Lo so che il nostro muro è zeppo di queste considerazioni: nell'inverno 2006/2007 ci siamo macerati nello sviscerare ogni aspetto del sopruso infame che abbiamo subito. E' tutto là, per chi avesse voglia di andare a leggere.
Però può essere utile ricordare le facce ed i nomi dei più feroci accusatori, per non dimenticare ed a loro eterna vergogna.
Nella primavera estate 2006 lo sport preferito dei pennivendoli politicaly correct era sparare a zero sulla Juve, e solo su di lei.
Il Milan, coinvolto più pesantemente di tutti (contatto diretto con un guardialinee)veniva appena sfiorato; Della Valle mandava tranquillamente al diavolo tutti in TV difendendosi con le unghe e coi denti. Galliani, ben consigliato, si guardava bene dal dimettersi.
Da notare che questi personaggi sarebbero poi stati condannati dal processo farsa, solo che per loro la farsa è stata universalmente riconosciuta, ed infatti da subito ripresero tutta la loro autorevolezza e sicumera.
Unico grande capro espiatorio il Direttore Moggi, cui non valgono neanche assoluzioni piene (vedi suo articolo di oggi su Libero)per restituire un minimo di ruolo attivo. Chissà cosa si inventeranno scontati i cinque anni di squalifica.
Beh, riguardiamole quelle facce, che ho stampate in mente a fuoco, e che ricordo con odio.
Facce che hanno barattato il politicaly correct del momento con la distruzione della più grande squadra italiana di tutti i tempi.
L'interista Mentana, ed i suoi ospiti conniventi (vero, Di Pietro, che ti dichiaravi juventino ma facevi il fustigatore per avallare la tua immagine), il becero Cannavò, cui ho inviato decine di lettere distillate d'odio, Ciucci il severo, allora su QN, che poi si è quasi rimangiato tutto, ma troppo tardi. Jacobelli debole tra il dico e non dico, lasciava intravedere dubbi ma non ha mai avuto il coraggio di dissociarsi chiaramente. Bonolis interista con le sue battute.
Perfino Padovan su Tuttosport, ormai colpevolista sulla scia demenziale della società, elemosinava sconti invece di urlare al mondo lo scempio della verità che veniva fatto.
E via pennivendolando, tutti di corsa in soccorso del presunto vincitore, ex leccaculo di Moggi ed affini, politici ed anchor man.
Eh, sì, è stata dura, lezione di vita più che di calcio. E lo sfascio continua.
Sembra un secolo la finale tutta italiana a Manchester che perdemmo per la mancanza di Nedved.
Allora a Manchester guardavano noi in finale, il Real ed il Barca erano in barchetta, la Juve dominava con la sagacia dei suoi dirigenti, non con le carrettate di euro morattiane.
Pagheranno mai per tutto questo? Purtroppo in Italia pagano sempre pochi, e quasi mai quelli giusti.
Continuiamo ad adoperarci perchè in questo caso non avvenga. |
