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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Sergio F. del 06/08/2009 07:33:02
L.Moggi a Montefiore Conca
Una bellissima serata quella di domenica 2 agosto a Montefiore Conca, nella giovane provincia di Rimini. Il più illustre dei suoi abitanti è il Senatore Filippo Berselli, (pure Presidente della Commissione Giustizia del Senato), il quale si è speso personalmente per l’organizzazione nel paese nativo del calendario di eventi culturali dell’estate tra cui vi sono concerti, mostre ed incontri con personalità illustri.
Il Senatore è un noto tifoso del Bologna F.C. e già nel 2007 (quando era pure Sindaco di Montefiore) aveva invitato il Direttore Luciano Moggi per un incontro / dibattito pubblico su Calciopoli.
Anche quest’anno Montefiore Conca ha ospitato un analogo evento pubblico, invitando sul palco collocato nella propria splendida piazzetta Luciano Moggi, i giornalisti Enzo Bucchioni e Mario D’Ascoli, per discutere insieme al noto tifoso rossoblu di attualità calcistica, e per analizzare gli sviluppi giudiziari delle vicende che hanno connotato la turbolenta estate del 2006.
I due giornalisti, per i pochi che non ne fossero a conoscenza, hanno collaborato con Luciano Moggi alla stesura di “Un calcio nel cuore”, l’autobiografia che Lucianone ha pubblicato nel 2008 per ripercorrere la propria straordinaria carriera di dirigente sportivo, e per fornire al grande pubblico la sua versione dei fatti da alcuni chiamati appunto, con un’assonanza impietosa, Calciopoli.
La platea era variegata, e in essa trovavano posto i tanti amici del Senatore Berselli, dei tifosi juventini e svariati calciofili della riviera romagnola curiosi di vedere Luciano Moggi.
Sulla propria vicenda giudiziaria il Direttore ha mostrato il proprio indefesso coraggio e la strenua determinazione nella lotta per far comprendere come la sua attività di dirigente sia sempre stata lecita e legittima. Ovviamente non ha potuto esimersi dal ricordare “l’infortunio” del Presidente del Collegio giudicante del proprio processo di Napoli, a cui è sfuggita la battuta degli “altri processi seri” che lei era chiamata a presiedere, oltre appunto a quello di Calciopoli.
Gli oratori hanno ricordato come l’accanimento, istituzionale e mediatico, nei confronti di Luciano Moggi sia arrivato al punto di cercare di impedirgli di fare una normale e fisiologica vita di relazioni sociali quale è la sua, ossia quella di un uomo di grande successo e notorietà nel mondo del calcio. Il Direttore ha rivendicato con vigore i suoi pieni diritti di cittadino, prima ancora che di uomo di sport. A quel punto la platea dei presenti ha tributato al Direttore un applauso spontaneo e caloroso.
Il Direttore, pungolato dal Senatore padrone di casa, ha ricostruito la recente vicenda dei suoi contatti con la famiglia Menarini, nella prospettiva poi sfumata di una sua collaborazione come consulente esterno con il Bologna FC. Alla precisa domanda di che cosa il Bologna necessitasse per fare un buon campionato nella prossima stagione, Luciano Moggi ha laconicamente risposto: “La squadra…” suscitando l’ilarità generale. Il Direttore ha rivelato di avere consigliato ai Menarini l’acquisto del nuovo portiere felsineo, Emiliano Viviano (della difesa ha detto che non salverebbe nessuno, a parte forse il solo Britos; per il centrocampo rossoblu ha ritenuto indispensabili dei rinforzi, e pure così un’altra punta da affiancare a DiVaio, il quale non potrà ripetere l’annata straordinaria appena conclusa - Bernacci e Marazzina non sono stati considerati delle spalle affidali per l’ottimo Di Vaio, mai così prolifico in carriera).
Sistemato il padrone di casa, sconfortato dalla lucida ed impietosa diagnosi del Direttore, la conversazione è passata a trattare del mercato bianconero; Luciano Moggi ha speso parole confortanti su Felipe Melo, definendolo un acquisto molto importante, indispensabile per dare alla squadra quell’equilibrio tattico che era mancato la scorsa stagione; il Nostro Direttore ha comunque sottolineato che se Melo fosse stato italiano lo si sarebbe potuto comperare per otto/dieci milioni di euro (alludendo che in termini di qualità-prezzo l’operazione non è certamente da considerasi un capolavoro dirigenziale). Un accenno pure è stato dedicato a Ekdal – quest’anno al Siena - definito un “campioncino” che, se seguito con continuità, potrà diventare un campione affermato.
Quindi a giudizio di Luciano Moggi il divario tra Juventus ed Inter si è ora ridotto sensibilmente, pur ritenendo l’Inter ancora più forte perché ha un reparto difensivo più completo e con una rosa ancora più larga di quella juventina..
Riguardo ai nerazzurri ovviamente non ha tralasciato di esprimersi sulla cessione di Ibrahimovic, uno dei “colpi” più sensazionali della sua carriera di manager, (e tra i meno opportuni, tra i molteplici pessimi affari della nuova dirigenza bianconera n.d.r.). Come già molti tecnici hanno avuto modo di valutare, ad opinione di Big Luciano, Ibrahimovic era essenziale ed imprescindibile per il gioco dell’Inter, essendo stata basata l’intera fase offensiva della squadra sulle iniziative, sulle creazioni e sulle finalizzazioni dello svedese; Eto’o è sì grandissimo giocatore, che però avrà bisogno di una squadra che crei gioco intorno a lui e lo metta quindi nelle condizioni di sfruttare le sue qualità di grande realizzatore .
Big Luciano ha poi confessato che ritiene possibile che Silvio Berlusconi possa cedere definitivamente il Milan, tanta è la disaffezione oramai dimostrata dal Premier nei confronti della prima squadra di Milano
Sulle prospettive future della nazionale di Marcello Lippi il parere del Direttore è stato che esse appaiono tutt’altro che euforizzanti; ma sugli odierni rapporti con il tecnico viareggino, con il quale Moggi ha detto di sentirsi spesso, il Direttore ha detto di considerarlo un proprio amico. Comunque Luciano Moggi ha giudicato la scelta di Lippi di tornare alla Nazionale un errore, perché ripetersi a certi livelli apparirà molto improbabile quando invece questa sarà l’aspettativa di tutti; e soprattutto perché al grande Marcello si sarebbero potute offrire opportunità di potere allenare grandi club, sia in Italia che in Europa.
Luciano Moggi ha dimostrato ancora una volta di essere un brillante comunicatore ed intrattenitore, e ha saputo trasmettere alla platea che lo ascoltava le sue lucide, precise e minuziose argomentazioni. Quando a Luciano Moggi viene concessa la scena e il diritto di parola, le accuse fumose e generiche di torti vengono ovviamente ridimensionate in quello che esse realmente sono: le figlie dell’antipatia e dell’avversione calcistica; e all’ascoltatore viene fatto capire che solamente il chiacchiericcio, l’insulto e le contestazioni da bar lo hanno fatto diventare il capro espiatorio di tutti i mali del mondo del calcio. Il Direttore è sempre riuscito inequivocabilmente a dimostrare come nel suo lavoro passato non ci sia nulla di illegittimo e, laddove si analizzino accuse e fatti circostanziati e precisi, questi possono essere contraddetti e smentiti puntualmente e minuziosamente.
P.S.: Al termine della serata mi sono accodato tra i tanti che chiedevano foto ricordo, autografi ecc al Direttore, per avere un autografo-dedica sulla copia del libro. Quando ho avvicinato il Direttore e gli ho detto che ero uno degli associati di Giulemanidallajuve, Luciano Moggi ha immediatamente cambiato la sua espressione affaticata per sorridermi con grande cordialità e stringermi l’occhio in cenno d’intesa. Poi ho pure potuto conoscere il suo Assistente Nicola, - Forumista del nostro sito – il quale è persona davvero cordiale e affabile.
Sempre con Lei, Direttore! Per la verità e per la giustizia
 
 
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