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Sabato 14.09.2024 ore 18.00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Paolo Sartori del 19/05/2009 15:55:39
l'1%
C’era una volta un comico che disse : “Fin da Adamo i cretini sono sempre stati in maggioranza”.
Senza dubbio un affermazione condivisibile, che può essere letta anche al contrario, perché per fortuna se i cretini fossero anche il 99%, c’è un bell’1% che magari potrebbe sembrare,forse potrebbe essere ...no, udite udite, non è un cretino
Sono successe in questo campionato delle cose strane, che solo l’1% sembra avere notato, distratto com’è dalla cronaca nera o rosa di ogni giornata che il mondo del pallone ci fa la grazia di donare.
Sempre il solito tran-tran, Inter molto forte, tranquilla, gestisce il vantaggio fisico e tecnico sugli avversari, qualche aiutino arbitrale. Insomma niente di nuovo dal fronte. Juve e Milan discontinui e incompleti.

In realtà questa stagione ha detto intanto una cosa molto importante. Il ciclo dell’Inter è finito. O meglio è finita la “rendita” di calciopoli. Ibrahimovic, che infatti non è un cretino, l’ha capito da Marzo, e lui di tempo da perdere in una squadra dove si è parcheggiato per comodità nel 2006, non ne ha di certo. Quindi se Zlatan dovesse rimanere sarebbe veramente una sorpresona. Da non crederci fino a mezzanotte e 1 minuto del 31 Agosto.
Ma non è questo il problema, e non è Zlatan il furbo che ci dovrebbe interessare.

E allora chi sarà? è importante individuare il nostro campione di furbizia
Per capirlo bisogna come prima cosa analizzare la crisi attuale della Juve, una crisi che il 99% dei supporter della Juve addebita alla scarsa intelligenza tattica di Ranieri, o addirittura alla scarsa propensione caratteriale dell’ex allenatore a vincere. Poi alla condizione fisica, poi Elkann non è juventino a sufficienza, poi i terzini….Ah i terzini. Infatti Pessotto, Torricelli, Porrini, Zebina, Zambrotta, quelli si che erano dei fuoriclasse indimenticabili, vero?

Invece questa stagione in cui si poteva tranquillamente vincere lo scudetto o perderlo di pochissimo è stata rovinata dall’ imperdonabile ammutinamento da parte di qualcuno all’interno dello spogliatoio. Qualcuno che ha capito che con questa Inter e con (o dal suo punto di vista nonostante ) Ranieri si rischiava di vincere lo scudetto già quest’anno, però passando anche per un ricambio generazionale.
Qualcuno che non è un cretino di sicuro, ma che purtroppo mette la sua intelligenza solo al servizio di se stesso. Qualcuno che non vuole accettare la fine del suo, di ciclo, e che, con rispetto parlando e parafrasando Ambrosini, l’ha messo in quel posto a tutti. Perché di farsi pilotare ai margini della squadra per motivi anagrafici questa persona ( con i suoi amichetti) non ci sta. Non dopo la B. Qualcuno che gode di credito illimitato.

Le cose vanno analizzate a mente fredda e in maniera asettica.
Quando cominciano e finiscono i chiaroscuri della Juve quest’anno ? Non è una stagione “normale” questa. Non è il record negativo di punti, siamo a 68 e mancano 2 partite. L’anno che abbiamo vinto la coppa campioni abbiamo fatto 65 punti in tutto. Nel 98 /99 addirittura 54. Non è neanche la peggiore eliminazione dalla champions. Anzi è molto meno netta di quelle di Capello.
È però una stagione che vive di strani sprazzi.
Tutto bene all’inizio, le partite importanti vengono giocate dai senatori, poi si fanno male Buffon e Trezeguet, ma tutto procede bene. Grande contributo della vecchia guardia con 4 reti distribuite tra il fondamentale preliminare dell’andata, l’esordio in campionato e la partita importantissima contro lo Zenit. Segnano tutti. Del Piero, Camoranesi e pure Nedved.Tutto bene allora? Al netto degli infortuni si, con Amauri, Manninger e Marchionni che fanno la loro parte alla grande e non relegano nessun eccellente in panca.
Almeno fino alla partita contro il Catania. La Juve gioca da Dio, e non vince solo per sfortuna. Il migliore in campo è Giovinco che parte titolare e dimostra di meritare il posto.
Dalla partita successiva però qualcuno sembra tentare di far capire a Ranieri che così non va mica bene. Ma siccome Ranieri insiste con il ragazzo, i risultati non arrivano più. O meglio, un risultato arriva eccome, quello che tutti chiedono la testa dell’allenatore. Sarà un caso, ma appena il ragazzino viene giubilato ( rimando ai vari spifferi di chiarimenti nello spogliatoio pubblicati dai giornali), chi deve andare in forma ci va come d’incanto, a suon di parabole perfette e doppiette con standing ovation. Si vincono parecchie partite di fila, e i senatori le giocano tutte, infortuni permettendo.
Un paio di passi falsi si fanno ancora, ma in genere ci stiamo avvicinando sempre più alla vetta, nel frattempo rientrano i senatori infortunati mentre usciamo con il Chelsea ( che ci sta) e con qualcuno che è appena rientrato e non è contento delle gerarchie.
Ranieri se ne frega e prova a fare quello che vuole perché l’Inter si può prendere, eccome. Seguono due partite particolari, che rappresentano forse la svolta della stagione perché sono due goleade consecutive con un Inter che arranca. Juve -Roma e Juve - Bologna finiscono tutte e due per 4-1. Chi è il migliore in campo con il Bologna? Giovinco che dopo mesi in cui ha giocato 10 minuti ogni 2 setttimane viene rimesso in campo e da spettacolo. La via crucis è la stessa della prima parte dell’anno. Il ragazzo viene confermato per la partita successiva dove si vince benissimo e ovviamente scatta la crisi un'altra volta. Nel frattempo ad Amauri la palla non la passa più nessuno, guarda caso da quando è tornato Trezeguet disponibile. Così adesso le rogne sono 2.
Con la differenza che stavolta Ranieri non sa più come gestirla e fa il suo unico errore davvero grave. Mette il ragazzo in tribuna, ma anche Trezeguet in panca. Così continua il boicottaggio, la stagione diventa un fallimento e i nervi saltano a tutti.

Ormai le ultime 2 o 3 partite non fanno più testo, perché vige l’anarchia, e quindi si licenzia Ranieri che non ha più in mano lo spogliatoio.
Come tentavo di dire in un'altra mia analisi qualche giorno fa, portando ad esempio la Juve 93-94, c’è qualcuno che ha spaccato lo spogliatoio, e non parlo per niente di Ranieri, che ha fatto il suo lavoro e commesso i suoi errori come facciamo tutti, compresi quelli che lavorano in pace e vincono.
Qualcuno che ha rovinato il gruppo e avvelenato l’opinione dei tifosi venendo meno al ruolo importante che ricopre nella squadra. E mi sa che i suoi amichetti gli siano sgambettati tutti dietro come degli anatroccoli. Tranne uno, che un po’ ha fatto il trenino con gli altri, poi, quando ha deciso definitivamente di ritirarsi, ha ricominciato a impegnarsi al 100% tra gli applausi commossi del popolino.
Adesso per avere una conferma, è semplice. Basta attendere con calma il sacrificio per 3 o 4 milioni di € di una grandissima promessa sull’altare di un passato che puzza terribilmente di putrefatto e il gioco è fatto.
A maggior gloria di chi nel 93 sbolognò l’usato sicuro e rompipalle e voltò la stramaledetta pagina.
 
 
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