Il futuro di oggi non é che il presente di domani
Un presente che deve essere affrontato con la logica convinzione che le critiche da parte di coloro che le ripetono da anni e di chi, ultimamente ha capito la triste realtà della Juve, non sono critiche feroci e ingiustificate; é solo consapevolezza della confusione che regna nei piani alti della Juventus.
Blanc ha recentemente evocato rispetto per il lavoro svolto, rispetto chiesto a gran voce a quei tifosi che ora criticano la Juve non conscio forse che, mancando di rispetto alla storia della Juve,quelle critiche avrebbero dovuto giungere prima a destino.
Quel futuro da riscrivere e da ricostruire si trova di fronte un presente con un allenatore praticamente esautorato e sfiduciato(con rispetto??) nel momento in cui, perso il secondo posto, bisogna salvaguardare il terzo e il quarto; altrimenti, sai quale futuro.
L'unico colpevole, ed é questo che non ci piace ed é bene ripeterlo, pare essere il solo Ranieri, unico martire da sacrificare in questo squallido teatrino.
Bando alle ciance, Ranieri non é allenatore da Juve non essendo uomo da grandi progetti né ha la capacità di sapere gestire l'enorme responsabilità che solo il nome Juventus evoca
Ma le maggiori responsabilità non sono di Ranieri, come vorrebbero farci credere né bisogna fatalmente cadere nel tranello della pillola indorata che ci viene proposta con l'accordo per l'acquisto di Diego.
Che Diego Ribas sia un calciatore destinato ad innalzare il valore tecnico della Juve non ci piove; al di là delle normali contrapposizioni sull'utilità di questo o quel giocatore, le qualità di Diego fanno presagire ad un acquisto azzeccato; dopo tre anni di grigiore assoluto un tassello di qailitita non puo' però far presagire ad un inversione di rotta; da come é uscita la notizia, qualche logico dubbio sulla tempistica é lecito e consentito nutrirlo;
"cambiamo il mister e Vi diamo un campione agognato" il popolo può star tranquillo.
Ed un rimbalzo al rialzo di popolarità pare sia quello che vogliono e quello che purtroppo potrebbero ottenere coloro verso cui vanno indirizzate le maggiori responsabilità:la stampa sportiva (specialmente quella che é più vicina alle sorti della Juventus) dopo che ultimamente pareva chiedere, in prima pagina, seppur in ritardo nei tempi, un impegno più diretto e consapevole alla proprietà, ora, parrebbe cedere di nuovo ad evocare un luminoso futuro solo grazie alla promessa Diego.
Si sa, il tifoso meno cosciente si lascia più facilmente sedurre dal finto ottimismo piuttosto che preoccuparsi di una triste realtà; d'altro canto Blanc, mi ripeto, ha chiesto più rispetto ai tifosi: dovremmo pensare che Diego sia un tentativo di restaurazione del potere proprio quando quel potere comincia a vacillare? Gli indizi ci sono tutti: prima la vittima da sacrificare poi il viagra per la felicità inconsapevole, la stampa s'inchina ai voler dell'editore e diffonde il messaggio.
Ben fatto: ottimo colpo altro che Diego.
Un colpo che potrebbe rimandare colpevolmente scelte doverose: un impegno diretto della famiglia nella gestione della Società, un direttore generale che sappia muoversi in anticipo sul mercato, sappia condurre con scaltrezza le trattative, che stia costantemente a fianco della squadra, capace di esporsi e proporsi mediaticamente nei confronti di stampa e tv.
Solo cosi anche il nuovo allenatore, chiunque sia, avrà a disposizione un gruppo di lavoro degno di una società che deve essere vincente e capirà( in cuor mio spero sia un Qualcuno che già lo sappia) cosa significa veramente allenare la Juve.
Questo dovrebbe essere il significato di programmazione del futuro e questo é quello che chiediamo; perché,lo abbiamo capito, a render giustizia al passato, a restituirgli l'onore che merita, continueremo a pensarci solo noi e rimarrà la nostra battaglia.
Noi la vinceremo di sicuro.
" Ogni Santo ha un passato, mentre ogni peccatore ha un futuro" (O. Wilde )
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