Seguendo le vicende processuali di calciopoli, tanto nella fase davanti alla giustizia sportiva che in quella napoletana della giustizia ordinaria, è apparso chiaro che la vicenda ha avuto la regia ed il contributo di una molteplicità di soggetti che potremmo genericamente indicare come esponenti dei "poteri forti".
I primi volti che tornano alla memoria sono quelli di Guido Rossi, potente avvocato d'affari e boiardo di Stato, al servizio dei potenti e che vanta cospicue entrature con le procure della Repubblica, il ministro dello sport dell'epoca, l'iperattiva ed incapace Melandri, Saverio Borrelli, procuratore politicizzato in pensione, già coautore di un mezzo colpo di stato su commissione, Petrucci, Blatter, Montezemolo, Elkann, Moratti e Tronchetti e tutti i loro giornali.
All'epoca apparve chiaro come l'affaire calciopoli fosse cosa gradita a tutti i potenti d'Italia, non foss'altro perchè non c'era nessun giornale o una testata televisiva disposti a sostenere una tesi diversa o quanto meno a sollevare un dubbio su quanto stava accadendo. L'unico a farlo fu Giancarlo Padovan che fu ben presto ridotto al silenzio.
A dire il vero il processo era un pò sfuggito di mano ai suoi organizzatori, anche perchè forse non si aspettavano la tenace resistenza di Moggi e ritenevano impossibile che riuscisse a munirsi di tanti elementi per confutare le accuse, ma è stato sufficiente rinserrare le fila, creare una spessa cortina di disinformazione, intimidire e ridurre al silenzio la riottosa Casoria ed il giochetto è riuscito ugualmente.
Adesso, per almeno altri due anni, la questione sarà messa a tacere, Moggi sarà definitivamente radiato, le richieste di Agnelli poste nel nulla, intanto maturerà la prescrizione dei reati e forse taluno preferirà avvalersi di questa causa estintiva piuttosto che continuare a stare sulla graticola dei processi, Moggi, che è il più agguerrito, è anziano e potrebbe decidere di mollare, soverchiato dalle spese e dai soprusi.
In un paese a democrazia limitata, guai a schierarsi contro i manovratori. |