Duello al Bar Sport. “Se non era per quella mano di Adriano..” “Voglio contare quanti rigori ha avuto il Milan”. Il primo (il bue o l'asino?) parli di gol segnati dagli altri con la mano se vuole, solo dopo che dai recessi degli archivi Mediaset, gli avranno scovato il nastro con la registrazione (ma non è facile; è come la ricerca del Sacro Graal) , dicevo solo dopo che gli avranno riproposto il nastro che ha immortalato il gol di mano con cui Inzaghi gli fede vincere la CL ad Atene or non è molto. Il secondo, prima di fare la conta dei rigori dell'altra squadra di Milano, dia una guardata alla casella dei rigori contro la sua squadra. Insomma, chi è più cornuto dei due? Il signor Beretta, candidato alla carica di presidente della Lega calcio, ha incensato il nostro calcio, raro esempio di virtù, competenza, trasparenza per l'intero universo-mondo. E bla..bla..bla..dai con l'incenso! Del resto, se vuole essere eletto...politique d'abord. Se i due signori (si fa per dire) di cui sopra sono da mostrare ad esempio, alle federazioni internazionali, di serietà, prestigio, compostezza nei comportamenti, dei vertici del nostro sistema calcio, siamo al ground zero della credibilità. E perché mai i tifosi dovrebbero essere migliori di loro? A proposito della seconda squadra di Milano e del suo presidente, Piero Ostellino scriveva due giorni fa sul Corsera : “L'inter rimane 'figlia di un Dio minore', coltiva un eterno complesso di inferiorità e di persecuzione, anche quando vince; non tira le orecchie a Balotelli. Al suo presidente piace credere che la squadra vince, sul campo, grazie a un giocatore, Ibrahimovic, che lui ha comprato dalla Juve, ma che lo stesso, quand'era alla Juve, vinceva solo per le telefonate di Luciano Moggi”. Conclude Ostellino: E' proprio vero che l'Italia – della quale quella del calcio è solo la metafora – è così tragicamente assurda perché, in Italia, ci sono troppi italiani”. (interisti?). |