L'ultima notizia che "allieta" il weekend pallonaro è la concessione della grazia al sig. Lukaku Bolingoli Romelu da parte dell'ineffabile sig. Gravina Gabriele, Presidente della FIGC, che ancora una volta viola consapevolmente i regolamenti per arrecare ingiusto danno e grave offesa alla Juve, applicando l'art. 43 del "mitico" Codice di Giustizia Sportiva pur in assenza dei relativi presupposti allo scopo di alterare esclusivamente in favore dell'Inter gli esiti di un incontro di calcio già decisi dall'arbitro in campo e, successivamente, dal Giudice Sportivo e dalla Corte Federale di Appello.
L'art. 43 stabilisce che "Il Presidente federale, anche su proposta del Consiglio federale, può concedere la grazia se è stata scontata almeno la metà della pena". E mi sembra che il sig. Lukaku non abbia ancora scontato un bel niente, essendo evidente che la grazia avrebbe potuto in ipotesi essere concessa se il giocatore fosse stato sanzionato con due giornate di squalifica e ne avesse già scontata una.
Impressiona ancora una volta il fatto che la lotta al razzismo negli stadi, tanto decantata nel provvedimento odierno di grazia, rimanga lettera morta ogni qual volta si debbano perseguire identici fatti di razzismo plateale e continuato nei confronti di giocatori della Juve.
In buona sostanza cancellando la squalifica del sig. Lukaku il sig. Gravina ha consapevolmente alterato la regolarità della gara di ritorno di Coppa Italia, alla quale non avrebbero dovuto prendere parte Cuadrado, Handanovic e Lukaku e alla quale quest'ultimo, invece, vi prenderà parte perchè il sig. Gravina ha deciso, sicuro della propria impunità, di farsi beffe delle norme regolamentari, che anzi ha taroccato ancora una volta (come fu per la ripetizione della partita persa a tavolino dal Napoli in epoca Covid-19) per danneggiare solo ed esclusivamente la Juve.
Così grazie a questo ulteriore colpo di spugna Inter-Juve di mercoledì 26 aprile partirà falsata già prima del fischio d'inizio.
Questa dell'affare Lukaku è l'ultima di una serie di "chicche" di cui il sig. Gravina ci ha omaggiato dopo che (guarda caso) il sig. Ceferin l'ha nominato vice presidente UEFA e che brevemente ricordiamo: 1) squalifica della Curva Nord laziale sospesa con la condizionale (guarda caso) quando all'Olimpico arriva la Juve; 2) squalifica del sig. Mourinho sospesa (guarda caso) quando all'Olimpico arriva la Juve; 3) rinvio ulteriore della decisione definitiva sull'ennesima farsa delle plusvalenze all'evidente scopo di tenere "sulla graticola" la Juve fino al termine del campionato e forse anche oltre, magari (guarda caso) per poter fissare a campionato chiuso la penalizzazione "a tavolino" (stile Inter) per favorire qualche squadra milanese o romana nella corsa alla zona Champions (oramai s'è capito). E se ci mettiamo anche quello che "bolle in pentola" per manovra stipendi e quant'altro ci rendiamo conto che il sig. Gravina avrà ancora tempo e modo di ingraziarsi ulteriormente il suo principale datore di lavoro sloveno che gli garantisce non meno di 240.000 euro l'anno di stipendio e che smania dalla voglia di vedere annientata la Juve dell'ex-amico e compare Andrea Agnelli.
Di fronte allo squallore di un Presidente FIGC senza dignità, che non ha sentito neanche il dovere di dimettersi dopo la eliminazione dell'Italia alle qualificazioni del mondiale qatariota (cosa che, invece, fece il tanto vituperato Tavecchio dopo la eliminazione da Russia 2018 per mano della Svezia) ritengo che la Juve e tutto il mondo bianconero non possano più aspettarsi nulla di buono e, soprattutto, nulla di onesto da un soggetto oramai abituato ad operare illecitamente senza alcuna vergogna, ammesso che in Italia questa parola abbia ancora un senso.
Il sig. Gravina qualche settimana fa esprimeva preoccupazione per la drastica riduzione dei diritti televisivi che si prevede alla prossima asta, ma non si chiedeva questo gran signore chi potesse al giorno d'oggi buttare soldi per uno spettacolo calcistico che proprio la sua scellerata gestione ha reso sempre più mediocre.
Il sig. Gravina, grazie alla giustizia sportiva "on demand", ha contribuito a creare soltanto caos, favoritismi e precarietà, inventandosi dal nulla una nuova Farsopoli per penalizzare ancora una volta l'unica società che negli ultimi dieci anni ha mantenuto in piedi il baraccone, garantendo la sopravvivenza di un sistema che con assoluta puntualità le si rivolta periodicamente contro per fare contenti i Lotito, i De Laurentiis, i Moratti e i Galliani di turno, tutta gente che senza vergogna alcuna coglie la palla al balzo delle disgrazie bianconere per nascondere le proprie illecite furberie e accreditarsi come "la banda degli onesti".
In tutto questo contesto di totale degrado morale e istituzionale - nel quale la Juve sembra sia destinata grottescamente a subire quel "fine pena mai" dei condannati all'ergastolo ostativo - non sembra più accettabile continuare a tenere "lo stile Juve" fatto di autolesionistica condotta di silenzio e accettazione che già con la prima Farsopoli del 2006 ha provocato danni d'immagine irreparabili e ferite inguaribili che ancora oggi faticano a "cicatrizzarsi".
Per tali ragioni è venuto il momento di non guardare più in faccia nessuno ed appare quanto mai indispensabile che la nuova dirigenza bianconera si decida (stavolta sì) SENZA VERGOGNA a tutelare innanzi la giustizia ordinaria e amministrativa la dignità e la gloriosa storia della Juventus F.C. che dovessero essere (come appare sempre più probabile) ancora una volta penalizzate nell'immediato futuro, scavalcando i "paletti" di una giustizia sportiva che continua sempre più a operare in violazione di ogni regola di sportività e che appare sempre più connotata da una palese quanto indecorosa faziosità fondata sul sistematico uso di due pesi e due misure. |