Signori giornalisti, uno spunto interessante sul quale dibattere circa i meriti e l’effettiva forza delle squadre che “dominano” in Italia andrebbe proposto. V’invito a verificare come queste “corazzate” quali il Milan di Sacchi e Capello o la Juve di Moggi e Lippi che dominavano in Italia, si posizionavano nelle competizioni europee. E come oggi la squadra che “comanda” in Italia si confronti con lo stesso metro di giudizio. E’ il tempo di fare questi ragionamenti, stante il “comando” di questa squadra (l’Inter di Moratti, Oriali e Mourinho,…già di Mancini e assemblata con la compartecipazione fondamentale di Guido Rossi) per ben tre lunghi anni ! Il parametro è lo stesso, cioè i piazzamenti in Europa. Anche da qui, si misura la forza di un collettivo. Il Milan e la Juve hanno primeggiato in Europa (finali di Champions, con vittorie o semifinali…) e soprattutto quest’ultima veniva tacciata di vincere in Italia soprattutto per “errori arbitrali” pilotati. Tant’è che il “sentimento popolare” così nutrito ad arte, è stato l’umus per la Farsa (Caliopoli) del 2006, servita solamente per eliminare una concorrente vincente. La riprova è il rendimento della squadra che vince il declassato campionato italiano da due anni (+ quello di quest’anno già virtualmente assegnato). Un campionato gravemente inficiato dall’ingiusto tzunami del 2006 e che vede le gerarchie dei valori irregolarmente modificate, ma che non esprime un reale valore assoluto di vertice in Europa. Un valore assoluto come lo sono state il Milan e la Juventus. Ergo, se in Italia la squadra che si aggiudica il torneo nazionale produce questo risultato con un “grande saldo attivo” di errori arbitrali – fenomeno che si ripete senza soluzioni di continuità da tre anni – e non si afferma strutturalmente a livello europeo, significa che questa squadra si giova degli errori arbitrali in “casa” molto di più di quanto servissero a suo tempo sia al Milan che alla Juve, già forti “di loro” e riconosciute tali anche in Europa e nel mondo. Quindi questa è la dimostrazione evidente che i valori tecnici e tattici di questa compagine sono senza ombra di dubbio inferiore a quelli della Juve e del Milan “stellari”. Questo lo dimostra la matematica, la classifica italiana, quella europea e soprattutto l’atteggiamento non “da grande società” dell’ F.C. Inter nella gestione degli acquisti, di alcuni calciatori e degli allenatori.
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