte di Giustizia federale della Federcalcio. Un evidente conflitto di interessi, considerato che di fronte al TNAS FIGC e Inter sono “schierate” insieme contro la Juventus. Ancora una volta la domanda è: negligenza o malafede? Nel frattempo, il 24 settembre, la Gazzetta dello Sport pubblica un’intervista a Michel Platini, che dichiara che la Juventus avrebbe potuto risparmiare i soldi del francobollo sulla lettera inviata alla UEFA chiedendo: 1) di pronunciarsi sulla maniera con la quale la Figc ha svolto l'inchiesta sui fatti che riguardano la Juventus e - soprattutto - l'Internazionale di Milano; 2) di sanzionare l'Internazionale Milano dichiarando il club non in diritto di partecipare all'Uefa Champions League 2011.12; 3) di informare la Juventus sulle misure che prenderà contro l'Internazionale Milano e la Figc. Invece Pierre Cornu, consigliere capo degli affari legali della UEFA ,il francobollo lo risparmia davvero e invia una risposta a mezzo fax alla FIGC, che è una richiesta di rispondere alla UEFA entro il 19 ottobre se “abbia svolto bene il suo lavoro". Il 10 ottobre Inter, FIGC e Juventus si ritrovano dinanzi al TNAS. Dopo un’udienza di due ore la proposta conciliativa dei legali bianconeri di rinunciare all'atto del 18 luglio 2011 in cui la Federcalcio si dichiarava incompetente sulla revoca dello scudetto 2005-2006 è respinta dai rappresentanti della Figc e dell'Inter. Anche l’UEFA respinge la propria competenza ad escludere dalle coppe europee l’Inter per comportamento antisportivo. Il 15 novembre 2011 il TNAS del CONI si dichiara incompetente in merito alla richiesta di revoca dello scudetto 2004/2005 all’Inter nonostante il parere contrario dei saggi. Il 14 dicembre 2011 fallisce il “tavolo della pace” proposto da Andrea Agnelli e messo in piedi da Petrucci per risolvere in modo “politico” la questione dello scudetto di cartone. Il 10 febbraio 2012 la Juventus presenta ricorso alla Corte di Appello di Roma avverso alla decisione di incompetenza del TNAS, mentre prosegue la battaglia legale sul piano della giustizia ordinaria con la richiesta di risarcimento alla FIGC presentata subito dopo la sentenza di primo grado del processo di calciopoli al TAR del Lazio per la disparità di trattamento subita nel 2006, che fu causa di una rilevante perdita economica per la retrocessione in serie B e lo smantellamento della squadra. Tale richiesta ammonta a 443,7 milioni di euro. La Corte dei Conti, cioè la giustizia ordinaria, è chiamata a fare chiarezza sui comportamenti ambigui della giustizia sportiva, esaurito il suo iter, e della FIGC nell'affaire calciopoli. L’Associazione Giùlemanidallajuve, il più grande sodalizio di tifosi ed azionisti della Juventus FC Spa, comunica il 19 giugno 2012 di aver depositato ricorso al TAR in adiuvandum alla società Juventus. “È nostra ferma intenzione, dal primo all’ultimo socio, continuare con fermezza la battaglia di ideali e di giustizia fintantoché non verrà riaffermata la verità sui fatti del 2006. Con questo ricorso assicuriamo la nostra vicinanza ed il nostro supporto alla società Juventus sulla strada dei ricorsi legali intrapresa. Ma reiteriamo, altresì, un monito alla stessa affinché prosegua l’iter intrapreso con tenacia e fino in fondo. È giunta l’ora che chi ha sbagliato paghi! Giù le mani dalla Juve”.
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