Recita una storiella spagnola di tre neonati che trovatisi contemporaneamente in nursery si interrogano sul sesso a cui appartengono.Comincia il primo dicendo: io vedo che porto le calzette azzurre,sono maschio allora! replica la seconda: io le ho rosa, sono una femminuccia!il terzo poi tentando di guardarsi i piedini non li scorge,non vede di che colore ha le calzette, allora esclama: certo non le posso vedere ho due palle cosí, di sicuro sono vasco!
Ora rapportata a noi tifosi bianconeri questa storiella mi fa pensare a quanti siamo con le palle quadrate e quanti invece normalizzatisi guardano solo alle calzette, quelle stesse che una dirigenza ed una propietá indegna han tentato di rubarci, il colore delle calzette quindi la superficialitá, il distoglierci l'attenzione dal loro disegno distruttore, il tentativo di metterci tutti nella loro nursery dove l'insegnamento é guardiamo avanti al nuovo perché chi c'era prima di noi era brutto e cattivo, quindi bambini siate ubbidienti che sennó arriva il babau.
La presa di posizione che mi pare d'aver capito stia svegliandosi nei cuori e nell'anima di chi prima era assopito o peggio addormentato dalla ninna nanna di Elkan, Cobolli and friends, deve avere peró l'obbiettivo di smontare la farsa e di cacciare questi indegni figuri che ora gestiscono, ahimé, i nostri amati colori.Non la squadra, mediocre, deve essere contestata, non solo in Ranieri,a mio avviso anche un pó vittima,seppur consapevole,deve essere addossata la scarsezza dei risultati.Deve inquadrarsi ed estirpare questo cancro in seno alla Juve, perché a noi non serve guardare il colore delle calzette per capire chi siamo,ci basta puntare lo sguardo un pó piú su, noi siamo bianconeri, noi siamo la Juve. |