Cavolo, come passa il tempo, sembra ieri!
Le lacrime di gioia di Pavel dovevano aver scritto la parola fine alla sua carriera; giusto cosi, pensavamo, "lascia da Campione quando ancora é Campione" Invece no, alla fine ha deciso: gioca ancora, questa volta vuole Tokyo ed il mondo da conquistare.
Come al solito aveva ragione Lui: la Juve di Lippi ha abbandonato l'antica predilizione per l'Italia e si é lasciata conquistare da ciò che più le é rimasto storicamente indigesto.
Ha deluso in campionato: un secondo posto dietro il Milan ma pur sempre davanti all'eterna delusa e deludente Inter (ritorna Mancini?), ma é sul tetto del mondo e di nuovo campione in Europa.
E' un miracolo questa società; un autenco miracolo per il calcio italiano; La juve é un'azienda moderna, snella, finanziaramente autonoma, vincente e a breve dotata di un proprio stadio. L'unica in Italia, avanti anni luce dalle altre big; per questo é odiata da chi non la ama: sta lassù, magari altera, forse prepotente da quanto si compiace della propria forza.
Di certo é un esempio che da lustro al nostro calcio e alla politica del calcio. Quella politica che pubblicamente ne sfrutta i successi e ne tesse le lodi ma che tramerebbe volentieri contro la sua forza.
Stai attenta Juve state attenti tifosi; occhi aperti e orecchio vigile...
Non resta che celebrare la vittoria dell'Italia all'Europeo: come al solito c'é un bel pezzo di bianconero a glorificare l'azzurro. Lippi aveva visto e consigliato bene: un uomo della federazione, per giunta preparato e vincente, era l'ideale per sostituirlo in Nazionale.
Grazie Claudio Gentile, grazie ragazzi, anche da parte di quegli avventori del bar. Quelli del "ma che culo la Juve e poi rubano sempre"! Li ho rivisti, felici su un cabrio, che, con le bandiere tricolori al vento gridavano Claudio Gentile c'e solo Claudio Gentile...
Mi accendo l'ennesima sigaretta, questa volta non sorrido poi tanto.... un po' di paura mi impedisce di festeggiare.
fine
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