C'è un ameno 'pezzullo di colore' sulla Stampa di ieri (12/08) a firma Luciano Borghesan che ci riferisce del clima festoso a Villa Perosa intorno alla Juve. Giulebboso, zuccheroso: una vera melassa. Il giornale aziendale (come Tuttosport del resto) ce la sta mettendo tutta per mostrare, al colto e all'inclita, quanto sia sereno e beneaugurante il milieu intorno alla squadra di Ciro Ferrara. Il Borghesan, ha dato il meglio di sé, in stile Liala, raccontandoci di un'atmosfera idilliaca dentro e fuori la società. Sentite: “Prato verde, cielo azzurro e colori bianconeri; sotto questo sole è bello giocare, ritrovarsi, fare pic-nic e guardare la partitella dei campioni contro quelli del futuro” (Ma che caxxo avrebbe scritto se fosse piovuto?). Insomma, una vera Arcadia dove l'aedo Borghesan mette in mostra tutta l'insostenibile leggerezza del suo essere giornalistico. Non si priva di niente. Ad esempio, potevano mancare le interviste al 'popolo juventino?' Certamente no.Eccolo infatti che si aggira fra gitanti impegnati a cuocer braciole sul barbecue, attenti a non sporcarsi la maglietta della New Holland. 'Mangiamo sotto le piante', dice il papà, mentre i pargoletti si rotolano sulla verde, invitante erbetta, 'in attesa di ammirare, i nostri idoli'. Fra una battuta e l'altra, sempre rigorosamente politically correct, si coglie lo zenith della felicità nelle parole di una giovane tifosa che ha cercato e ottenuto un autografo nientemeno che di John Elkann. 'Che giornata' sospira la ragazza con occhi sognanti e il cuore ancora in subbuglio (e ti credo: un autografo di John, e non sei vissuto invano). Ci sono mammine premurose, che sciorinano il credo pedagogico per educare i loro rampolli al 'Ferragosto bianconero' (scusa Borghesan, questa non l'ho capita, che vordì?). Intanto Cobolli, Blanc e Secco che credete che facciano? 'prendono nota' segnala lo zelante cronista; e di che? qualcuno si domanderà; ma del fatto che a Villar giovani juventini crescono, nella più pura ortodossia aziendale. Per la soddisfazione della Real Casa. In chiusura, una riflessione che riguarda noi tifosi bianconeri declassati secondo l'ottica cobolliana. A Villar Perosa ce n'era, per caso, qualcuno ( ah, se Villar fosse dietro l'angolo...) con la voglia di farsi sentire non solo dai vassalli di John e da lui medesimo, ma anche dai giornalisti al soldo degli Elkann per imporgli, e sottolineo imporgli, un'intervista? Se non siamo in grado, o non ne abbiamo la voglia, di sparigliare le carte alla carta stampata, di creare un caso, più casi; di farci sentire ogni volta che se ne presenti l'accasione, allora serve a poco fare le pulci, a posteriori, ai media di regime. |