Che il VAR sia stato introdotto soprattutto per controllare ogni episodio dubbio a favore della Juventus e per non intervenire quando invece l’episodio potrebbe essere a suo favore (l’ultimo dei quali, il clamoroso rigore non concesso ai bianconeri contro la Roma nell’antivigilia di Natale) è ormai evidente.
Ed ecco, quindi, che in quest’atmosfera di caccia alla scusa VAR per danneggiare la corsa della Juve verso il settimo scudetto consecutivo, l’anti-juventinismo a prescindere dei media e dei vari “Simoni si nasce” delle squadre sinora maggiormente aiutate dalla tecnologia (Inter su tutte, ma anche Roma e Napoli non possono certo lamentarsi) ha strombazzato a più riprese l’ormai trito e ritrito < ah, se in passato ci fosse stato il VAR >. Non ho mai potuto sopportare i pianti preventivi e successivi alle gare contro la Juve dell’anti-juventinismo sconfitto, ma devo dire che stavolta mi trova perfettamente d’accordo, perche:
1) se ci fosse stato il VAR, il 10 maggio 1981 il gol di Turone sarebbe stato giustamente annullato sul momento e la RAI romana non avrebbe potuto taroccare le immagini col Telebeam (come dichiarato da Carlo Sassi) e dar vita a una campagna di ridicoli pianti e lamenti che dura tutt’oggi;
2) se ci fosse stato il VAR, il Napoli non avrebbe vinto la sua unica Coppa Uefa, perché il 15 marzo del 1989 il gol regolare annullato a Laudrup nei primi minuti di gioco per inesistente fuorigioco avrebbe estromesso i partenopei dalla competizione. Infatti, sconfitto a Torino per 2-0, il Napoli ha passato il turno solo nei supplementari (3-0), anche grazie al suddetto gol annullato e l’ultra dubbio rigore dell’1-0 che, con il VAR, non sarebbe sicuramente stato concesso;
3) se ci fosse stato il VAR, nella stagione 1997-98 - oltre al rigore per il fallo di Iuliano su Ronaldo (26 aprile 1998) - sarebbe stato fischiato anche il penalty negato alla Juve nella gara di andata per fallo di West su Inzaghi (4 gennaio 1998), per cui …;
4) se ci fosse stato il VAR, il 20 maggio 1998 il Real Madrid non avrebbe derubato la Juve di una Champions, perché il gol vittoria di Mijatovic sarebbe stato giustamente annullato, essendo in netta posizione di off-side;
5) se ci fosse stato il VAR, l’Inter non avrebbe vinto la C. League del 2010, avendo ricevuto una serie di vergognosi regali arbitrali non solo dagli ottavi in poi, contro Chelsea, Barcellona e Bayern in finale (non li cito perché sono noti e facilmente riscontrabili in internet con tanto di immagini e articoli sui quotidiani) ma anche nel girone eliminatorio. Infatti, se non avesse usufruito di un gol di Milito in chiaro fuorigioco all’87°, che ha consentito all’Inter di pareggiare contro la Dinamo Kiev (l’Inter ha poi vinto nel recupero al 93° grazie a una paperissima del portiere avversario), la banda degli onesti non avrebbe neanche superato il primo turno ma, con Walter Gagg (il braccio destro di Sepp Blatter, grande amico di Facchetti) addetto agli arbitri Champions dell’Inter, tutto è stato concesso alla seconda squadra di Milano.
Insomma, episodi arbitrali contro e a favore ce ne sono per tutti e il VAR non li ha certo eliminati, per cui sarebbe davvero ora che ognuno pensasse ai propri VAR e cercasse d’imporsi sul campo senza tante scuse e dietrologie complottistiche. Purtroppo non è cosa facile, perché la scuola dei Moratti (padre e figlio) ha notevolmente contribuito all’educazione al vittimismo dei perdenti dell’italico calcio, che attualmente trovano in De Laurentiis e Sarri i massimi esponenti in attività.
Pensavo che, almeno negli ultimi 10 anni, Mazzarri, Mourinho e Garcia fossero il top level della lacrima ma, dopo aver sentito Sarri lamentarsi di tutto e di più - persino degli orari di gara e delle docce negli spogliatoi - non posso che attribuirgli per distacco il Premio Zeman per il miglior allenatore perdente del 2017, augurandogli di vincerlo anche nel 2018 che, ai tifosi bianconeri, auguro invece colmo di ben altre vittorie.
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