Arriva il week-end, decido di raggiungere i miei genitori al mare… Giungo nelle prime ore del mattino, posto carino, tranquillo. Vado in spiaggia. I miei mi spiegano che solitamente trovano libero l’ombrellone in prima fila del lido, ma essendo su prenotazione non sempre è così. Infatti quella mattina era occupato. Mi piazzo quindi sotto l’ombrellone dietro, in seconda fila. Apro lo zaino, sistemo il telo, la sdraio, mi stendo al sole. Dopo cinque minuti l’occhio cade sul numero dell’ombrellone: 29. D’improvviso mi si illuminano gli occhi! 29… Gli scudetti vinti sul campo dalla mia Juve. Sono sempre 29!!! Il caso ha voluto che occupassi proprio l’ombrellone n. 29… A quel punto, alla vista di quel numero magico, mi perdo nei pensieri… Ripenso al finto scandalo del 2006 e a quell’assurda retrocessione… Penso all’atteggiamento passivo, a dir poco, dei tifosi, che si esaltano per l’acquisto di un nuovo giocatore, quasi non importa di chi si tratti (tanto quest’anno sarà tutto diverso, torneremo a vincere, spacchiamo tutto, tutti dietro come prima ecc.), ma non si chiedono che cosa è successo realmente in quella maledetta estate. Non hanno cercato di scoprire chi ci ha accoltellato. Penso che non hanno capito niente della vita. Ma proprio niente… Penso alla dirigenza che con le sue azioni scellerate hanno solo fatto danni (non solo dal punto di vista tecnico), coprendo di ridicolo la Juventus. I presidenti di Empoli, Palermo, Genoa, Fiorentina, tanto per citare alcuni, se la ridono ancora. Per non parlare dei procuratori, gente che con Moggi non la spuntava nemmeno per scherzo. Poi penso alla proprietà, al suo comportamento inspiegabile (non per tutti…), che non ha alzato un dito per difendere la squadra più gloriosa d’italia. Penso a cosa ci è capitato in questi tre anni: in ambito calcistico abbiamo preso tanti di quei pacchi da far impallidire l’inter pre-farsopoli: Andrade, Knezevic, Poulsen, Almiron… Signori miei, Almiron! Uno che al sottoscritto piaceva quando giocava all’Empoli per le sue bombe da fuori. Solo che lì era protetto da un centrocampo a 5 e con licenza di fare quel che gli pareva. Niente a che vedere col rigido 4-4-2 di ranierana memoria dove era chiamato a fare il medianaccio e contemporaneamente a impostare. Avevo quasi cancellato il ricordo del nostro ex allenatore dalla mia mente… le sue idee, i suoi cambi (quando li faceva, all’88°), perle come De Ceglie per Del Piero… le incomprensioni coi giocatori… Giovinco e Trezeguet inspiegabilmente sempre fuori… la difesa alta sempre e comunque… Per non parlare della gestione abominevole di alcuni elementi come Criscito, De Ceglie, Tiago, lo stesso Poulsen… Tutti buoni giocatori (un po’ meno il danese che spesso ci ha messo del suo), che sono stati bruciati o impiegati malissimo, con evidenti ripercussioni tecniche ed economiche. Eh, ma d’altronde, “la squadra è nuova, l’allenatore è nuovo, diamogli tempo, il cantiere è aperto, il palazzo è in costruzione, le intemperie, la pioggia, la neve, io sono contento della prestazione dei miei ragazzi, quando la squadra gioca come sa andiamo bene e…” ... ed è meglio non continuare... Stendiamo un enorme velo, poi, sulla questione infortuni. Penso al fatto che si parla di una società di calcio di serie A, quotata in borsa, la più amata e allo stesso tempo odiata dai tifosi, che ambisce (o che dovrebbe ambire!...) ai massimi traguardi… Solo un citrullo potrebbe pensare che tutti quelle ricadute siano state una coincidenza, o sfortuna. Poi penso, inevitabilmente, alle vicende extra-calcistiche, alle sentenze quella sui sorteggi regolari, quella del processo Gea, e il processo che si sta svolgendo a Napoli. E al trattamento che i giornalisti riservano a questi fatti. Continui tentativi di manipolazione della realtà, la perfetta prosecuzione della campagna mediatica iniziata 3 lustri fa e culminata nel 2006. Ogni volta che ci ripenso mi viene il voltastomaco, anche perchè un giorno, dato il livello di schifo, di vergogna, di marciume, in cui è precipitato questo povero paese, potrebbe capitare a chiunque di subire un’ingiustiza o di avere a che fare con organi di “inquisizione”… E allora sei solo contro tutti, con i media che ti spalano vagonate di letame, menzogne, invenzioni, accuse infondate, solo per vendere, per fare audience. Solo per lo sporco dio denaro, non conta più nulla, la dignità, la giustizia, i doveri deontologici, nulla. Ma, in fondo, io credo fermamente all’esistenza di una giustizia parallela, sia essa terrena o no, e prima o poi questi signori in malafede, tutti i falsi moralisti, i forcaioli, quelli che si autoproclamano esperti di calcio, avranno quel che si meritano. Last, but not least, penso ai falsi amici, che notoriamente, e a ragione, sono molto peggio dei nemici. E, ahìnoi, i falsi amici in questa vicenda hanno avuto un peso considerevole, come ben sappiamo. La giustizia, dicevo, farà il suo corso, non so sotto quale forma né per chissà quale via tortuosa, ma è così, ne sono sicuro. Forse non saremo lì a goderci lo spettacolo, o forse sì, chi lo sa… Ma questa certezza mi rasserena e mi aiuta nei momenti in cui le imprecazioni vorrebbero prendere il sopravvento sulla mia notoria calma. E allora, amici juventini, normalizzati e non, state tranquilli, alla fine vinceremo! Non lo scudetto, non la Champions. Quelle vittorie arriveranno, non mi preoccupo… d’altronde il patto del 2006 è agli sgoccioli e tempo due anni il campionato sarà un pò più regolare. Piuttosto, vinceremo la battaglia più importante: riprenderci i nostri scudi, la nostra dignità, il nostro onore. Altro che uno stupidissimo campionato aziendale truccato. Alla fine di questo brainstorming (o pippe mentali? Mah...) gli occhi si chiudono, mi addormento, all’ombra sotto il mio ombrellone n. 29. Consapevole che al prossimo scudo sarà la terza stella. |